Sentiero-Bordaglia

Sentiero del Lago di Bordaglia

Il lago di Bordaglia, posto sul fondo di una conca di origine glaciale tra i pascoli sottostanti il versante del monte Volàia, è sito all’interno dell’Oasi di Bordaglia, la più vasta oasi di rifugio faunistico del Friuli Venezia Giulia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Traversata carnica
Dislivello in metri: 900
Difficoltà: T/E
Tempi di percorrenza in ore: 6

INFO: Turismo FVG Forni Avoltri
Tel. +39 0433 72202
Email info.forniavoltri@turismo.fvg.it

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Partenza da Pierabech di Forni Avoltri e imboccare il sentiero Cai nr. 140

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Superare il torrente rio Bordaglia, sempre ricco d’acqua, e raggiungere il piazzale di una cava di marmo fior di pesco

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Risalire lungo il sentiero Cai nr. 140 la riva destra dell’alto corso del torrente Degano. Si raggiunge così la stretta di Fleons, una forra scavata dal torrente dopo un’impetuosa cascata. Sulle pareti del lato destro è possibile scorgere postazioni difensive utilizzate durante la prima guerra mondiale

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Superata la stretta di Fleons, imboccare il sentiero Cai nr. 142. Il sentiero è un breve tratto della Traversata Carnica e costeggia il Rio di Sissanis attraversando l’omonima casera sale a casera Bordaglia di Sopra nelle cui vicinanze si può ammirare il lago Bordaglia

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Dalla casera Bordaglia proseguire il cammino in discesa lungo il sentiero nr. 142 fino a Casera Bordaglia di Sotto; da qui ricongiungersi al sentiero nr. 141 che fiancheggia il Rio Bordaglia ritornando in direzione Pierabech

    LAGO DI BORDAGLIA ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Remuda_cavallo

Horse Club Remuda

- Circolo ippico
- Maneggio
- Presenza di Paddock
- Vicinanza al Parco Piuma

Descrizione della risorsa: L’Horse Club Remuda, specializzato nell’equitazione americana permette a chiunque di scoprire un approccio diverso con il cavallo, attraverso un metodo del tutto naturale, basato su conoscenze etologiche, rapporto e rispetto dell’animale. Undici pony, molti bambini, impegno e passione costante e tanta voglia di divertirsi. Il metodo di insegnamento utilizzato è quello del Pony Games nato in Gran Bretagna negli anni ’50. L’allievo impara a conoscere e a prendersi cura del cavallo: andando a prenderlo e riaccompagnandolo al paddock, spazzolandolo, sellandolo, preparandolo con la capezza… la sintonia con l’animale è uno dei principi fondamentali di questo sport.

Corsi di equitazione: scuola pony, equitazione americana, equitazione naturale, paseggiate e pony games.

Servizi aggiuntivi offerti: guida per accompagnamento passeggiate a cavallo, disponibilità a fornire informazioni per percorsi e passeggiate a cavallo nella zona; pensione/alloggio cavalli; maneggio indoor; maneggio outdoor; possibilità di svolgimento gare e concorsi ippici.

Informazioni


Horse Club Remuda
Via Bellaveduta, 13
34170 Gorizia
Tel.: +39 347 1216039
info@remuda.it
www.remuda.it

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ALTRO IN ZONA
Filtri

Filtri

La spiaggia libera dei Filtri si raggiunge dalla Strada Costiera, imboccando la via Piccard che porta alla Trattoria Bellariva e al Laboratorio di Biologia Marina (OGS). Alla fine della strada, 64 gradini conducono alla spiaggia adiacente all’omonimo porticciolo.

Caratteristica particolare di questa spiaggia di ciottoli sono le sorgenti di acque dolci che sgorgano nel mare, con l’effetto di un idromassaggio assolutamente naturale. Di fronte alla spiaggia, nel mare pulito e trasparente, sono visibili le numerose “pedocere“ (allevamenti di cozze).

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Museo_Diocesano_arte_sacra_Pordenone

Museo diocesano d’arte sacra

Le collezioni del Museo diocesano accolgono le più diverse manifestazioni artistiche e devozionali incentrate sul tema del sacro e comprendeno affreschi, dipinti su tavola e su tela, sculture lignee e in pietra, argenteria, disegni, stampe, bronzi, tessuti e monete di provenienza prevalentemente locale, databili dal VII al XX secolo.

Tra gli scultori sono da ricordare Alvise Casella, Giovanni Martini e Orazio Marinali, mentre tra i pittori Pomponio Amalteo, Giovanni Maria Calderari, Palma il Giovane, Antonio Carneo, Andrea Celesti, Gaspare Diziani, Pietro Longhi, Francesco Guardi, Nicola Grassi e Michelangelo Grigoletti.

