Aquario_Marino_Trieste

Civico Aquario Marino

L’Aquario di Trieste è stato inaugurato nel 1933 negli spazi della Pescheria Centrale della città. La fauna ospitata al Civico Aquario Marino è costituita da specie marine provenienti prevalentemente dal Golfo di Trieste, ma si incontrano anche specie esotiche come quelle della barriera corallina, stimolando il visitatore a riflettere sull’importanza della biodiversità, sulla sostenibilità e sul bisogno di preservare il fragile equilibrio del mondo marino.

Al piano inferiore sono collocati gli acquari, una trentina di vasche alimentate con acqua marina, prelevata dal porto e filtrata all’interno della torre dell’orologio: nelle cinque vasche maggiori si ricreano gli habitat dell’alto Adriatico (allevamento di mitili, barriere artificiali sommerse, relitto, molo e ambiente pelagico), nella grande vasca ottagonale sono ospitati piccoli squali e razze, mentre nelle vasche minori trovano posto le specie tipiche del Mediterraneo (astici, aragoste, orate, branzini, scorfani, dentici, murene, cefali e mormore).

Al piano superiore è stato allestito un vivarium, con terrari che accolgono numerose specie di anfibi e rettili appartenenti alla fauna autoctona. C’è anche una sezione dove è stato ricostruito il biotipo degli stagni carsici: ambiente naturale in cui vivono e si riproducono gli ululoni, i rospi comuni e le rane verdi. A rotazione vengono ospitati anche grossi esemplari tropicali come iguana, pitoni e boa.

 

Informazioni


Indirizzo: Molo Pescheria 2, Riva Nazario Sauro 1, Trieste

Servizi: visite guidate su prenotazione; accessibile ai disabili; Trieste City Pod

Orari di apertura: dal 1 novembre al 31 marzo 9.00-13.30; dal 1 aprile al 3 novembre 9.00-19.00; chiuso il mercoledì

Ingresso: intero € 4,50; ridotto € 3,00; gratuito per i bambini fino ai 5 anni

Informazioni: www.aquariomarinotrieste.it

Come arrivare: in autobus con le linee 8, 9, 10, 30

Tel.: 040 306201

Fax: 040 3220520

E-mail: acquario@comune.trieste.it

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Parco di Piuma Isonzo

Il Parco di Piuma, compreso tra il Monte Calvario e la riva destra dell’Isonzo, si snoda su un territorio di 32 ettari diviso in due zone: una collinare, a prevalenza boschiva, compresa tra il torrente Groina e i colli di Oslavia; l’altra fluviale, dove i torrenti Groina e il rio di Piuma si immettono nell’Isonzo, in un suggestivo alternarsi di piccole insenature e speroni di roccia.

Questi terreni boschivi, caratterizzati dalla prevalenza di castagni, roveri e roverelle, ciliegi selvatici e frassini, sono abitati da cinghiali, caprioli, volpi, lepri e scoiattoli oltre al gufo reale e la civetta. Lungo il fiume nidificano i cigni e trovano rifugio gli aironi.

Il bosco – attrezzato per il trekking, mentre lungo il fiume è possibile praticare il kayak e la canoa – offre al visitatore anche la possibilità di esplorare l’area seguendo un percorso di tipo didattico-naturalistico; si trovano, inoltre, un percorso ginnico e numerose aree per il ristoro con tavoli e griglie all’aperto.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Località Piuma (Gorizia)

Impianto planimetrico: parco naturalistico

Superficie totale: 32 ha

Peculiarità scenografiche e compositive: sorgenti e cascatelle

Specie botaniche di rilievo: rovere, robinia, castagno, ciliegio, acero di monte, ontano nero, pioppo nero, salice bianco, nocciolo

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

Orari di apertura: sempre aperto

Servizi: strutture ricreative, gazebo, zone pic nic, aree gioco

Come arrivare: accessi con parcheggio da Via Ponte del Torrione; Via Generale Achille Papa; Viale generale Edoardo Chinotto; Via Bella Veduta

Informazioni: Azienda regionale delle Foreste del Friuli Venezia Giulia, Via Mazzini 41, Udine

Tel.: +39 0432 294711

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Lanterna di Diogene

Nicolò Lipomanno, luogotenente della Patria del Friuli, nel 1487 fece realizzare un pozzo ottagonale nei pressi della chiesa di San Giacomo. Il curioso manufatto, opera di maestri scalpellini lombardi, fu ribattezzato dallo storico dell’arte Giovanni Battista Cavalcaselle “la lanterna di Diogene”. Sul basamento ornato di stemmi si legge l’acronimo Civitas Utinensis Fieri Fecit, al di sopra della vera quattro colonnine sorreggono la copertura a sua volta sormontata da una quinta colonna, ricordando, appunto, le fattezze dell’omonimo monumento di Atene.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Matteotti (San Giacomo), Udine

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Riserva Naturale Lago di Cornino

All’estremo margine sudorientale delle Prealpi Carniche, separata dalle Prealpi Giulie dall’ampio alveo del fiume Tagliamento, la riserva occupa il tratto di fiume compreso tra l’abitato di Peonis e il ponte di Cornino. Include prati e coltivi e, verso Ovest, l’ampio anfiteatro roccioso sopra Somp Cornino, il lago e le ripide pareti dei rilievi che raggiungono la quota massima sull’altopiano di Monte Prat.

Il paesaggio è di una bellezza aspra e selvaggia, fatto di pareti rocciose calcaree e frane che raggiungono il greto del Tagliamento, il “re dei fiumi alpini”, popolato di aironi e anatre.

In una vasta depressione tra i ghiaioni si è formato il Lago di Cornino, caratterizzato dalla trasparenza delle acque di colore verde-azzurro. Le rupi calcaree, su cui si arroccano i nidi dei gufi reali e degli altri rapaci, fanno da sfondo al volo di corvi imperiali e cornacchie grigie. È possibile osservare vari migratori, come il biancone, l’astore, ma anche diverse specie di falco, nonché specie rare come il nibbio reale, il capovaccaio e l’aquila imperiale. Nella riserva nidifica una colonia di grifoni che si alzano in volo nelle ore mattutine e planano in grandi spirali sulla piana.

Negli anni Ottanta è stato avviato un progetto di conservazione del Grifone (Gyps fulvus) che ha portato alla creazione di una colonia nidificante.

Dal Centro visite, che fornisce informazioni relative al territorio e al progetto di conservazione dell’avvoltoio grifone, partono i vari itinerari segnalati che raggiungono il lago di Cornino e le golene del fiume. Esistono, inoltre, numerosi itinerari di trekking, più impegnativi, che raggiungono i soprastanti Monte Cuâr e l’altopiano del Monte Prât.

Informazioni

Ubicazione: la riserva è inclusa nei territori dei comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis

Estensione: 487 ettari

Informazioni: www.riservacornino.it – www.comune.forgarianelfriuli.ud.it – Comune di Forgaria nel Friuli, Piazza Tre Martiri 4 – Tel.: 0427 808137

Centro visite: Via Sompcornino 81, Forgaria nel Friuli

Orari di apertura: marzo e aprile martedì e giovedì 9.00-13.00, sabato, domenica e festivi 9.00-13.00 e 14.00-17.00; da maggio a settembre tutti i giorni 9.00-13.00 e 14.00-18.00; ottobre martedì e giovedì 9.00-13.00, sabato, domenica e festivi 9.00-13.00 e 14.00-17.00; da novembre a febbraio martedì e giovedì 9.00-13.00, sabato, domenica e festivi 9.00-13.00 e 14.00-16.00

Servizi: museo, voliere, terrario, ristorante; accessibile ai disabili

Attività: escursioni guidate su prenotazione, trekking, birdwatching

Tel./ fax: 0427808526

E-mail: info@riservacornino.it – centrovisite@riservacornino.it

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Ovaro

Il borgo di Ovaro

Situato in una soleggiata conca nel canale di Gorto, il borgo di Ovaro con le sue tredici frazioni (Clavais, Lenzone, Liariis, Chialina, Entrampo, Luincis, Luint, Mione, Ovasta, Cella, Agrons, Muina e Cludinico) è il principale centro della bassa Val Degano. Il paese – immerso nel verde di una natura incontaminata, fra i gruppi montuosi del Col Gentile a Ovest e dell’Arvenis a Est – deve il suo nome alla rigogliosa vegetazione che lo circonda, costituita sopratutto di aceri (in latino opulus).

Ovaro, oltre ad essere uno dei Borghi autentici d’Italia, grazie agli ampi spazi e alle aspre montagne che lo circondano è stato definito il “Balcone della Val Degano”.

