Parco_Basaglia_Gorizia

Parco Basaglia (Parco dell’ex Ospedale psichiatrico)

Il parco è situato nel comprensorio dell’ex manicomio, in una zona periferica della città all’epoca della sua costruzione, tra il 1905 e il 1908. Il frenocomio goriziano fu progettato secondo il modello open door: occupa, infatti, un’ampia superficie verde in cui sono dislocati i padiglioni ospedalieri, ombreggiata da specie arboree di considerevoli dimensioni, isolate o a gruppi che ospitano scoiattoli, picchi e lepri.

Durante la Prima guerra mondiale fu danneggiato dai bombardamenti e soltanto nel 1933 fu riaperto con la gestione della Provincia di Gorizia. Tra il 1961 e il 1969 il manicomio fu diretto da Franco Basaglia che qui iniziò le sue innovative sperimentazioni terapeutiche.

Negli anni Ottanta la gestione dell’area fu suddivisa tra l’Azienda sanitaria, che ancora oggi utilizza alcuni padiglioni a fini medico-sociali e gestisce la maggior parte del patrimonio a parco, e la Provincia di Gorizia che vi ha insediato alcuni istituti scolastici.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Vittorio Veneto 174, Gorizia

Superficie totale: 7,50 ha

Impianto planimetrico: formale con inserti informali (geometrico con percorsi

curvilinei e rettilinei)

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Azienda per i servizi sanitari n. 2 Isontina

Peculiarità scenografiche e compositive: aiuole, sentieri, vialetti

Specie botaniche di rilievo: cedro della California, cedro dell’Himalaya, cedro del Libano, cipresso di Lawson, faggio rosso, Osmanthus praecox, sequoia, tasso

Orari di apertura: sempre aperto

×

 

ALTRO IN ZONA
Citta_Fortificata_Venzone

Città fortificata di Venzone

Della città di Venzone si ha notizia fin dal X secolo, quando, durante il dominio carolingio, è menzionata per la prima volta con il nome di “Abincione”, ma il territorio doveva essere abitato fin dai tempi dei celti. La città fu a lungo contesa tra i conti di Gorizia e il Patriarcato di Aquileia, finché alla fine del XIV secolo acquisì il privilegio di libera comunità con diritto di voce nel parlamento friulano.

Le già imponenti fortificazioni duecentesche vennero potenziate nel 1740 sotto il dominio della Serenissima in previsione delle incursioni turche e nel XVII secolo con la costruzione del fortino sul colle di Nave.

Di grande suggestione le cinte in pietra e sassi munite di numerose torri che racchiudono in un ampio esagono le 14 insulae dell’antico borgo abitato, un contesto urbano di straordinario interesse, cui si accede dalla Porta di Sotto e dalla Porta di San Genesio, ricco di pregevoli palazzi storici come il palazzi Orgnani-Martina, Scaligeri e Zinutti, nonché il Palazzo del Municipio in stile gotico veneziano e il magnifico duomo medievale con l’annessa Cappella di San Michele che custodisce le “Mummie di Venzone”.

Il borgo di Venzone, dichiarato nel 1965 monumento nazionale di grande interesse storico e artistico, venne ricostruito dopo i terremoti del 1976 che lo avevano quasi totalmente raso al suolo.

Ogni anno, l’ultimo fine settimana di ottobre, si svolge la Festa della zucca, kermesse gastronomica e incantevole rievocazione storica medievale.

 

Informazioni


Dove: Venzone si trova nel Parco naturale delle Prealpi Giulie, alla confluenza della valle del fiume Tagliamento e della Val Canale, in provincia di Udine

 

Informazioni: Comune di Venzone,Piazza Municipio 1 – www.comunedivenzone.it -Tel.: +39 0432 985266; Fax: +39 0432 985404; E-mail: comune.venzone@comunedivenzone.it

Pro Loco Pro Venzone, Via Glizoio di Mels 5/4 – www.prolocovenzone.it – Tel./Fax: +39 0432 985034; E-mail: provenzone@libero.it

 

Come arrivare: sull’autostrada A23 Palmanova-Tarvisio, uscita al casello di Carnia seguendo le indicazioni per Venzone, oppure percorrendo la SS 13 Pontebbana in direzione Tarvisio.

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Civico_Museo_Teatrale_Carlo_Schmidl_Trieste

Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl

Sito nel Borgo Teresiano, sulla riva del Canal Grande, il museo è stato costituito con il lascito dell’editore musicale Carlo Schmidl, appassionato cultore delle memorie di palcoscenico. Esso documenta la storia teatrale e musicale triestina dal Settecento ad oggi, attraverso raccolte di locandine, fotografie e costumi di scena, come quelli appartenuti al grande mezzosoprano triestino Fedora Barbieri. Ci sono, inoltre, una raccolta di strumenti musicali antichi, etnici e strumenti meccanici. Ospitato dal 1924 al 1991 nel Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”, ha trovato definitiva collocazione a Palazzo Gopcevich. L’edificio, voluto da Spiridione Gopcevich nel 1850 e realizzato dall’architetto Giovanni Berlam, fu acquistato e trasformato in sede museale dal Comune di Trieste grazie anche al mecenatismo della famiglia Costantinides.

Il primo piano, con i suoi saloni riccamente decorati, offre un percorso espositivo dedicato alla storia degli edifici teatrali e ai protagonisti della musica e dello spettacolo a Trieste. Una sezione è dedicata alla ricostruzione del laboratorio del liutaio triestino Francesco Zapelli. Sono esposti manifesti, programmi teatrali, stampe, medaglie, dipinti (ritratti di attori e musicisti), cimeli degli artisti, pupazzi, marionette e burattini. Copioso il fondo di bozzetti di scena e figurini per opere, operette e spettacoli di prosa nei teatri triestini, nonchè i fondi archivistici (tra cui l’Archivio Schmidl, quelli del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del Teatro Verdi, di Giulio Viozzi, Dario Daris e John Gualiani) e i manoscritti autografi.

L’esposizione di strumenti musicali è al secondo piano del palazzo, dove ci sono anche gli spazi dedicati alla memoria di Giorgio Strehler. Alla fototeca (oltre 50.000 esemplari) si affianca la raccolta di autografi che spazia da Rossini a Verdi, Boito e Puccini, da Adelaide Ristori a Serge Lifar. Costituita da circa 100.000 pezzi la biblioteca specializzata ospita una sezione di libretti d’opera, un ricco fondo musicale ed un’emeroteca. La mediateca, comprende il lascito del farmacista Riccardo Gmeiner (1905-1984) oltre a preesistenti fondi discografici e successive acquisizioni.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Rossini 4, Trieste

Servizi: visite guidate e didattiche; servizio di reference, biblioteca, archivio documentale, fototeca, bookshop, bar; accessibile ai disabili

Orari di apertura: sale espositiveda martedì a domenica10.00-17.00;biblioteca, mediateca «Riccardo Gmeiner», archivi e centro di documentazionelunedì e mercoledì 9.00-16.00;martedì, giovedì e venerdì 9.00-13.00

Ingresso: intero 4,00 €; ridotto 3,00 €; gratuito per i bambini fino ai 5 anni

Visite: prenotazioni presso il Servizio Didattico – Tel.: 040 6754480; Fax: 040 6754727; E-mail: serviziodidattico@comune.trieste.it; www.serviziodidattico.it

Informazioni: www.museoschmidl.it

Come arrivare: in autobus con le linee 5, 8, 9, 10, 11, 17, 19, 25 e 30

E-mail: museoschmidl@comune.trieste.it – cmtbiblioteca@comune.trieste.it

Tel.: 040 6754068 (biblietteria)

Biblioteca e Archivi: Conservatore, Stefano Bianchi – E-mail: bianchis@comune.trieste.it – cmtbiblioteca@comune.trieste.it;

Tel.: 040 6754072; Fax 040 6754030

×

 

ALTRO IN ZONA
ALTRO IN ZONA
Le_Ginestre1

Le Ginestre

Lo stabilimento “Le Ginestre“ si trova a Marina di Aurisina, lungo la Strada Costiera, a pochi chilometri da Trieste.

La lunga spiaggia di ciottoli si sviluppa fra il Residence Europa e il porticciolo di Canovella degli Zoppoli e si affaccia su un mare verde e trasparente, subito profondo e ricco di pesci. Alle spalle è riparata da magnifici pini marittimi che danno sollievo nelle ore più calde, essendo la spiaggia molto protetta dal vento.

Lo stabilimento, a pagamento, offre comodi spogliatoi e docce; si possono noleggiare cabine e ripostigli, oltre all’attrezzatura da spiaggia; nella parte centrale è situato un ristobar, i cui tavolini vista mare sono ombreggiati dal verde tutto il giorno. All’ombra si trova anche un’area giochi, con il tavolo da ping pong.

La spiaggia è accessibile ai disabili ed è dotata di parcheggio a pagamento.

Il numero telefonico è lo 040 200364. Lo stabilimento è aperto dall’ultima domenica di aprile al 10 settembre, dalle 9 alle 19.30.

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Bike-Funk-Park-

Bike Funk Park

In estate Piancavallo saluta la neve e si trasforma!
Le sue piste diventano percorsi per la mountain bike dando vita al “Bike Funk Park“, il bike in cui gli appassionati del freeride, del downhill e dello slopestyle possono trovare un’area interamente attrezzata e dedicata a loro con percorsi che si snodano su tratti di pista e fuori pista.

Downhill e freeride per provare emozioni uniche!
L’offerta downhill presenta 3 percorsi che si sviluppano lungo le piste Salomon e variante Salomon con un percorso per esperti (lunghezza mt 2000 con 350 metri di dislivello) ed uno per il livello medio con tre varianti (lunghezza mt 2200 con 350 metri di dislivello).

Viene inoltre proposto per il freeride un percorso (mt 2000 con 350 mt di dislivello) che si sviluppa affianco della pista Tublat. Il trasporto di riders e bike, viene garantito dall’apertura della seggiovia Tremol 1.
I percorsi di downhill presentano strutture fisse come passerelle, paraboliche, kicker, salti di facile/media difficoltà, drop e passaggi tecnici naturali ricavati seguendo il profilo del terreno.
I percorsi sono messi tutti in sicurezza e si dividono in facile, media e alta difficoltà .

Dirt
Nell’area Caprioli, tradizionale sede invernale del Funk Park riservato alle evoluzioni di chi pratica lo snowboard ed il freestyle, è predisposta un’area per le evoluzioni degli appassionati della nuova disciplina del “Dirt”.
Castello di tre drop per principianti ed esperti da uno-due-tre metri, un salto piccolo da un metro con atterraggio step down e gap di 2/3 metri, un salto medio con atterraggio step down e gap da 4/5 metri, un salto grande per esperti con atterraggio step down e gap di 8 metri ed un easy drop di mezzo metro a filo terreno per chi inizia ad eseguire i primi salti.
Nuova struttura chiamata Funk Banana composta da un salto di 1,5 metri con atterraggio step down su passerella concava con uscita in drop di 1 metro e gap di 2 metri, ai quali si aggiunge anche la possibilità di effettuare salti ed evoluzioni in piena sicurezza grazie alla presenza di un grande materasso ad aria (big air bag: 15mt x 9mt), con la possibilità di ritornare facilmente in partenza grazie ad un moderno nastro trasportatore.