Numerosi sono le sinopie e gli affreschi provenienti dal territorio, come due teste di ascendenza romanica già a San Pietro di Cordenons, i frammenti del trecentesco ciclo di Santa Dorotea del duomo di San Marco e l’affresco di Gianfrancesco da Tolmezzo di Castel d’Aviano.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Revedole 1, Pordenone

Informazioni: www.diocesi.concordia-pordenone.it

Tel.: 0434 221275 / 0434 524340

Fax: 0434 524340

E-mail: museo@diocesiconcordiapordenone.it

Orario di apertura: martedì 9.00-13.00, mercoledì 9.00-13.00 e 14.30-18.30 giovedì e venerdì 14.30-18.30, sabato 9.00-12.30

Servizi: visite guidate, fototeca, archivio documentale; accessibile ai disabili

Ingresso: gratuito

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ALTRO IN ZONA
Forte_Col_Roncone

Forte Col Roncone

Eretto tra il 1911 e il 1912 dall’esercito italiano, faceva parte delle fortificazioni del Medio Tagliamento: insieme ai forti di Fagagna e Santa Margherita, si trovava fra la linea di difesa del torrente Torre (Monte Bernadia e Adorgnano) e le batterie sul Tagliamento (Ragogna Bassa, Ragogna Alta e Col Colàt). Disarmato e convertito a deposito tra le due guerre, venne occupato dai partigiani nell’inverno del 1944-1945. Circondato da un sistema di fossati a più livelli, difeso da quattro cannoni e sei bocche da fuoco più piccole, ospita oggi un’esposizione permanente di storia militare.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Col Roncone, Rive d’Arcano

Informazioni: www.militaryhistoricalcenter.orgwww.comune.rivedarcano.ud.it e presso l’Ufficio Turistico – Pro San Daniele, Via Roma 3 – tel.: +39 0432 940765; e-mail: info@infosandaniele.com

Orari di apertura: su richiesta

Ingresso: gratuito

Servizi: visite guidate, escursioni, bookshop, archivio documentale sulle fortezze italiane ed europee nella Grande Guerra, voli turistici sui Forti del medio Tagliamento

Visite: solo su prenotazione – tel.: +39 0432 612106

E-mail: segreteria@com-rive-d-arcano.regione.fvg.it

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Giardino_Civico_Museo_Sartorio_Trieste

Giardino del Civico Museo Sartorio

Il giardino, situato nel centro storico di Trieste, è una pertinenza del Civico Museo Sartorio, ospitato nella settecentesca villa affacciata su Largo Papa Giovanni XXIII e appartenuta all’omonima famiglia sanremese che nel 1775 si trasferì a Trieste.

Nel 1838 Giuseppina Fontana ed il marito Pietro Sartorio affidarono all’architetto triestino Matteo Pertsch il rinnovamento dell’edificio che ne ridefinì lo stile secondo il gusto neoclassico. Nel 1946 la baronessa Anna Segrè Sartorio, ultima esponente della famiglia, donò il palazzo con le sue collezioni di opere d’arte ed il giardino al Comune di Trieste, con il vincolo di adibire l’edificio a museo, come avvenne, nel 1954.

Nel corso degli interventi di restauro che hanno recentemente consentito di aprire il museo al pubblico sono stati rinvenuti sotto il pavimento del sotterraneo alcuni lacerti di superfici musive di una domus romana risalente al I secolo d.C.

La sistemazione del parco è stata affidata all’architetto paesaggista Vladimir Vremec. Il riassetto del piccolo giardino all’inglese ha ricostruito la flora originaria, tra cui il cedro del Libano, il nespolo del Giappone, la paulonia, l’alloro, il leccio.

Nella varietà di rose esotiche del nuovo giardino, possiamo rivedere, fedelmente rispecchiata, la complessa e intraprendente borghesia che l’ha voluto. Viaggiatori per affari e per diletto, i Sartorio raccordano la città ai luoghi del loro vissuto, da Odessa alle Antille, con specie rare come le rose Ville de Londres, Le Vesuve, Rival de de Paestum, Comte de Chambord, Duchesse de Montebello, l’ibrido della Rosa Damascena Botzatis.

 

Informazioni


Indirizzo: Largo Papa Giovanni XXIII 1, Trieste

Superficie totale: 0,34 ha

Impianto planimetrico: informale

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Trieste

Peculiarità scenografiche e compositive: berceau con glicine, pozzo, reperti, statue

Specie botaniche di rilievo: cedro del Libano, ippocastano, platano, tiglio

Orari di apertura: estivo 8.45-19.30; invernale: 8.45-18.00

Servizi: accesso ai disabili, giochi multifunzionali

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ALTRO IN ZONA
Lago_Sauris

Lago di Sauris

Questo lago artificiale detto anche lago della Màina si è formato con la costruzione della diga sul fiume Lumiei. Prima che la diga fermasse lo scorrere del torrente, nell’alveo si trovava il borgo di La Maina che dovette essere ricostruito a monte delle sponde. I ruderi delle case sommerse in fondo allo specchio d’acqua sono ancora visibili quando il livello della falda si abbassa.

La conca dello specchio d’acqua è raccolta tra distese boschive e terrazzi alluvionali, dove crescono rigogliosi prati e pascoli che riflettono le loro intense sfumature di verde sulla superficie delle acque. Numerosi torrenti e rii arricchiscono il paesaggio montano prima di confluire nell’ampio lago.

Sul lago è possibile praticare la pesca e sport acquatici. In zona è possibile intraprendere molte suggestive passeggiate e interessanti percorsi di varia difficoltà, per amanti del trekking e della mountain bike.
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Dove: Località La Màina, Sauris di Sotto

Informazioni: www.comune.sauris.ud.it – www.sauris.org o presso l’Ufficio turistico di Sauris di Sotto, Terminal 91 – tel: 0433 86076; e-mail: info.sauris@turismo.fvg.it

Come arrivare: percorrendo la SP73 che porta da Ampezzo a Sauris, in località la Màina, dopo aver attraversato le tre gallerie scavate nella roccia

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