Tra le più antiche vestigia sono visitabili quelle della basilica paleocristiana e la necropoli altomedievale in località San Martino, oltre alle tante bellezze naturali e architettoniche delle sue frazioni, come quelle di Ovasta, caratterizzata dai bellissimi portali di ingresso ai palazzi signorili e la Casa De Corte, tipico esempio di architettura carnica risalente al XVII secolo; i Mulini della Iesola, gli stavoli di Chiastellir di Luint e poi a Mione Palazzo Micoli Toscano, realizzato nel 1836 dall’architetto pordenonese Giovanni Battista Bassi, noto come la Casa delle Cento Finestre.

La pieve di Santa Maria di Gorto, collocata su uno sperone di roccia a Nord di Agrons, è uno degli edifici più antichi del Friuli, mentre nella chiesa parrocchiale di Muina, sono conservate diverse tele di santi attribuite a Nicola Grassi.

Nei dintorni, in località Baus, tra Ovaro e Comeglians, è possibile visitare un vecchio mulino ancora in funzione. Presso Cella si fabbricano le famose tegole dipinte di verde, caratteristiche di molte case tipiche delle valli carniche. A Cludinico, invece, si può riscoprire l’ex-miniera di carbone situata sotto il paese.

La Sagra del Malgaro si svolge tradizionalmente nel mese di luglio, con un mercato di prodotti tipici gastronomici ed artigianali.

 

Informazioni


Informazioni: Ufficio turistico di Ovaro, via Caduti 2 maggio 144 – tel.: +39 0433 677782; e-mail: info.ovaro@cmcarnia.regione.fvg.it

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Casa natale di padre David Maria Turoldo

Nella casa natale di padre David Maria Turoldo – un tipico edificio rurale friulano della metà del XVIII secolo – sono conservate le testimonianze dell’opera letteraria e religiosa del frate.

Giuseppe Turoldo (1916-1992) nacque in una famiglia poverissima, ultimo di nove fratelli e fu ordinato frate servita. Dopo la laurea in filosofia conseguita alla Cattolica di Milano e dopo aver militato culturalmente nelle file della Resistenza, per quindici anni tenne dall’altare del Duomo le sue più celebri omelie. Diresse il centro di studi ecumenici a Fontanella di Sotto il Monte presso Bergamo, fondò la rivista “Servitium” e collaborò alla realizzazione del film Gli ultimi (1963), apologo di povertà e speranza profondamente legato alla cultura contadina della sua terra d’origine.

L’edificio fu trasformato in casa-museo nel 1997 dopo i lavori di restauro. Nel sottotetto è stato sistemato il centro di documentazione: scritti, filmati e registrazioni audio attinenti al pensiero e all’opera del padre servita.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Caterina Percoto, 7/1, Coderno (Sedegliano)

Servizi: visite guidate; non accessibile ai disabili

Informazioni: Associazione culturale Padre David Maria Turoldo – Tel.: 0432 916384; Fax: 0432 916384; Segreteria del Comune di Sedegliano – Tel:. 0432 915519; www.comune.sedegliano.ud.it; E-mail: segreteria@com-sedegliano.regione.fvg.it

Orari di apertura: ogni primo sabato e domenica del mese 9.00-12.00 e 15.00-18.00 e in occasione di mostre e manifestazioni e su richiesta in altri giorni e orari.

Ingresso: gratuito

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Cappella Manin

La Cappella Manin si trova presso villa Torriani (già Manin) in largo Torriani a Udine. Fu costruita nel 1735, probabilmente su progetto dell’architetto Domenico Rossi, per volere del conte Ludovico Manin.

L’edificio è un piccolo gioiello barocco: la maestosa facciata introduce all’interno di forma esagonale, dove sopra l’altare troneggia la magnifica Madonna col Bambino di Giuseppe Torretti, maestro del Canova; suoi pure i bellissimi altorilievi sulle pareti laterali con episodi della vita della Vergine.

Il pavimento di marmi policromi sale come un tappeto sui gradini dell’altare maggiore e sulle paraste.

 
 
 
 
 
 

Informazioni


Cappella Manin

Udine – Largo Torriani

Tel. +39 0432 502872 – 501824; fax +39 0432 501681

 

Orari di visita: solo su prenotazione da lunedì a venerdì; sabato e domenica chiuso; ingresso gratuito

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