Chiesa_abbaziale_S_Odorico_Flaibano

Chiesa abbaziale di San Odorico

La Chiesa abbaziale di San Odorico si trova fra i cortili delle case del paese e il muro di cinta di una villa settecentesca nella frazione di San Odorico, a Flaibano.

La chiesa risale all’inizio del 1900, dopo la grande guerra, ma al suo interno ci sono ancora le tracce della pieve dell’XI secolo: la sua semplice facciata rivolta al fiume, sulla quale era dipinto un grande San Cristoforo, ormai quasi invisibile, fa ora da transetto alla chiesa nuova, la cui facciata è rivolta a nord.

Sul fianco sinistro della chiesa nuova c’è il bellissimo abside romanico, rarissimo esempio di questo stile in Friuli, con finestra a lunetta strombata. All’interno si possono vedere le copie di quattro raffinati dipinti settecenteschi degli Evangelisti, attribuiti a Nicola Grassi (1682-1748). Gli originali sono custoditi al Museo Diocesano di Udine.
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Chiesa abbaziale di San Odorico

Via della Chiesa

33030 Flaibano (UD)

Tel.: +39 0432 869083 (famiglia custode delle chiavi)

Orari di visita: giovedì dalle 9.00 alle 9.30; domenica dalle 8.00 alle 8.30; è possibile anche visitare la chiesa su appuntamento, telefonando ai custodi; ingresso libero

 

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Museo_Grande_Guerra_Ragogna

Museo della Grande Guerra

Il Museo è ospitato nella sede del Centro culturale del Gruppo Storico Friuli Collinare, impegnato nella divulgazione e valorizzazione degli eventi del primo conflitto mondiale nel territorio, nonchè nel lavoro di catalogazione e tutela dei graffiti, delle fortificazioni e dei campi di battaglia della Grande Guerra.

Il percorso museale si avvale di fonti archivistiche, fotografiche e memorialistiche, per ricostruire le vicende belliche nel settore del Medio Tagliamento, a partire dal sistema di fortificazioni dell’anteguerra nella regione –i Forti del Friuli e la Testa di ponte di Ragogna – e le battaglie più significative: la ritirata di Caporetto, la battaglia del Tagliamento, la battaglia del Monte di Ragogna e lo Sfondamento di Cornino. Sono accuratamente ricostruite le fasi cruciali dei combattimenti di San Daniele-Ragogna e Cornino-Forgaria e la situazione dell’ex fronte tra il Monte Peralba e il Mar Adriatico. Inoltre, sono proposti materiali inediti, una selezione fotografica di graffiti di guerra rilevati sul territorio regionale, carinziano e sloveno; riproduzioni di telegrammi e carteggi, sia italiani che austroungarici, una raccolta di fonogrammi, tra cui l’ordine di resistenza a oltranza ricevuti dal Comando della Brigata Bologna alla fine dell’ottobre 1917; nonchè una collezione d’oggettistica d’epoca, raccolta sugli ex campi di battaglia o donata dai discendenti dei militari combattenti.

L’ultima sezione, è dedicata ai temi del Risorgimento, delle guerre coloniali, della seconda guerra mondiale e della Guerra Civile del 1943-1945.

Il museo ospita, inoltre, mostre temporanee, eventi e convegni a tema curati dal Gruppo Storico Friuli Collinare.

Il territorio circostante è ricco di testimonianze della guerra, visibili lungo i sentieri segnalati e integrati da pannelli illustrativi. Cinque sono i sentieri storici, per un totale di una ventina di chilometri, che consentono di accedere agevolmente a fortificazioni, monumenti, ossari, trincee e ai campi di battaglia sul monte di Ragogna, sulle rive del Tagliamento, presso la stretta e i colli di Pinzano al Tagliamento, sul colle di San Daniele del Friuli, lungo le vie dell’invasione tra il ponte di Cornino, l’isolotto del Clapàt e le alture di Forgaria.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Roma 23, Ragogna

Servizi: visite guidate, bookshop, biblioteca, fototeca; accessibile ai disabili

Informazioni: www.grandeguerra-ragogna.it

Orari di apertura: martedì, giovedì e sabato 15.30-18:00; aperture straordinarie domenicali e nelle festività nazionali; visite guidate per gruppi e scolaresche su prenotazione anche in altri giorni e orari

Ingresso: gratuito

Visite: per gruppi e scolaresche visite guidate al Museo della Grande Guerra, ai sentieri del Museo all’aperto nel Friuli Collinare e ai Luoghi della Grande Guerra lungo l’ex fronte giulio-carnico

Tel: 0432 954078 – 348 0134637

E-mail: info@grandeguerra-ragogna.it – marco_pascoli@alice.it

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Museo_centrale_science_centre_immaginario_scientifico_Montereale_Valcellina

Museo della Centrale & Science Centre Immaginario Scientifico

L’ex Centrale idroelettrica Antonio Pitter è uno splendido esempio di archeologia industriale di inizio Novecento restaurata e convertita in museo dell’energia elettrica con i macchinari originali perfettamente conservati. In funzione dal 1905 al 1988, la centrale di Malnisio illuminava Piazza San Marco a Venezia con l’energia prodotta dal torrente Cellina.

I percorsi dell’Immaginario Scientifico si avvalgono di postazioni interattive hands-on che stimolano la curiosità verso la scienza. La sezione ludo-didattica Fenomena permette di scoprire i fenomeni naturali con la sperimentazione diretta: giroscopi, calamite, luci e ombre colorate, lenti, caleidoscopi e specchi consentono di giocare con le leggi della gravità, dell’elettromagnetismo e della riflessione luminosa. Il Science Centre offre inoltre un ricco programma di laboratori tematici per gruppi e scuole sulle discipline della chimica, fisica, matematica e scienze della terra.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Volta 27, Malnisio di Montereale Valcellina

Servizi: visite guidate, bookshop, laboratori didattici; accessibile ai disabili

Informazioni: www.immaginarioscientifico.it

Visite: prenotazionidelle visite guidate per scolaresche – Tel.: 040 224424

Orari di apertura: aperto su prenotazione per gruppi e scolaresche

Ingresso: intero € 6,00; ridotto € 4,00 dai 6 ai 12 e oltre i 65 anni; gratis fino a 6 anni; il biglietto da diritto a una riduzione per il Geo Centre Immaginario Geografico di Malnisio e Immaginario Scientifico di Torre di Pordenone

Tel.: 0427 798722 / 040 224424

Fax: 040 224439

E-mail: info@centralemalnisio.it; info@immaginarioscientifico.it

 

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Castel_d_Aviano

Castello di Aviano

Il castello – probabilmente costruito sui resti di fortificazioni di epoca romana – fu ceduto nel 967 da Ottone I di Sassonia al Patriarca di Aquileia e, nel 1161, Federico Barbarossa lo concesse al Vescovo di Belluno.
Nel 1411 il maniero fu occupato dagli ungheresi comandati da Pippo Spano, capitano generale di re Sigismondo e distrutto nel 1420 dalle milizie venete; fu ricostruito nel 1432 ma poi nuovamente devastato durante le incursioni turche.
Nonostante sia fortemente degradato, sono ancora visibili alcuni tratti di cinta muraria, quattro delle antiche sette torri merlate, i resti del mastio e del torrione originario, la chiesa castellana e la porta fortificata con l’emblema araldico del lupo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Aviano

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Casa_Cavazzini_Museo_Arte_Moderna_Contemporanea_Udine

Museo d’Arte Moderna e Contemporanea

Casa Cavazzini è un complesso cinquecentesco nel centro storico di Udine. Durante i lavori sono state rinvenute due aree archeologiche che sono state lasciate a vista: un deposito di vasellame risalente alla prima età del ferro e una vasca-cisterna “alla veneziana” del XVI secolo. Il restauro ha consentito, inoltre, di far riemergere le pitture murali di Afro Basaldella nonché alcuni affreschi di soggetto profano risalenti alla seconda metà del Trecento.

Il percorso museale si snoda lungo i tre piani dell’edificio. Ai due livelli superiori si trovano le esposizioni permanenti: la Collezione Astaldi, donata ai Civici Musei di Udine nel 1982, che vanta quasi 200 opere realizzate tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento, con capolavori di De Chirico, Savinio, De Pisis, Carrà e Santomaso; e la Collezione FRIAM (Friul Art and Monuments) che consta di 113 opere realizzate da artisti contemporanei nordamericani – Willem De Kooning, Roy Liechtenstein, Sol Le Witt, Donald Judd, Carl Andre e Frank Stella – che furono donate in occasione del terremoto che colpì il Friuli nel 1976.

Al piano inferiore una sezione è sottoposta a rotazione continua, che consente un ricambio costante delle opere proposte al pubblico attraverso mostre tematiche; mentre un’ampia sezione permanente è dedicata ai tre fratelli udinesi Dino, Mirko e Afro Basaldella.

Nel 1938 Dante Cavazzini fece realizzare nel proprio appartamento padronale un ciclo di tempere murali ai giovani Afro e Mirko Basaldella e a Corrado Cagli.

Il piano terra del palazzo è, invece, dedicato all’allestimento di mostre temporanee ed eventi collaterali.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Cavour 14, Udine

Servizi: visite guidate e attività didattiche per le scuole (www.didatticamuseiudine.it); bookshop, sala esposizioni, archivio consultabile su prenotazione; accessibile ai disabili

Orari apertura: dall’1 ottobre al 30 aprile 10.30-17.00; dal 1° maggio al 30 settembre 10.30-19.00; chiuso il martedì

Ingresso: intero € 5,00; ridotto € 2,50; scuole € 1,00; gratis con FVG Card

Informazioni: www.udinecultura.it; www.provincia.udine.it/musei

Tel.: 0432 414772

Fax: 0432 271982

E-mail: casa.cavazzini@comune.udine.it

 

×

 

ALTRO IN ZONA
Parco_Galvani_Roseto_Pordenone1

Roseto Parco Galvani (MIRA)

Il parco – impostato secondo i canoni compositivi del giardino ‘all’inglese’ –occupa un’ampia area verde a ridosso del centro storico di Pordenone. Si tratta di un prato recintato su tutti i lati con alberi d’alto fusto e un laghetto nella zona meridionale, sulle cui sponde si sviluppa il roseto. La villa è stata la residenza della famiglia Galvani dalla fine del Settecento fino al 1900.

Negli anni Settanta del Novecento fu acquisita dal Comune di Pordenone che avviò i lavori di riqualificazione dell’area. Dichiarata nel 1980 di «grande rilevanza storica per l’ambiente naturale che la circonda», la villa è stata restaurata e ospita ora il Centro di arte contemporanea.

Nel novembre del 2010 è stato inaugurato il Museo itinerario della rosa antica, en plein air, che conserva circa 185 varietà di rose appartenenti a 40 specie diverse, disposte seguendo lo sviluppo dell’albero filogenetico: un percorso museale storico-didattico sulla rosa antica con ben 766 rosai che permette di conoscere caratteristiche, storia e collegamenti botanici di questo fiore dalla complessa genealogia.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Viale Dante 33, Pordenone

Superficie totale: 2,87 ha

Impianto planimetrico: informale all’inglese

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Pordenone

Peculiarità scenografiche e compositive: lago, percorso delle rose

Specie botaniche di rilievo: rose (185 varietà di rose appartenenti a circa 40 specie diverse), ippocastano, magnolia, tasso

Informazioni: MIRA – Museo itinerario della rosa antica, presso “PARCO” Galleria d’arte moderna e contemporanea “A. Pizzinato”

Tel.: +39 0434 523780

Fax: +39 0434 392925

www.artemodernapordenone.it

info@artemodernapordenone.it

×

 

ALTRO IN ZONA
Museo_aperto_Pal_Piccolo

Museo all’aperto del Pal Piccolo

L’Alta Valle del But, come le Alpi Giulie, svolse un ruolo strategico durante il primo conflitto mondiale: qui, infatti, nell’estate del 1915 gli eserciti italiano ed austro-ungarico si affrontarono in aspre battaglie per il controllo delle cime del Pal Grande, del Freikofel e del Pal Piccolo. Sulla vetta di quest’ultimo è stato allestito un museo all’aperto, curato dall’Associazione Amici delle Dolomiti, che consente di esplorare le postazioni austriache.

Il sentiero che porta sulla cima (1866 m) inizia presso il Passo di Monte Croce Carnico (1360 m), segnalato dall’indicazione “Kleiner Pal – MG Nase”. Lungo il percorso si incontrano alcune caverne adibite ad uso militare, delle casermette, una trincea coperta, fregi ed iscrizioni scolpiti nella roccia e, infine, l’appostamento chiamato Naso delle mitragliatrici. Nei pressi della vetta i volontari hanno ricostruito la cosiddetta Villa Tropfstein, una baracca nella roccia, mentre nella stazione a monte della teleferica si trova la cupola corazzata della prima linea austriaca. Sul piccolo altopiano irregolare si possono percorrere i camminamenti e le trincee austro-ungarici, scavati nella viva roccia, che distavano dal Trincerone italiano sull’altro versante (1860 m) solo poche decine di meri.

La discesa al Passo può essere effettuata percorrendo il sentiero a ritroso oppure, una volta superato l’ultimo avamposto austriaco e raggiunte le postazioni italiane, con una struttura massiccia in cemento armato seguendo il sentiero CAI 401, che ripercorre la mulattiera di approvvigionamento delle truppe italiane, tra ruderi di ricoveri e di camminamenti. Da qui, si può visitare il Castello Rosso (percorso fuori traccia su terreno sconnesso) dove sono conservate diverse testimonianze degli alpini e dei fanti italiani.

 

Informazioni


Informazioni: Associazione Amici Alpi Carniche presso il Museo Storico. La Zona Carnia nella Grande Guerra, via Nazionale 90, Timau – Tel.-Fax: 0433 779168; www.museograndeguerratimau.it – e-mail: museotimau@alice.it

 

×

 

    Sentieri sul Pal Piccolo e Pal Grande ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE