Museo_Civico_Archeologico_Codroipo

Museo civico archeologico

Il percorso museale presenta i risultati delle campagne di scavo condotte sul territorio del Medio Friuli da studiosi ed appassionati locali grazie alla Società friulana di archeologia.

L’esposizione si articola attraverso cinque sezioni, disposte fra le celle e il cortile dell’ottocentesco edificio carcerario, nelle quali sono raccolte le testimonianze degli insediamenti locali dalla protostoria al Rinascimento.

Dai reperti dell’età del bronzo rinvenuti negli scavi dei Castellieri di Rividischia e della Gradiscje si passa alla prima età imperiale, testimoniata dalle numerose anfore e ceramiche di età augustea, gioielli e oggetti d’uso, nonchè dai corredi della necropoli romana di Iutizzo, che ha restituito 69 tombe ( I sec. a. C.-metà del IV sec. d. C.). Dalla necropoli longobarda, sita nell’attuale centro cittadino, provengono altri notevoli ritrovamenti, alcuni inumati sono stati esposti con i relativi corredi funebri.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazzetta Don Vito Zoratti, Codroipo

Servizi: bookshop, laboratorio didattico, biblioteca tematica; parzialmente accessibile ai disabili

Informazioni: www.comune.codroipo.ud.it – www.provincia.udine.it/musei

Orari di apertura: martedì e domenica 9.30-12.30; su richiesta in altri giorni e orari

Ingresso: gratuito

Tel.: 0432 820174

Fax: 0432 824696

E-mail: museoarcheologico@comune.codroipo.ud.it

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Giardino_Parco_Villa_Toppo_Florio_Buttrio

Giardino del Parco di Villa di Toppo Florio

Il complesso della Villa di Toppo Florio con le sue residenze nobiliari e fattorie si estende su un colle affacciato alla piana di Buttrio. Il suo giardino archeologico e botanico, arricchito da numerosi reperti lapidei provenienti dall’antica Aquileia, è considerato fra i più importanti d’Italia. Il parco, inerpicato su un terreno in forte pendenza, copre un’area irregolare interrotta dalla scalea che accede al viale centrale, sviluppandosi attorno ai boschetti e al lago.

Il corpo più antico della villa, edificato dai Toppo, risale alla seconda metà del Settecento e fu usato come residenza di campagna.

L’impianto del parco, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, si deve all’erudito e appassionato archeologo Francesco di Toppo, che lo concepì secondo il gusto romantico dell’epoca per il rovinismo e le piante esotiche.

Una notazione fortemente caratterizzante e pittoresca è data al luogo dall’inserimento nell’ambiente naturalistico di parte della ricca collezione archeologica della famiglia, con iscrizioni lapidee, fregi, bassorilievi e urne risalenti all’età romana provenienti dai siti di Aquileia; mentre, invece, all’epoca medievale sono riconducibili due vere da pozzo ed alcuni scudi araldici in pietra murati nell’ala ovest della facciata. Alcuni pezzi furono restituiti al museo acquileiese ma, recentemente, il numero dei reperti rimasti sembra essersi molto ridotto, ed è in corso una nuova catalogazione per evitare l’ulteriore dispersione di questo patrimonio.

La tenuta divenne di proprietà dei Florio tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e i primi del Novecento, i quali attuarono consistenti rifacimenti sia nella parte edilizia che nel parco, che fu arricchito da manufatti in pietra artificiale.

Acquistata dallo Stato nel 1947, la villa fu adibita prima a collegio e quindi a scuola, e, pertanto, pesantemente trasformata: nel parco fu demolita una parte considerevole delle strutture arboree dell’area orientale per fare spazio ai campi sportivi. Il complesso è ora proprietà del Comune di Buttrio che ne ha curato il restauro e ha consentito l’apertura al pubblico del parco. La villa è diventata, inoltre, la sede di rappresentanza della “Fiera Regionale dei vini” e viene aperta in occasione di eventi e manifestazioni.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Enrico Morpurgo, 2-4, Buttrio

Superficie totale: 4,00 ha

Impianto planimetrico: romantico con schema informale

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Buttrio

Peculiarità scenografiche e compositive: aiuola, capriccio piramidale con urne funerarie, fontana, grotta, laghetto artificiale, scalea loggiata

Specie botaniche di rilievo: cipresso calvo, farnia, larice, leccio, palma giapponese, tasso, pino strobo

Apertura: tra febbraio e aprile mostre di arte contemporanea, 1° maggio Ville aperte (visite guidate gratuite), primo fine settimana di giugno Fiera regionale dei vini, 10 agosto Calici di stelle

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Casa_Cavazzini_Museo_Arte_Moderna_Contemporanea_Udine

Museo d’Arte Moderna e Contemporanea

Casa Cavazzini è un complesso cinquecentesco nel centro storico di Udine. Durante i lavori sono state rinvenute due aree archeologiche che sono state lasciate a vista: un deposito di vasellame risalente alla prima età del ferro e una vasca-cisterna “alla veneziana” del XVI secolo. Il restauro ha consentito, inoltre, di far riemergere le pitture murali di Afro Basaldella nonché alcuni affreschi di soggetto profano risalenti alla seconda metà del Trecento.

Il percorso museale si snoda lungo i tre piani dell’edificio. Ai due livelli superiori si trovano le esposizioni permanenti: la Collezione Astaldi, donata ai Civici Musei di Udine nel 1982, che vanta quasi 200 opere realizzate tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento, con capolavori di De Chirico, Savinio, De Pisis, Carrà e Santomaso; e la Collezione FRIAM (Friul Art and Monuments) che consta di 113 opere realizzate da artisti contemporanei nordamericani – Willem De Kooning, Roy Liechtenstein, Sol Le Witt, Donald Judd, Carl Andre e Frank Stella – che furono donate in occasione del terremoto che colpì il Friuli nel 1976.

Al piano inferiore una sezione è sottoposta a rotazione continua, che consente un ricambio costante delle opere proposte al pubblico attraverso mostre tematiche; mentre un’ampia sezione permanente è dedicata ai tre fratelli udinesi Dino, Mirko e Afro Basaldella.

Nel 1938 Dante Cavazzini fece realizzare nel proprio appartamento padronale un ciclo di tempere murali ai giovani Afro e Mirko Basaldella e a Corrado Cagli.

Il piano terra del palazzo è, invece, dedicato all’allestimento di mostre temporanee ed eventi collaterali.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Cavour 14, Udine

Servizi: visite guidate e attività didattiche per le scuole (www.didatticamuseiudine.it); bookshop, sala esposizioni, archivio consultabile su prenotazione; accessibile ai disabili

Orari apertura: dall’1 ottobre al 30 aprile 10.30-17.00; dal 1° maggio al 30 settembre 10.30-19.00; chiuso il martedì

Ingresso: intero € 5,00; ridotto € 2,50; scuole € 1,00; gratis con FVG Card

Informazioni: www.udinecultura.it; www.provincia.udine.it/musei

Tel.: 0432 414772

Fax: 0432 271982

E-mail: casa.cavazzini@comune.udine.it

 

×

 

ALTRO IN ZONA
Mostra_Permanente_Speleologia_Carsismo

Mostra Permanente Speleologia e Carsismo

L’area del massiccio del Canin è una delle mete internazionali più ambite da speleologi e ricercatori per le peculiarità dei fenomeni carsici e le oltre mille cavità presenti.

Il Centro visite di Sella Nevea ospita reperti lapidei e concrezionali, plastici della morfologia sotterranea del Canin oltre a materiali ed attrezzature utilizzate nell’attività speleologica.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Indirizzo: Centro Polifunzionale di Sella Nevea, Chiusaforte

Servizi: visite guidate, bookshop, punto informativo per escursioni speleologiche; accessibile ai disabili

Informazioni: www.parcoprealpigiulie.it; E-mail: info@parcoprealpigiulie.it

Orari di apertura: apertura nel periodo estivo e festività; apertura anche su prenotazione

Ingresso: gratuito

Tel.: 0433 54060

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Castello_Castelnuovo_Friuli1

Castello di Castelnovo del Friuli

Il castello “de Castronovo” (Castrum Novum) fu probabilmente eretto attorno all’anno 920 contro la minaccia delle invasioni degli Ungari, forse ad opera di un signore bavarese vassallo della chiesa di Aquileia con il nome di “Nauhaus”.

Dopo essere passato sotto il dominio dei Conti di Gorizia, nel 1509, fu ceduto dalla Serenissima ai Savorgnan. Estinta la nobile casata, anche per il maniero iniziò un inesorabile declino fino a quando si ridusse in rovina. Nel 1887 le mura del castello furono demolite e le pietre utilizzate per edificare la vicina chiesa di San Nicolò. Dell’antica fortificazione oggi rimane solamente la torre – ricostruita dopo il terremoto del 1976 – adibita a campanile, nonché alcuni pezzi della cinta muraria.

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Chiesa di San Nicolò,Località Vigna, Castelnovo del Friuli

Stato di conservazione: resti della torre, ora torre campanaria

Informazioni: www.comune.castelnovo-del-friuli.pn.it

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Museo_Civico_Armeria_Castello_San_Giusto

Museo civico dell’Armeria del Castello di San Giusto

Il percorso di visita al complesso della Casa del Capitano (XV-XVI secolo) si apre con la cappella tardogotica dedicata a San Giorgio. Il primo piano, a cui si accede tramite lo scalone d’onore, accoglie gli arredi della casa in stile rinascimentale appartenuta a Giuseppe Caprin (1843-1904), illustre storiografo, editore e patriota triestino. La sala è arredata con eleganti cassapanche nuziali in legno intagliato con dorature, sculture in legno e dipinti di ambito veneto. Il soffitto a cassettoni inquadra la grande tela del Trionfo di Venezia di Andrea Celesti (1639-1700).

Al secondo piano si accede ai camminamenti di ronda coperti, in cui è ospitata la collezione dell’armeria: armi bianche, in asta e da fuoco sono disposte lungo il percorso che traccia l’evoluzione dell’armamento in Europa dal Medioevo all’Ottocento. Nel primo camminamento si trovano spade, pugnali, alabarde, corsesche ad ala di pipistrello, partigiane e ronconi (XII-XVI secolo) tra cui spiccano una spada schiavonesca veneziana della fine del Quattrocento e uno spadone tedesco con lama a fiamma del Cinquecento. Il camminamento seguente comprende armi del XVI-XVII secolo: spade, falcioni, balestre; tra gli accessori è esposta la splendida fiasca da polvere intarsiata con il mito di Perseo ed Andromeda, della bottega dei Sadeler, incisori monacensi del XVII secolo. Nel terzo camminamento sono esposte le armi da fuoco dei secoli XVIII-XIX: fucili, spingarde e pistole; nonchè diverse armi di rappresentanza caratterizzate dalle forme e dai disegni fantasiosi. L’ultima sala contiene una selezione delle armi provenienti dal lascito del barone Giuseppe Sartorio.

 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Cattedrale 3, Trieste

Servizi: visite guidate, bookshop, Trieste City Pod; accessibile ai disabili

Informazioni: www.castellodisangiustotrieste.it – www.triestecultura.it

Orari di apertura: da martedì a domenica 10.00-17.00; chiuso il lunedì, il 1 e il 6 gennaio, il 25 e 26 dicembre

Visite: prenotazioni presso il Servizio Didattico – Tel.: 040 6754480; Fax: 040 6754727; E-mail: serviziodidattico@comune.trieste.it; www.serviziodidattico.it

Ingresso: intero 6 €; ridotto 4 €; il biglietto include la visita al Lapidario Tergestino e Museo del Castello

Tel.: 040 309362

Fax: 040 6754065

E-mail: cmsa@comune.trieste.it

Come arrivare: in autobus con la linea 24

 

×

 

ALTRO IN ZONA
Cascata_Torrente_Favarinis

Cascata del torrente Favarinis

Il rio o torrente Favarinis, poco prima di confluire nel fiume Fella, passa attraverso una stretta forra, le cui rocce rivelano molti resti fossili, e ne esce formando una cascata alta alcune decine di metri, circondata da una ricca vegetazione, con alcune specie tipiche dell’habitat.

Si può raggiungere la cascata con una passeggiata di circa un’ora attraverso il sentiero 415 che parte da uno spiazzo (dove si può parcheggiare) del primo ponte che attraversa il torrente Favarinis sulla strada fra Amaro e Campiolo: si procede sulla statale 52 in direzione ponte di Stazione della Carnia, poco prima di arrivarci si svolta a sinistra sulla strada per Campiolo fino appunto al primo ponte sul torrente. Arrivati allo stallo di Nole, si raggiunge il greto del torrente e l’imbocco della forra e, dopo un breve passaggio in facile arrampicata, si incontra la suggestiva cascata.

 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE