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Parco Urbano Villa Giulia

Il parco si estende su un’area collinare a est di Trieste dove si trovano alcuni rifugi militari scavati nella roccia nonchè un eccellente punto panoramico sul golfo. Estendendosi su due versanti con diversa esposizione, lungo i due pendii si è sviluppata una macchia diversa: una di conifere e l’altra di latifoglie.

Fu inaugurato nell’aprile del 1934, a più di vent’anni dalle prime acquisizioni dei terreni di proprietà delle famiglie Rumer, Geiringer e Krausenek. Lasciato lungamente in abbandono, il parco è stato riaperto al pubblico nel 1984, dopo che l’area è stata riqualificata. Vi si può osservare la caratteristica vegetazione carsica: roverella, carpino nero, orniello e sommaco, che in autunno si tinge di rosso; ricca anche la fauna selvatica: capriolo, tasso, volpe e cinghiale e anche diverse specie di uccelli quali il picchio, la cinciallegra, la gazza e la ghiandaia. Sono stati, inoltre, creati due stagni artificiali, il maggiore dei quali – il “laghetto delle rane”, presso una cava dismessa – è attualmente curato dal Museo di storia naturale.

Negli ultimi anni sono state organizzate diverse iniziative a tema naturalistico-ricreativo per valorizzare questo luogo e goderne l’atmosfera e sono sorti anche dei comitati cittadini per la salvaguardia del verde minacciato dall’incombente espansione edilizia.

Si può raggiungere il parco con il caratteristico tram di Opicina.

 

Informazioni


Indirizzo: Strada nuova per Opicina, Trieste

Superficie totale: 23,50 ha

Impianto planimetrico: a bosco, irregolare

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Trieste

Peculiarità scenografiche e compositive: arena, laghetto

Specie botaniche di rilievo: acero campestre, acero trilobo, carpino nero, cipresso, ginestra, orniello, robinia, rovere, roverella

Servizi: campo da calcio

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ALTRO IN ZONA
Rocca_Monte_Quarin_Cormons

Rocca di Monte Quarin

Il castello di Cormons è una fortificazione longobarda risalente al VII secolo, forse edificata sui resti di una rocca ancora più antica, per contrastare l’invasione dagli Avari nel 610.

Fu successivamente la residenza dei Patriarchi di Aquileia e attorno al X secolo, accanto all’originario castello, ne sorse un altro e, ai piedi del monte, si ampliò la villa. Dopo un’aspra contesa, nel 1286 passò sotto il controllo della Contea di Gorizia, quindi, con la morte dell’ultimo dei conti goriziani, divenne possedimento di Massimiliano I d’Asburgo.

Nel 1511 fu preso e distrutto dai veneziani. Ricostruito, fu tuttavia in seguito abbandonando.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Patriarchi 66, Cormons (Gorizia)

Stato di conservazione: ruderi antico castello

Visitabile: solo esterno

 

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

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Costa Azzurra Grado

La Costa Azzurra, chiamata dagli abitanti di Grado spiaggia vecchia, è la spiaggia più occidentale dell’Isola e dà il nome a tutto il quartiere adiacente. Si trova alla fine della Diga, fra la città vecchia e il faro. A differenza della spiaggia principale di Grado, qui il fondale scende più rapidamente, permettendo di nuotare senza allontanarsi troppo dalla riva.

L’accesso a questa spiaggia è libero, ma ci sono diversi stabilimenti dove si possono noleggiare sdraio, lettini, ombrelloni e pedalò. Gli stessi chioschi degli stabilimenti offrono, oltre al servizio bar, programmi d’intrattenimento e animazione dedicati ai giovani.

Ideale per le famiglie con bambini, l’arenile offre parchi giochi anche all’ombra, sotto gli alberi delle zone verdi, campi di beach volley e di calcetto. C’è anche un grande scivolo acquatico denominato Acquasplash.

Alle spalle della spiaggia, sulla passeggiata, ci sono dei ristorantini che sono aperti anche alla sera.

La zona è servita da parcheggi a pagamento sulle vie adiacenti alla spiaggia.

 

Informazioni


Stabilimento Costa Azzurra

Tel. – fax. + 39 0431 81950

Cell. + 39 349 5780649

 

Stabilimento Key West

Cell. + 39 339 5332331 (Claudio)

Cell. + 39 339 319337 (Filippo)

 

Stabilimento Piper

Cell. + 39 333 3668496

e-mail: elemar81@yahoo.it

 

Stabilimento Tivoli

Tel. + 39 0431 80353

e-mail: marcolauto@yahoo.it

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Sacrario militare di Redipuglia

Il più grande Sacrario militare italiano sorge sulle pendici occidentali del Monte Sei Busi, cima contesa con gravi perdite umane nella prima fase della grande guerra. Sulla monumentale scalea sono allineate le tombe dei centomila caduti e il sepolcro del Duca d’Aosta, comandante della Terza Armata. Sulla sommità del colle un frammento di colonna romana, proveniente dagli scavi di Aquileia, è posto a memoria dei Caduti di tutte le guerre “senza distinzione di tempi e di fortune”.

Il progetto del 1938 si deve all’architetto Giovanni Greppi, mentre allo scultore Giannino Castiglioni spettano la Deposizione e le formelle della Via Crucis poste nella cappella votiva; sopra a quest’ultima si trovano le tre massicce croci in bronzo.

Questo mausoleo venne realizzato di fronte al Colle Sant’Elia che fu già cimitero di guerra. Tutta l’area su cui insistono ancora gallerie, trincee, crateri, munizioni inesplose e nidi di mitragliatrici, è stata convertita a parco della Rimembranza.

Ogni 4 novembre sul Sacrario si commemorano tutti i Caduti della prima guerra mondiale.

 
 
 

Informazioni


Indirizzo: via III Armata, Fogliano Redipuglia

Servizi: bar, fototeca; accessibile ai disabili

Informazioni: presso l’Ufficio di informazione e accoglienza turistica di Fogliano Redipuglia, via III Armata 54 – tel.: +39 0481 489139; www.prolocofoglianoredipuglia.it; e-mail: plfogliano@tiscali.it

Orari di apertura: sempre visitabile

Tel.: +39 0481 489024

Fax: +39 0481 488120

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Castello_Valvasone

Castello di Valvasone

Il sito, che reca tracce di fortificazioni di età tardo-antica, fu conteso da numerose casate feudali, finchè alla fine del Duecento divenne possesso stabile dei signori di Cucagna.

Il complesso, che ha perso gran parte degli apparati difensivi medievali, fu notevolmente trasformato nel Cinquecento con la realizzazione di una serie di edifici rinascimentali raccolti attorno al cortile.

Superato il profondo fossato, si accede al cortile attraverso l’unica porta che sostituisce l’antico ponte levatoio. Nel cortile interno è visibile la base del quattrocentesco mastio – in origine alto 18 metri, che fu demolito nel 1884 perché pericolante – e il porticato ad archi ribassati edificato alla fine del Settecento.

All’interno, in un salone decorato da un fregio pittorico del tardo Cinquecento, all’inizio dell’Ottocento è stato costruito un teatrino. Altra particolarità è rappresentata dalla “cavana” che si apre sotto gli edifici, ossia un vano a fior d’acqua utilizzato per l’approdo delle imbarcazioni; infatti, probabilmente Valvasone era anticamente circondata da due rami del Tagliamento.

Il castello ospitò Gregorio XII, Pio VI e Napoleone.

Nell’attuale piazza castello c’è ancora la torre delle ore ed edifici con stemmi dipinti sulla facciata. Il borgo comprende i portici medievali e il duomo con all’interno le portelle dell’organo dipinte da Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone e da Pomponio Amalteo, una pala di Giulio Quaglio e il paliotto marmoreo del Cabianca.

 

 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Castello, Valvasone

Eventi: in settembre Rievocazione storica medievale

Visite: in occasione di eventi o su prenotazione contattando la Pro Loco di Valvasone – Tel.: 0434 898898; E-mail:info.valvasone@gmail.com

Informazioni: www.provalvasone.it; www.consorziocastelli.it

Segreteria del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia, tel.: 0432 288588; fax: 0432 229790; E-mail: info@consorziocastelli.it

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Il borgo di Illegio

Illegio è un borgo montano incastonato tra i monti della Carnia, sulle pendici occidentali del monte Strabût, non lontano da Tolmezzo, immerso tra boschi e pascoli. Il paesaggio della conca a Ovest è interrotto dalla scarpata scavata nei calcari dolomitici dal rio Frondizzon. Questo antico borgo (che è forse identificabile con l’inespugnabile e mitica fortezza di Ibligo ricordata da Paolo Diacono a proposito dell’ultima resistenza dei Longobardi) è noto anche come il Paese degli Archi per le numerose case con porte e portali voltati.

La pieve di San Floriano, risalente al IX secolo, conserva sculture lignee del tardo Quattrocento e del primo Seicento, un altare in pietra dipinta di Carlo da Carona (1511) e un ciclo di affreschi di Giulio Urbanis (1604).

Nel paese la chiesa della Conversione di San Paolo fu realizzata nel primo Settecento dall’architetto tolmezzino Domenico Schiavi e dalla sua operosa famiglia di capomastri e operai.

Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce il sito paleocristiano di San Paolo, la più antica chiesa rurale d’Italia (fine IV secolo), una fortificazione longobarda, i resti della piccola chiesa di età carolingia dei Signori de Legio e i resti delle dimore medioevali dei castellani.

Il percorso dei mulini conduce al seicentesco Mulin dal Flec, ancora in funzione; da vedere anche il forno seicentesco e la latteria del paese, unica del genere rimasta attiva in Carnia.

I sentieri che partono da Illegio permettono di raggiungere la vetta del monte Amariana, percorrendo un sentiero regolarmente segnalato, oppure la Pieve di San Floriano che si trova su un alto sperone di roccia raggiungibile con un breve sentiero panoramico.

Da Illegio si può arrivare alle località in quota di Pra di Lunge, Palasecca e al rifugio Monte Sernio. A Illegio sgorga la sorgente “Tòuf ” che fuoriesce dalle rocce di tufo.

Gli illegiani cantano ancora oggi, durante i riti liturgici, i Vespri solenni in canto “patriarchino” nel pomeriggio della domenica del Corpus Domini, ma anche nelle principali solennità dell’anno. La prima domenica di ottobre il Vespro viene cantato alla Pieve di San Floriano.

 

Informazioni


Dove: Tolmezzo, provincia di Udine

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Museo Civico di arte orientale

Il settecentesco Palazzo Leo nella Città Vecchia di Trieste ospita le collezioni d’arte orientale, un’eterogenea raccolta di memorie di viaggio, stampe e manufatti di produzione asiatica.

Il percorso indaga i rapporti intercorsi tra Trieste e l’Oriente, soprattutto nel XIX secolo quando, per vocazione marittima e commerciale, le navi del Lloyd si avventuravano a Levante, verso l’India, la Cina e il Giappone.

Al piano terra è esposto il nucleo di sculture del Gandhara, (I-IV secolo d. C.), giunte a Trieste nel 1954 con la spedizione italiana che conquistò la vetta del K2. Salendo lo scalone si possono ammirare otto aquiloni giapponesi del XIX secolo dipinti ad acquerello su carta.

Il primo piano, dedicato alla Cina, propone una serie di abiti e tessuti di seta ricamata del tardo periodo Qing (1644-1911) e manufatti in avorio, madreperla e smalto su riti e tradizioni della Cina imperiale e alle sue tre correnti di pensiero: Confucianesimo, Taoismo e Buddhismo. Ampio spazio è riservato all’arte della porcellana cinese, con pezzi che vanno dal periodo Song (960-1279 d. C.) all’epoca tardo imperiale della dinastia Manciù (Qing).

La sezione del Giappone occupa gli ultimi due piani, con raccolte di porcellane, smalti, oggetti della tradizione del teatro popolare kabuki, stampe, maschere e strumenti musicali. La collezione vanta anche una serie di stampe Ukiyo-e, dipinti, lacche, specchi e sculture dell’età Edo o Tokugawa (1603-1868).

L’ultimo piano espone armi e armature giapponesi dal XV al XIX secolo e alcune stampe di carattere epico che evocano la disciplina morale dei guerrieri samurai. L’ultima stanza è dedicata a religioni e riti sia di tradizione giapponese, lo Shintoismo, che di influsso straniero, il Buddhismo.

 

Informazioni


Indirizzo: Via San Sebastiano 1, Trieste

Servizi: visite guidate, bookshop; accessibile ai disabili

Informazioni: www.museoarteorientaletrieste.it – www.triestecultura.it

Orario di apertura: da martedì a sabato 13.30-17.30; domenica 10.00-17.00; chiuso il lunedì

Visite: prenotazioni presso il Servizio Didattico – Tel.: 040 6754480; Fax: 040 6754727; E-mail: serviziodidattico@comune.trieste.it; www.serviziodidattico.it

Ingresso: intero 4,00 €; ridotto 3,00 €; gratuito per minori di 5 anni

Tel.: 040 3220736

E-mail: museoarteorientale@comune.trieste.it

 

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