Il castello – situato sulle propaggini del Carso goriziano alla confluenza dei fiumi Isonzo e Vipacco – fu edificato tra i secoli XV e XVI sulle fondamenta di fortificazioni più antiche, probabilmente medievali se non antecedenti.
Nel 1563 si rifugiò qui il padre protestante sloveno Primož Trubar che, dopo aver predicato in piazza Duomo a Gorizia, fu denunciato e citato in giudizio da un prete cattolico.
L’edificio, che in origine appartenne alla famiglia dei conti della Torre-Valsassina, nel corso del secolo XVI passò ai Coronini, quindi, nel 1872, venne acquistato dal barone Bianchi di Casalanza.
L’attuale assetto – a pianta quadrata con quattro torri angolari – risale ai rifacimenti secenteschi, tuttavia, è ancora visibile una delle antiche torri nella sua originaria forma circolare.
Gravemente danneggiato durante la prima guerra mondiale – nel parco ci sono ancora intatte alcune trincee – il maniero rimase lungamente in stato di abbandono, tanto che fu quasi interamente ricoperto da rampicanti.
Gli attuali proprietari hanno iniziato una paziente opera di restauro e, grazie al Fai, nel 2014 è stato aperto ai visitatori con visite guidate dagli studenti dei poli liceali sia italiani che sloveni della provincia di Gorizia.
Informazioni
Indirizzo: Gornji Vrh 40,San Michele del Carso, Rubbia (Savogna d’Isonzo)
Stato di conservazione: in fase di restauro
Servizi: azienda vinicola; cannoniera sotterranea
Informazioni: www.castellodirubbia.it
E-mail: info@castellodirubbia.it