Palma il Giovane, Dedizione di Udine a Venezia, inv. 91, dia 35566

Galleria d’Arte Antica

La Galleria d’arte antica, che ha sede al piano nobile del castello di Udine dal 1866, raccoglie materiale in larga parte proveniente dalle confische agli enti religiosi e successivamente arricchita con donazioni e acquisti che sono andati a comporre un articolato panorama della pittura friulano-veneta fra il XIV e il XIX secolo.

Nel percorso museale si inserisce anche il Salone del Parlamento, ove, nel Medioevo, si ritrovavano i rappresentanti della Patria del Friuli. Alle pareti, dipinte nella seconda metà del Cinquecento, sono raffigurati episodi di lotta contro i turchi, evocanti la coeva battaglia di Lepanto e scene della storia antica di Roma e di Aquileia.

L’itinerario espositivo propone in apertura la sezione di pittura friulana medievale: alcuni lacerti di affreschi risalenti alla metà del Trecento raffiguranti episodi della guerra di Troia e frammenti di decorazione murale con scene di caccia e di vita contadina provenienti da palazzo Antonini-Perusini.

Il Quattrocento è rappresentato da opere del Bellunello, di Domenico da Tolmezzo e di Vittore Carpaccio.

L’esposizione prosegue con i cinquecenteschi Pellegrino da San Daniele, Giovanni Antonio Pordenone e il suo allievo Pomponio Amalteo.

Nella sezione dedicata al Seicento si ammirano il telero di Palma il Giovane La dedizione di Udine a Venezia e un’Estasi di san Francesco attribuita al Caravaggio. Anche i due maestri friulani Antonio Carneo e Sebastiano Bombelli sono ampiamente rappresentati: del primo vanno ricordati Il giramondo, l’Autunno e l’Inverno, mentre del secondo sono esposti tre splendidi autoritratti. Il dipinto raffigurante la città di Udine verso la metà del Seicento è stato recentemente attribuito a Joseph Heinz il Giovane.

Il Settecento presenta opere di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico, come il Consilium in arena. In chiusura la sala dedicata al pittore carnico Nicola Grassi, attivo a Venezia e in Friuli, e quella dedicata all’Accademia in cui insegnò l’udinese Odorico Politi. Per quanto riguarda l’Ottocento, si ricordano la Scena stregonesca e un paesaggio di Giuseppe Bernardino Bison.

Informazioni

Indirizzo: Castello di Udine, via Lionello1, Udine

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, bookshop, biblioteca d’arte, archivio fotografico; accessibile ai disabili

Informazioni: www.udinecultura.it – www.provincia.udine.it/musei

Orari di aperutra: dal 1 maggio al 30 settembre, da martedì a domenica 10.30-19.00; dal 1 ottobre al 30 aprile, da martedì a domenica 10.30-17.00

Ingresso: con biglietto unico per i Civici Musei e Castello di Udine € 5,00; ridotto   2,50 €; gruppi scolastici scuola primaria e secondaria inferiore € 1,00; gratuito con FVG Card

Tel.: 0432 271591

Fax: 0432 271982

E-mail: civici.musei@comune.udine.it

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ALTRO IN ZONA
Cascata_Salino

Cascata di Salino

Vicino a Paularo, tra le località di Lambrusco e Salino, si trova la Cascata di Salino, straordinariamente elegante, il cui fascino è amplificato dalle rocce che la circondano, rosse, grigie, giallastre. La cascata termina con un salto spettacolare di quasi 30 metri.

 
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Museo_Arte_Fabbrile_Coltellerie_Maniago

Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie

Il museo – ospitato al Coricama, la prima e più grande fabbrica di coltelli della storia della città – documenta la lavorazione dell’acciaio negli opifici del territorio e le innovazioni tecnologiche della moderna industria. Il percorso ripercorre l’evoluzione storica del mestiere nei vari contesti lavorativi tra macchine, utensili, gesti e saperi dei coltellinai: dalla produzione fabbrile del battiferro e la bottega artigiana fino all’insediamento delle prime officine agli inizi del Novecento.

Sezioni specifiche sono dedicate all’iconografia di coltelli e lame nella storia locale e nella mitologia, ai cicli di lavorazione dei principali materiali usati per realizzare coltelli, alla produzione e al design dei vari strumenti da taglio realizzati a Maniago, da quelli tradizionali alle ultime produzioni.

L’ultima sala ospita il Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi dedicata ai mestieri del fabbro e del falegname e agli utensili come fucine mobili, tenaglie, martelli, pinze, seghe, pialle, compassi e prodotti lavorati in ferro (chiodi, grappe, aratri, falci).

