Castello_Udine

Castello di Udine

Il “castrum Utini” viene menzionato per la prima volta nel 983, quando fu donato dall’imperatore Ottone II al Patriarca di Aquileia Rodoaldo. Nel XII secolo sul colle venne edificato il palatium patriarcale, con una torre triangolare, dimora occasionale del Patriarca di Aquileia che aveva stabile sede a Cividale.

A partire dalla fine del XIII secolo, venne eretto un nuovo palazzo più grande e lussuoso dotato di una cappella privata e di un salone utilizzato per ospitare i membri del parlamento della Patria del Friuli. Il complesso era difeso da un doppio circuito murato con due torri laterali. Nel 1420, con la sottomissione della Patria del Friuli alla Repubblica Veneta, divenne dimora del Luogotenente Veneto. Nel 1517 l’architetto Giovanni Fontana fu incaricato della sua ricostruzione, dopo i danni procurati dal sisma e dal rogo succedutisi all’inizio del secondo decennio del Cinquecento.

Vi si accede da Piazza Libertà attraverso l’Arco Bollani realizzato nel 1556 su disegno di Andrea Palladio. Le pareti del Salone furono decorate con scene celebranti la grandezza di Udine e della Patria del Friuli, affrescate da Pomponio Amalteo e Giambattista Tiepolo. Il soffitto è ornato da riquadri lignei dorati racchiudenti dipinti allegorici, sulla sommità delle pareti sono esibiti gli stemmi dei luogotenenti veneti al governo. Superato l’atrio voltato a crociera, si nota, a sinistra, la foresteria con gli affreschi attribuiti a Pellegrino da San Daniele.

Alla metà del XVI secolo la fabbrica fu posta sotto la direzione di Giovanni da Udine che realizzò le rifiniture esterne e le decorazioni del Salone del Parlamento, nonchè progettò una scala esterna che dal cortile permetteva l’accesso al salone centrale. Alla sua morte venne sostituto dal friulano Francesco Floreani che nel 1566 concluse i lavori nel Salone.

Con la caduta della Serenissima, la città fu ceduta da Napoleone agli austriaci e il castello divenne sede di uffici, forte militare e caserma. Al termine della terza guerra d’indipendenza e con l’annessione del Friuli all’Italia nel 1866, il Castello divenne proprietà demaniale e dal 1906 ospita i Civici Musei e le Gallerie di Storia ed Arte, il Museo Archeologico, la Galleria d’Arte Antica, la Galleria dei Disegni e delle Stampe, il Museo Friulano della Fotografia e la Fototeca. Le sale sono spesso sede di esposizioni temporanee.

 

Indirizzo: Piazzale Castello, Udine

Servizi: archivi storici e fotografici;biblioteca; visite guidate; accesso facilitato ai disabili

Prenotazione: visite guidate e attività didattica per le scuole

Orari di apertura: dal 1° ottobre al 28 aprile 10.30-17.00; dal 29 aprile al 30 settembre 10.30-19.00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima); chiuso il lunedì

Come arrivare: sabato, domenica e festivi servizio gratuito di bus navetta

Ingresso: Galleria d’Arte Antica, Galleria dei disegni e delle Stampe, Museo Friulano della Fotografia, Museo Archeologico e Museo del Risorgimento

intero € 5,00 €; ridotto € 2,50; gratis possessori FVG Card

Informazioni: www.comune.udine.it; www.consorziocastelli.it

Tel.: 0432 271591

Fax: 0432 271982

E-mail: civici.musei@comune.udine.it

Informazioni


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Casa natale di padre David Maria Turoldo

Nella casa natale di padre David Maria Turoldo – un tipico edificio rurale friulano della metà del XVIII secolo – sono conservate le testimonianze dell’opera letteraria e religiosa del frate.

Giuseppe Turoldo (1916-1992) nacque in una famiglia poverissima, ultimo di nove fratelli e fu ordinato frate servita. Dopo la laurea in filosofia conseguita alla Cattolica di Milano e dopo aver militato culturalmente nelle file della Resistenza, per quindici anni tenne dall’altare del Duomo le sue più celebri omelie. Diresse il centro di studi ecumenici a Fontanella di Sotto il Monte presso Bergamo, fondò la rivista “Servitium” e collaborò alla realizzazione del film Gli ultimi (1963), apologo di povertà e speranza profondamente legato alla cultura contadina della sua terra d’origine.

L’edificio fu trasformato in casa-museo nel 1997 dopo i lavori di restauro. Nel sottotetto è stato sistemato il centro di documentazione: scritti, filmati e registrazioni audio attinenti al pensiero e all’opera del padre servita.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Caterina Percoto, 7/1, Coderno (Sedegliano)

Servizi: visite guidate; non accessibile ai disabili

Informazioni: Associazione culturale Padre David Maria Turoldo – Tel.: 0432 916384; Fax: 0432 916384; Segreteria del Comune di Sedegliano – Tel:. 0432 915519; www.comune.sedegliano.ud.it; E-mail: segreteria@com-sedegliano.regione.fvg.it

Orari di apertura: ogni primo sabato e domenica del mese 9.00-12.00 e 15.00-18.00 e in occasione di mostre e manifestazioni e su richiesta in altri giorni e orari.

Ingresso: gratuito

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Museo_Grande_Guerra_Redipuglia

Museo della Grande Guerra

Il Museo Storico Militare di Redipuglia ha sede nell’ex Casa della III Armata, presso il Sacrario di Redipuglia, ai piedi del Colle Sant’Elia. Sono qui raccolti ed esposti cimeli e testimonianze degli avvenimenti bellici che hanno coinvolto questo tratto di fronte ed una collezione di armi e divise militari. Una delle sale è dedicata alla Terza Armata e sono stati ricostruiti un tratto di trincea e un campo di battaglia carsico con la postazione di una mitragliatrice pesante. Numerose sono le fotografie e i graffiti di guerra che documentano la vita in trincea e, inoltre, è possibile assistere alla proiezione di un filmato d’epoca sulle Dodici Battaglie dell’Isonzo e la traslazione del Milite Ignoto da Aquileia a Roma.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Terza Armata, Fogliano Redipuglia

Informazioni: Sentieri di Pace presso l’Ufficio Informazioni e accoglienza turistica di Fogliano Redipuglia, Via III Armata 54 – Tel.: 0481 489139; E-mail: plfogliano@tiscali.it oppure www.prolocofoglianoredipuglia.it; E-mail: info@prolocofoglianoredipuglia.it

Orari di apertura: da martedì a sabato 9.00-12.00 e 14.00-17.00; chiuso i festivi e il 25 luglio

Ingresso: gratuito

Tel.: 0481 489024

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Castello_Attimis

Castello di Attimis

Il maniero Superiore (Pecollo), risalente al XII secolo, appartenne dapprima ai marchesi di Moosburg e successivamente fu assegnato dal Patriarca ai fedeli vassalli Arpone ed Enrico, capostipiti dei due rami degli Attems. Fra il 1250 ed il 1260 fu eretto il castello Inferiore (Castelnuovo). Alla fine del Quattrocento i due castelli furono abbandonati e crollarono durante il terremoto del 1511.

I resti del castello Superiore sono stati in buona parte restaurati: visibili la muraglia di cinta di perimetro ovale, la torre mastio pentagonale, le strutture della domus e il basamento di una torre ovest. A ricordare il castello Inferiore, rimangono i resti dell’antico torrione e i tracciati degli altri ambienti. Sul sentiero che porta al castello ci sono, inoltre, i resti di una casa di guardia.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Come arrivare: percorrendo un sentiero segnalato presso il museo del Comune che porta al Monte dei Castelli (20 minuti circa). Qui un bivio porta a sinistra alle rovine dell’Inferiore e a destra del Superiore.

Stato di conservazione: ruderi

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Strassoldo1

Antico borgo di Strassoldo

Questo antico borgo rurale, legato all’omonimo casato nobiliare asburgico fin dal XII secolo, è attraversato da ruscelli e fossati, percorso di vie acciottolate che si incamminano fra le mura merlate dei due Castelli e il rigoglioso parco.

Al Castello di Sopra si accede attraverso la porta Cistigna, percorrendo il borgo vecchio fino all’antica torre ottoniana del maniero, circondata dai rustici e dai giardini all’italiana settecenteschi, dalla cancelleria, dalle scuderie e dalle casette del borgo. Una scala a chiocciola raccorda il palazzo alla chiesa castellana di San Nicolò. Superando i pittoreschi resti di una pileria del riso con il vecchio mulino ad acqua ci si dirige verso il Castello di Sotto, attraversando la pusterla posta oltre il ponte sul fiume Taglio. Il palazzo signorile si erge sui resti del mastio del fortilizio trecentesco, mentre la cappella gentilizia di San Marco venne realizzata sui resti di una torre. A corredo sono posti il giardino d’acqua, alcune torri e bastioni, un forno e varie casette. Il borgo fortificato si sviluppa attorno ai due castelli legandosi all’antico nucleo di Borgo Gallo dov’è sita la chiesetta di Santa Maria in Vineis, con gli affreschi trecenteschi, splendidamente conservati, di Tommaso da Modena e Masolino da Panicale. Più a nord si trova la medioevale casa della Vicinia e oltre le mura del Gironutto merlato si sviluppa il Borgo Nuovo, sorto tra il XII e il XIII secolo: due file di edifici a schiera, in gran parte seicenteschi, si sviluppano fino alla torre-porta merlata di Cisis, addossata al Girone, la cerchia di mura medioevali.

Pare che le malinconiche atmosfere della Leda senza cigno e del Notturno di Gabriele D’Annunzio – che fu qui nel 1915 – siano debitrici degli umori struggenti che suscitano queste rive lambite dai salici piangenti.

 

Informazioni


Dove: frazione di Cervignano del Friuli, Provincia di Udine.

 

Informazioni: Comune di Cervignano del Friuli, Piazza Indipendenza 1 – www.cervignanodelfriuli.net – Tel.: +39 0431 388411

Proloco Strassoldo, Via dei Castelli 3, – www.prolocostrassoldo.it – Tel./Fax: +39 0431 93298; e-mail: info@prolocostrassoldo.it

 

Come arrivare: SS 352 in direzione Cervignano del Friuli-Grado

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Porte_di_Spilimbergo

Le Porte di Spilimbergo

La Torre Orientale è stata realizzata nel 1304 e faceva parte della prima cerchia di mura. La porta di levante, che sorge accanto alla splendida Casa Dipinta, si può ammirare lungo Corso Roma poco oltre Piazza Duomo, mentre, più avanti ancora vi è la Porta della Torre Occidentale, costruita nel 1339 come breccia nella terza cerchia di mura, che conserva il leone alato veneziano, affrescato sulla facciata d’accesso.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Informazioni: Pro Spilimbergo, Palazzo La Loggia, Piazza Duomo 1 – www.prospilimbergo.org – tel.: +39 0427 2274; e-mail: info@prospilimbergo.org

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Fagagna

Fagagna

Il borgo di Fagagna deve il suo nome ai boschi di faggio che un tempo inverdivano le colline dell’udinese. Il centro storico è costituito da sette antiche borgate riunite intorno al Castello, donato da Ottone II di Sassonia alla Chiesa di Aquileia attorno al Mille, che costituiva un avamposto della linea fortificata comprendente anche il castello di Villalta. Quest’ultimo, risalente al 1216, si erge ancora in mezzo alla campagna con la sua torre e le mura merlate.

Dal Palazzo Municipale si sale al colle del castello seguendo una vecchia strada selciata, in cima è possibile ammirare il Palazzo della Comunità e la duecentesca Pieve di Santa Maria Assunta, nonché la chiesetta di S. Leonardo con affreschi trecenteschi. Dalla Pieve, passeggiando lungo la panoramica via dei Tigli si incontrano una casa-forte del XIV secolo e il Museo della vita contadina in Cjase Cocèl. Inoltre, prendendo la strada Daûr Glesie (dietro la chiesa), attraverso il sentiero nel bosco, è possibile visitare il fortino militare della prima guerra mondiale e, da qui, seguendo la strada campestre Riva di Cjastenêt, si arriva al Borgo Riolo, sorto alla fine Cinquecento.

Tra i palazzi signorili del borgo spiccano il settecentesco Palazzo Nigris, i palazzi Asquini, seicentesca residenza della famiglia comitale e Palazzo Pecile del XVIII secolo.

La chiesa di Santa Maria Assunta custodisce il prezioso organo Comelli del 1788 con una splendida tastiera intarsiata in ebano e avorio, mentre in San Giacomo si trova quello realizzato da Beniamino Zanin (1903).

Noto e rinomato è il formaggio che si produce a Fagagna, la cui latteria sociale è stata nel 1885 tra le prime cooperative del Friuli Venezia Giulia.

 

Informazioni


Informazioni:

Comune di Fagagna – www.comune.fagagna.ud.it – piazza Unità d’Italia, 3 – 33034 Fagagna (UD), tel. +39 0432 812111 – fax +39 0432 810065

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