Castello_Strassoldo_Sopra

Castello di Strassoldo di Sopra

Secondo antichi documenti, nel 565 esisteva un castello detto “dalle due torri” che la tradizione vuole costruito con i ruderi di Aquileia, distrutta dagli Unni.

Il castello Superiore si sviluppa attorno alla torre maestra del VI secolo fiancheggiata dal palazzo signorile e dalla chiesa di San Nicolò (dove si conserva una croce in pietra di fattura longobarda).

Nel settecentesco giardino del castello si può ammirare una magnolia passiflora secolare, mentre uscendo dalla porta Cistigna, si può vedere un mulino risalente al XII secolo.

Gli Strassoldo, discendenti dai Signori di Lavariano, appartenevano al rango dei feudali liberi, cioè stanziati in Friuli prima del 1077. Il castello superiore fu abbattuto dal Patriarca Filippo d’Alencon nel 1381 e danneggiato dagli assalti delle truppe dell’imperatore Massimiliano nel 1509 e nel 1513. Risale a quel tempo la ricostruzione del complesso, protrattasi per ben tre secoli. I Signori di Strassoldo – successivamente baroni e poi conti del Sacro Romano Impero – ospitarono nel 1489 l’imperatore Federico IV e nel 1593 i provveditori della Serenissima che si riunirono nel castello per firmare l’atto di fondazione della fortezza di Palmanova.

Tra i rappresentanti della corte imperiale austriaca che soggiornarono nel castello si ricordano il feldmaresciallo Radetzky (nella cappella del maniero sposò la contessina Francesca Romana Strassoldo) e il feldmaresciallo barone Kuhn von Kuhnenfeld, Consigliere e Ministro di Guerra dell’imperatore Francesco Giuseppe.

 

Informazioni


Indirizzo: Via dei Castelli 25, Località Strassoldo, Cervignano del Friuli

Servizi: visite guidate; bed & breakfast

Informazioni: www.castellodistrassoldo.it; www.consorziocastelli.it

Contatti: Elisabetta Strassoldo-Graffenberg – Tel.: 0431 93095; E-mail: info@castellodistrassoldo.it

Visite: i biglietti per le visite guidate si acquistano presso la Pro Loco in via dei Castelli, 3, Strassoldo

Ingresso: Interi € 8 (1 castello) – € 14 (2 castelli); gratuito fino a 5 anni; dai 6 ai 12 anni: € 4 (1 castello) – € 6 (2 castelli)

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Cattedrale_S_Giusto_Trieste

Cattedrale di San Giusto

La Cattedrale di San Giusto è il più importante edificio religioso cattolico di Trieste. Si trova in posizione dominante sulla città, in cima al colle di San Giusto.

La Cattedrale fu edificata tra il 1302 e 1320 unendo due edifici sacri – una piccola cattedrale dedicata alla Vergine Assunta ed il sacello di San Giusto – e abbattendo una navata si ottenne la nuova struttura a cinque navate. Così, della piccola cattedrale rimane oggi solo la navata centrale in corrispondenza della quale vi sono due filari di colonne; e dell’edificio dedicato al patrono San Giusto rimangono il mosaico raffigurante il Cristo, San Giusto e San Servolo e l’abside dedicata a Sant’Apollinare.

La facciata austera è impreziosita da uno splendido rosone gotico a doppia ruota, in pietra carsica. Il campanile, a pianta quadrata, in origine era più alto, ma nel 1422 fu colpito da un fulmine e la sua altezza venne ridotta. In un’edicola gotica è inserita una statua di San Giusto del X-XI secolo, che regge in una mano il modello della città e nell’altra la palma del martirio: la testa della statua è sproporzionata rispetto al corpo perché proviene da un’altra scultura. Sia il campanile che la facciata della chiesa sono coperti con reperti del periodo romano: per esempio il portale d’entrata fu ricavato da un antico monumento funebre.

L’interno presenta le caratteristiche di una basilica cristiana, a cinque navate. Vi si trovano resti di pavimentazioni musive del V secolo davanti al presbiterio, mentre l’abside è decorata con mosaici moderni. Gli affreschi nella cappella laterale rappresentanti la vita di San Giusto risalgono al XIII secolo. Le due absidi laterali (corrispondenti a quelle dei due sacelli di S. Maria e di S. Giusto) sono decorate con magnifici mosaici, opera di maestranze veneziane e costantinopolitane, della prima metà del XII secolo e dell’inizio del XIII secolo.

Sull’ampia cantoria a ridosso della parete di controfacciata si trova un organo a canne Mascioni opus 345, costruito nel 1922. La cassa in legno neoclassica che incornicia il rosone è quella originaria del primo organo, del 1860.

 

 

Informazioni


Cattedrale di San Giusto

Piazza della Cattedrale 2 – Trieste

 

Orari di visita: dal 6 aprile al 30 settembre 7.30-19.30; dal 1° ottobre 8.00-12.00 e 15.30-19.30

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Villa_Kechler_Udine

Villa Manin Kechler

Nel piccolo borgo di San Martino sorge Villa Kechler, residenza del tardo XVI secolo. Due massicci pilastri in bugnato sormontati da statue settecentesche introducono al lungo viale che attraversa la corte a giardino con sculture neoclassiche tra le ali delle barchesse e arriva in fronte alla villa dal colore aranciato. Sul retro si estende un parco chiuso dalla cinta muraria.

Un tempo la villa appartenne alla famiglia veneziana Manin, che vi abito finché non si trasferì a Passariano. Gli spazi della barchessa di ponente furono adibiti nel corso dell’Ottocento a filanda di sete pregiate dai Kechler che entrarono in possesso dell’intero bene all’inizio del Novecento. Un ospite illustre del conte Carlo Kechler fu Ernest Hemingway, che vi soggiornò più volte, partecipando alle battute di caccia tra Lignano, la foce del Tagliamento – a dire dello scrittore la “Florida d’Italia” – e Caorle.

 
 

Informazioni


Indirizzo: via Erminia, Località San Martino, Codroipo

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Palazzo_Arcivescovile_Udine

Palazzo Arcivescovile

A partire dal Cinquecento il palazzo fu residenza dei Patriarchi di Aquileia. Nel 1708 Dionisio Dolfin lo fece ampliare dall’architetto Domenico Rossi che realizzò l’ala con la biblioteca e lo scalone d’onore. Il Palazzo arcivescovile ospita oggi il Museo Diocesano e le Gallerie del Tiepolo. Il giovane Giambattista vi realizzò, infatti, un ciclo di affreschi datati tra il 1726 e il 1729 che raffigurano l’epopea dei Padri della Chiesa, dove grazia e invenzione si risolvono in un bagno di luce. Nel soffitto dello scalone d’ingresso è possibile ammirare la Caduta degli angeli ribelli.

Per una scala a chiocciola decorata nel cupolino da un affresco di Ludovico Dorigny, si accede alla Biblioteca Arcivescovile, capolavoro di ebanisteria che conserva l’ingente patrimonio librario donato dal Patriarca per renderlo disponibile alla pubblica consultazione. La sala è ornata da una teoria di statue lignee sopra la balaustra, negli intagli è ripreso il motivo dei delfini, emblema della famiglia Dolfin. La grande volta è decorata con stucchi attribuiti ad Abbondio Stanzio e con una grande tela di Nicolò Bambini raffigurante il Trionfo della Sapienza divina (1710), dove Minerva, la Sapienza appunto, è evocata come l’incontro tra Scienza e Fede. Delle figure femminili reggono i simboli delle scienze e delle arti: medicina, nautica, geografia, storia, poesia, matematica, geometria, pittura, retorica, filosofia e teologia.

L’odierno patrimonio bibliotecario è di oltre 20.000 volumi tra cui incunaboli, edizioni rare e codici manoscritti, inclusi una copia trecentesca della Divina Commedia e copia del primo libro stampato in Friuli con caratteri mobili, il De honesta voluptate edito a Cividale nel 1480.

Dalla biblioteca si accede alla Sala Azzurra o del Baldacchino, sul cui soffitto si intrecciano le grottesche di Giovanni da Udine con creature fantastiche e animali inconsueti all’epoca. La vicina Sala Gialla ha un bel pavimento intarsiato, gli stucchi sul soffitto rappresentano le Virtù teologali – Fede, Speranza e Carità – e agli angoli le Quattro arti liberali: la musica, la poesia, la pittura, la scultura. L’attigua Sala rossa o del Tribunale, è sovrastata dalla straordinaria scenografia del Giudizio di Salomone di Giambattista Tiepolo, stagliata contro un cielo terso. Nella Sala del Trono, dove avevano luogo le pubbliche udienze, sono affrescati i centosei ritratti dei patriarchi aquileiesi. La Cappella palatina conserva una pala d’altare di Palma il Giovane. Nella Galleria degli ospiti le finte architetture realizzate da Girolamo Mengozzi Colonna sono finestre limpide entro cui la narrazione tiepolesca si svolge con l’incanto di una fiaba: Abramo e gli Angeli, Rachele che nasconde gli idoli (dove il pittore ritrae se stesso e la moglie Cecilia) e l’Angelo che appare a Sara.

Il giardino settecentesco è guardato sui muri di cinta da 24 statue allegoriche della bottega di Morlaiter.

 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Patriarcato 1, Udine

Orari di apertura: da mercoledì a lunedì 10.00-13.00 e 15.00-18.00; chiuso il martedì; 25 dicembre, 1° gennaio e Pasqua

Tel.: +39 0432 25003

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Casa_Farfalle_Bordano

Casa delle Farfalle

La Casa delle Farfalle di Bordano è una struttura eco-museale che ospita oltre quattrocento specie di farfalle nelle grandi serre che riproducono gli habitat naturali dell’Africa tropicale, delle foreste pluviali asiatiche e del bacino del Rio delle Amazzoni. I terrari e gli acquari consentono di ammirare molte altre specie di piante esotiche e animali come camaleonti, pappagalli e tartarughe.

Il sentiero entomologico è un percorso guidato che mostra le oltre cento specie diurne e le cinquecentocinquanta specie notturne di farfalle che popolano il monte San Simeone. Da vedere anche le sezioni del Museo vivente del mimetismo, il percorso interattivo Profumi e una sezione dedicata al linguaggio dei colori.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Canada 5, Bordano UDINE

Servizi: visite guidate, bookshop, bar, laboratori didattici; accessibile ai disabili

Orari di apertura: Lun – Ven dalle 9 alle 18 / Sab – Dom – Festivi dalle 9 alle 19

Ingresso: intero € 8,00; ridotto (da 4 a 12 anni; oltre i 65 anni; gruppi con più di 15 persone)

Visite: visite guidatesu prenotazione€ 20,00 (per gruppi di 15-25 persone); guida gratuita per scolaresche, centri estivi, e gruppi diversamente abili (almeno 15 persone)

Telefono: +39 0432 1636175

Fax: +39 0432 030069

Informazioni: www.farfalledibordano.it

E-mail: info@farfalledibordano.it

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Museo della Grande Guerra

Il Museo è ospitato nella sede del Centro culturale del Gruppo Storico Friuli Collinare, impegnato nella divulgazione e valorizzazione degli eventi del primo conflitto mondiale nel territorio, nonchè nel lavoro di catalogazione e tutela dei graffiti, delle fortificazioni e dei campi di battaglia della Grande Guerra.

Il percorso museale si avvale di fonti archivistiche, fotografiche e memorialistiche, per ricostruire le vicende belliche nel settore del Medio Tagliamento, a partire dal sistema di fortificazioni dell’anteguerra nella regione –i Forti del Friuli e la Testa di ponte di Ragogna – e le battaglie più significative: la ritirata di Caporetto, la battaglia del Tagliamento, la battaglia del Monte di Ragogna e lo Sfondamento di Cornino. Sono accuratamente ricostruite le fasi cruciali dei combattimenti di San Daniele-Ragogna e Cornino-Forgaria e la situazione dell’ex fronte tra il Monte Peralba e il Mar Adriatico. Inoltre, sono proposti materiali inediti, una selezione fotografica di graffiti di guerra rilevati sul territorio regionale, carinziano e sloveno; riproduzioni di telegrammi e carteggi, sia italiani che austroungarici, una raccolta di fonogrammi, tra cui l’ordine di resistenza a oltranza ricevuti dal Comando della Brigata Bologna alla fine dell’ottobre 1917; nonchè una collezione d’oggettistica d’epoca, raccolta sugli ex campi di battaglia o donata dai discendenti dei militari combattenti.

L’ultima sezione, è dedicata ai temi del Risorgimento, delle guerre coloniali, della seconda guerra mondiale e della Guerra Civile del 1943-1945.

Il museo ospita, inoltre, mostre temporanee, eventi e convegni a tema curati dal Gruppo Storico Friuli Collinare.

Il territorio circostante è ricco di testimonianze della guerra, visibili lungo i sentieri segnalati e integrati da pannelli illustrativi. Cinque sono i sentieri storici, per un totale di una ventina di chilometri, che consentono di accedere agevolmente a fortificazioni, monumenti, ossari, trincee e ai campi di battaglia sul monte di Ragogna, sulle rive del Tagliamento, presso la stretta e i colli di Pinzano al Tagliamento, sul colle di San Daniele del Friuli, lungo le vie dell’invasione tra il ponte di Cornino, l’isolotto del Clapàt e le alture di Forgaria.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Roma 23, Ragogna

Servizi: visite guidate, bookshop, biblioteca, fototeca; accessibile ai disabili

Informazioni: www.grandeguerra-ragogna.it

Orari di apertura: martedì, giovedì e sabato 15.30-18:00; aperture straordinarie domenicali e nelle festività nazionali; visite guidate per gruppi e scolaresche su prenotazione anche in altri giorni e orari

Ingresso: gratuito

Visite: per gruppi e scolaresche visite guidate al Museo della Grande Guerra, ai sentieri del Museo all’aperto nel Friuli Collinare e ai Luoghi della Grande Guerra lungo l’ex fronte giulio-carnico

Tel: 0432 954078 – 348 0134637

E-mail: info@grandeguerra-ragogna.it – marco_pascoli@alice.it

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Sacrario militare di Redipuglia

Il più grande Sacrario militare italiano sorge sulle pendici occidentali del Monte Sei Busi, cima contesa con gravi perdite umane nella prima fase della grande guerra. Sulla monumentale scalea sono allineate le tombe dei centomila caduti e il sepolcro del Duca d’Aosta, comandante della Terza Armata. Sulla sommità del colle un frammento di colonna romana, proveniente dagli scavi di Aquileia, è posto a memoria dei Caduti di tutte le guerre “senza distinzione di tempi e di fortune”.

Il progetto del 1938 si deve all’architetto Giovanni Greppi, mentre allo scultore Giannino Castiglioni spettano la Deposizione e le formelle della Via Crucis poste nella cappella votiva; sopra a quest’ultima si trovano le tre massicce croci in bronzo.

Questo mausoleo venne realizzato di fronte al Colle Sant’Elia che fu già cimitero di guerra. Tutta l’area su cui insistono ancora gallerie, trincee, crateri, munizioni inesplose e nidi di mitragliatrici, è stata convertita a parco della Rimembranza.

Ogni 4 novembre sul Sacrario si commemorano tutti i Caduti della prima guerra mondiale.

 
 
 

Informazioni


Indirizzo: via III Armata, Fogliano Redipuglia

Servizi: bar, fototeca; accessibile ai disabili

Informazioni: presso l’Ufficio di informazione e accoglienza turistica di Fogliano Redipuglia, via III Armata 54 – tel.: +39 0481 489139; www.prolocofoglianoredipuglia.it; e-mail: plfogliano@tiscali.it

Orari di apertura: sempre visitabile

Tel.: +39 0481 489024

Fax: +39 0481 488120

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