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Maestri del Lavoro 1, Maniago

Servizi: visite guidate su prenotazione; accessibile ai disabili

Informazioni: www.comune.maniago.pn.it

Orari di apertura: lunedì, giovedì,venerdì, sabato e domenica 9.30-12.30 e 15.30-18.30

Ingresso: intero € 4,00; ridotto € 2,00 (fino ai 25 e oltre i 60 anni e comitive di più di 10 persone); gratuito fino ai 12 anni, con FVGcard, disabili, scolaresche; non è prevista maggiorazione per le visite guidate

Tel.: 0427 709063

Fax: 0427 707202

E-mail: coricama@maniago.it

 

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Borgo_Novacco

Borgo Novacco

Il borgo rurale, immerso nella campagna e circondato da rogge e polle, è nato attorno all’antico mulino e alla quattrocentesca Casa Murer, dove abitava il mugnaio. La casa tardomedievale è caratterizzata da un portico rustico ad archi e muro scarpato, incorniciato dai mattoni “a dente di sega” sotto la linea di gronda. Il mulino in pietra sorge presso la roggia Barisada che lo alimenta ed è ricordato fin dal XII secolo. Due colonne romane erano state poste a sorreggere il vecchio porticato. Era il più grande opificio della zona e vi si lavoravano anche il lino e la canapa. Qui abitò il pittore Arturo Colavini (1862-1938) che lasciò diverse vedute del borgo natio e del mulino.

Oggi il mulino conserva ancora la macina in pietra e gli strumenti della pilatura e, dopo il restauro, è stato gestito dalla cooperativa sociale La Cisile che produce prodotti biologici e lo utilizza come fattoria didattica.

A Sud del borgo, nelle vicinanze di Perteole, sorge l’antico mulino Tininin situato sulla roggia Brischis; sulla roggia Lavador, ci sono il mulino Sardon (Braidis) e il mulino Miceu, citato nel 1300 come Mulino del Volto. Nei pressi sono state ritrovate tracce di un abitato romano, documentate da embrici, tegoloni con bolli di fabbrica e tessere musive. Anche nelle vicinanze del ponte sulla roggia Barisada, che nasce presso Joannis per gettarsi poi nel fiume Aussa, sono apparsi i resti di un ponte antico.

 

Informazioni


Dove: Località Novacco, Aiello del Friuli, provincia di Udine

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Castello_San_Giusto_Trieste

Castello di San Giusto

Il castello di San Giusto si erge sul colle che domina il golfo e l’entroterra di Trieste. Fin dalla prima metà del I millennio a. C., il sito ospitò un castelliere e un primitivo centro abitato il cui nome “Tergeste” era formato dall’unione di un vocabolo di radice indoeuropea che significa mercato e del suffisso veneto este, ovvero città. In età romana vennero innalzati sul sito il tempio dedicato alla triade capitolina, i cui resti dei monumentali propilei sono visibili sotto il campanile della cattedrale di San Giusto.

La rocca, sorta in epoca medievale ad opera dei veneziani, fu abbattuta nel XIV secolo per volere del Patriarca di Aquileia e riedificata da Federico II d’Asburgo nel 1470 come residenza del Capitano imperiale. Il castello fu ulteriormente fortificato durante la dominazione veneziana, agli inizi del Cinquecento e, nel 1630, dopo essere tornato in possesso della Casa d’Austria. Si aggiunsero così progressivamente i corpi di fabbrica che gli conferirono la caratteristica forma triangolare: il Bastione Rotondo o Veneto del 1508-1509; il Bastione Lalio o Hoyos, dalla forma poligonale, del 1553-1557; il triangolare Bastione Fiorito o Pomis, completato nel 1636.

I Capitani imperiali austriaci risiedettero nel Castello fino al 1750, quando vi vennero insediate una guarnigione militare ed una prigione. Il Castello non fu mai al centro rilevanti episodi bellici, garantendone così conservazione.

Nel 1930 l’intero comprensorio divenne proprietà del Comune e fu sottoposto ad un integrale intervento di restauro. I lavori, diretti dall’architetto Ferdinando Forlati, tesero a liberare l’intero complesso dalle sovrastrutture sette-ottocentesche e a recuperare l’originario aspetto medievale. L’intento fu quello di trasformare l’edificio in un centro di attività artistico-culturali e garantire una sede adeguata a due importanti sezioni dei Civici Musei di Storia ed Arte: il Civico Museo del Castello di San Giusto-Armeria, che fu installato nella Casa del Capitano ed il Lapidario Tergestino entro il Bastione Lalio. Il Piazzale delle Milizie venne trasformato in un vasto teatro all’aperto per la realizzazione di grandi eventi durante l’estate.

Superando il ponte levatoio ci si trova nell’ampio vestibolo d’ingresso, voltato a crociera, dove un’apertura ad arco acuto si apre sulla Casa del Capitano, nei cui ambienti trova posto la cappella tardogotica di San Giorgio, mentre la torre federiciana a forma di L, attorniata dal Bastione Rotondo, sovrasta l’edificio. In fondo al vestibolo si trovano due grandi automi batti-ore ottocenteschi, noti in città come Michez e Jachez, provenienti dall’orologio del palazzo municipale di piazza Unità.

Oltrepassando l’atrio della Casa del Capitano, si accede al vasto Cortile delle Milizie. Lungo il muraglione di fondo, coperto da volte che sostengono il camminamento di ronda, sono disposte alcune vere di pozzo e lapidi triestine databili tra il XVI e il XIX secolo. Sono qui ubicati l’ingresso al Lapidario Tergestino, l’adiacente Bottega del vino e il profondo pozzo-cisterna, nonchè quattro pezzi di artiglieria in ferro del secolo XVI che, secondo la tradizione, proverrebbero dal distrutto Castello di Moccò in Val Rosandra.

Dal piazzale si accede ai camminamenti di ronda allo scoperto, che corrono lungo il perimetro delle mura del Castello, dai cui spalti si può ammirare uno splendido panorama sulla città.

 

Informazioni


Indirizzo: Piazza della Cattedrale 3, Trieste

Tel.: 040 309362

Fax.: 040 6754065

E-mail: cmsa@comune.trieste.it

Orari di apertura: lunedì aperti solo gli spazi esterni 9.00-18.00; da martedì a domenica aperto il Museo e gli spazi esterni 10.00-18.00

Ingresso: 1 € solo Castello; 6 € ingresso intero al Castello, Lapidario Tergestino e Museo del Castello; 4 € ingresso ridotto

Visite guidate: rivolgersi al Servizio Didattico

Come arrivare: in autobus linea 24

Attività: il percorso lungo le mura di cinta offre una delle più belle viste panoramiche sulla città e sul golfo di Trieste.

Informazioni: www.triestecultura.it

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Ara Pacis Mundi

Il monumento in travertino bianco fu eretto nel 1951 sul solitario colle che sovrasta Medea dall’architetto milanese Mario Baciocchi in ricordo ai caduti di tutte le guerre.

Nella camera ipogea è deposta l’urna in cui sono raccolte le zolle di 800 cimiteri di guerra e 800 involucri con la terra di tutti i fronti, dei campi di internamento e di sterminio, nonché le ampolle con l’acqua marina dei mari in cui furono affondate navi di ogni nazione e dove trovarono la morte migliaia di uomini.

L’iscrizione posta sull’urna “Odium parit mortem, vitam progignit amor” (L’odio produce morte, l’amore genera vita) è un monito al dolore e agli orrori che, in ogni guerra, accomunano vinti e vincitori.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Ara Pacis, Colle di Medea

Informazioni: www.ara-pacis.it – Comune di Medea, Via Torriani 5 -Tel.: +39 0481 67012 – +39 0481 67454; Fax: +39 0481 67325; E-mail:protocollo@com-medea.regione.fvg.it

Orari di apertura: sempre visitabile

Servizi: materiale informativo

E-mail: info@ara-pacis.it

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Wild Souls Farm

Equiturismo ed allevamento

L’azienda offre passeggiate a cavallo in bosco, trekking di più giorni, allevamento e addestramento con doma dolce.

Durante l’estate si intrattengono i ragazzi in attività di scoperta del territorio carsico, approccio all’equitazione e tantissimi giochi all’aria aperta.

Il nome riflette il temperamento dei soci dell’azienda, i fratelli Carboni, uniti dalla passione dei cavalli e dal loro spirito libero.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


IRINA CARBONI
Cell: +39 340 4832519
Mail: sarwents89@gmail.com

JACOPO CARBONI
Cell: +39 346 7424834
Mail: jakydvx@hotmail.com

SHAULA CARBONI
Mail: scorpiongirl87@gmail.com

FABIANA TRIMBOLI
Cell: +39 338 8005940
Mail: fabianatrimboli@gmail.com

 

BASOVIZZA, località Foiba, 30 m. prima del museo, in provincia di Trieste.

http://www.wildsoulsfarm.com/

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