Informazioni


Orari
Feriali: dalle 9.30 alle 17.00
Sabato, domenica e settimana di Ferragosto: dalle 9.00 alle 17.30

Informazioni:
Bike Funk Park
Tel. +39 0434 655258
Fax +39 0434 655126
piancavallo@promotur.org

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

lignano_pineta

Lignano Pineta

Ciò che distingue la località di Lignano Pineta è la sua pianta urbanistica, progettata dell’architetto Marcello D’Olivo: una spirale immersa nel verde.

Sulla spiaggia ci sono nove stabilimenti balneari attrezzati con un’ampia possibilità di noleggio di materiali da spiaggia. L’arenile è dotato di passerelle per i disabili e i passeggini.

Tutti gli stabilimenti offrono attività di animazione per tutte le età, e scuola di nuoto e di windsurf. La spiaggia di Pineta è caratterizzata da un pontile che permette di passeggiare in mezzo al mare fino al bar “La Pagoda“; da qui si possono raggiungere i giochi acquatici (banana, ciambella e parafly).

La spiaggia viene pulita quotidianamente con appositi macchinari e si effettua la raccolta differenziata.

Il divertimento è offerto giorno e notte dal Pineta Fun Village, nelle due “versioni” Day e Night. Alla sera si può anche scegliere il verde della pineta del parco del mare, dove si organizzano gli spettacoli più vari, oppure passeggiare lungo il cosiddetto “treno” di negozi del centro.

A Lignano Pineta si trova una delle più note aree verdi di Lignano, il parco Hemingway, dedicato al famoso scrittore che qui trascorse lunghi periodi di vacanza e lavoro. All’interno del parco sono state ricavate piste ciclabili e aree sicure dedicate ai bambini, con altalene e scivoli circondati da magnifici pini, e una piccola arena.

Gli stabilimenti balneari di Pineta sono aperti dal 23 aprile al 25 settembre.

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Centro_Didattico_Montano_Pianpinedo

Centro Didattico Montano Pianpinedo

Questo parco incontaminato ospita numerose specie di animali selvatici delle Dolomiti come cervi, stambecchi, caprioli e camosci. Attraverso il sentiero botanico si possono osservare numerose specie floristiche alcune delle quali molto rare.

Nel Centro Didattico di Pianpinedo è stato realizzato un percorso artificiale che stimola la percezione sensoriale del mondo naturale: percorrendo un bosco e una grotta virtuali, nei quali i suoni e gli odori sono stati amplificati, è possibile scoprire le tracce e riconoscere i versi degli animali. Le postazioni multimediali consentono di percorrere virtualmente le aree faunistiche e di approfondire le proprie conoscenze.

Numerosi i laboratori didattici, come quello che illustra l’antica arte della distilleria del pino mugo e delle altre piante officinali della montagna pordenonese; e, presso borgo Palin, il laboratorio per la lavorazione del latte e quello sulle fonti energetiche alternative.

Il Centro Didattico Montano Pianpinedo di Cimolais fa parte dell’Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane Lis Aganis.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II, Cimolais

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, noleggio audioguide

Informazioni: www.pianpinedo.it o presso il Comune di Cimolais – Tel.: 0427 87019; Fax: 0427 87020

Visite: per prenotazione visite e laboratori – Via Venezia 18/A, Maniago; Tel.: 0427 71775; Fax: 0427 71754; www.montagnaleader.org; E-mail: gal@montagnaleader.org

Orari di apertura: da maggio a ottobre la domenica e i festivi 9.00-18.00; in agosto tutti i giorni 9.00-18.00 (chiuso il lunedì); aperto su prenotazione per visite guidate a gruppi o scolaresche

Ingresso: al Parco Faunistico intero € 3,00; ridotto € 2,00 (studenti, bambini fino ai 12 anni, over 65); servizio guida € 2,00 a persona; al Laboratorio degli Antichi Mestieri € 6,00 a persona (minimo 15 persone)

E-mail: info@pianpinedo.it

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE