Magazzino_Venti_Progetto_Bora_Museum

Magazzino dei Venti. Progetto Bora Museum

Il Magazzino dei Venti, che vuole essere un laboratorio per la gestazione del Museo della Bora e del Vento di Trieste, ospita piccole esposizioni temporanee e un centro di documentazione sulle curiosità eoliche, sui venti vicini e lontani raccolti dal progetto Centoventi. Qui confluiscono l’Archivio del Museo della Bora, l’Archivio della famiglia Polli e l’Archivio dei Venti del Mondo che comprende una divertente collezione di venti.

Nell’area scientifica sono introdotti i venti e le loro caratteristiche, la sezione delle curiosità raccoglie gli articoli del “Piccolo” sulle raffiche di Bora più memorabili, i testi delle canzoni tipiche, gli oggetti realizzati per resistere alla veemenza del vento. Un settore è dedicato alla letteratura che è stata ispirata dalla Bora, come Il mio Carso di Scipio Slataper.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Servizi: visite guidate, archivio documentale

Indirizzo: Via Belpoggio 9, Trieste

Tel.: 040 307478

Informazioni: www.museobora.org

E-mail: museobora@iol.it

Orari di apertura: visite su prenotazione

Ingresso: gratuito

Come arrivare: a piedi dal Molo Audace percorrendo le Rive tenendo il mare alla propria destra per 900 m circa. Svoltare a sinistra in via Belpoggio e percorrerla per 150 m; in autobus dalla stazione FFSS con la linea 8 direzione Valmaura; da piazza Goldoni linea 9 direzione Largo Irneri

 

×

 

ALTRO IN ZONA
Fontana_Nettuno_Gorizia

Fontana del Nettuno

L’opera, voluta dall’imperatrice Maria Teresa, fu disegnata dall’architetto Nicolò Pacassi e scolpita dal padovano Marco Chiereghin nel 1756, per la piazza del Traunich (oggi Piazza Vittoria) su cui si affacciano la chiesa di Sant’Ignazio e il palazzo della Prefettura. La pietra fu donata dal giudice e rettore Francesco Gironcoli, che fu creato Nobile del Sacro Romano Impero con il predicato de Steinbrunn. I tre Tritoni raffigurano i tre fiumi che lambiscono il territorio di Gorizia: l’Isonzo, il Corno e il Vipacco.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza della Vittoria, Gorizia

×

 

ALTRO IN ZONA
Parco_Sigmund_Graf_Attems_Gorizia

Parco Sigmund-Graf Attems

La villa di campagna di Sigismondo d’Attems fu costruita, probabilmente su progetto di Nicolò Pacassi, tra 1745 e 1748, in una zona suburbana. L’antico giardino si inseriva tra la villa e il limite della Strada regia, ora Via IV Novembre.

Nel 1750 fu creato il viale rettilineo che conduceva fino al fiume Isonzo e nel 1756 la cosiddetta ‘grotta’ dietro la villa, ovvero un ninfeo lungo il pendio del monte Calvario.

Durante la prima guerra mondiale la villa subì danni ingenti e, rimasta in stato di abbandono, dovette essere demolita nei primi anni Venti.

Solo una piccola porzione del giardino venne mantenuta e intitolata a Sigmund von Attems. Qui si conservano una serie di memorie storiche lapidee della famiglia proprietaria, come il portale barocco che funge da ingresso.

Il parco, comunemente chiamato ‘Parco dei Principi’, è stato ristrutturato nel 2000 con la creazione di vialetti, panchine, una fontana e delle aree ricreative; cinque anni dopo, per iniziativa degli Amici dei musei, è stato restaurato il ninfeo.

Di fronte al parco si trovano i cosiddetti “Muro delle cinque lingue” e il “Muro del tempo” con opere d’arte realizzate a murales da artisti come Luciano De Gironcoli, Giancarlo e Ignazio Doliak, Valentin Oman, Franco Dugo.

 

Informazioni


Indirizzo: Via IV Novembre, Piedimonte (Gorizia)

Superficie totale: 1,15 ha

Impianto planimetrico: misto a schema geometricosimmetrico, di forma regolare

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Gorizia

Peculiarità scenografiche e compositive: fontana, monumento, pilastrini con lapide, portale monumentale

Specie botaniche di rilievo: acero, bagolaro, carpino, Crocus speciosus, tasso

Servizi: fontanelle, aree gioco

×

 

ALTRO IN ZONA
Parco_Villa_De_Brandis_s_Giovanni_Natisone

Parco Villa De Brandis

La realizzazione della villa risale agli inizi del Settecento per volere dei de Brandis, famiglia di antichissima origine nobiliare che si estinse nel 1984 con la contessa Caterina che lasciò in eredità la villa al Comune di San Giovanni al Natisone.

I de Brandis, stabilitisi a Cividale nel XIV secolo, nel 1718, avviarono la costruzione della residenza di villeggiatura, avendo già trasferito il palazzo di rappresentanza a Udine.

Tra il 1886 e il 1895 la villa fu riformata secondo il gusto eclettico e si procedette alla realizzazione del parco paesaggistico, voluto da Nicolò de Brandis, su progetto di Giuseppe Rho. Venne ideato un percorso ad anello in cui andavano ad inserirsi un laghetto e due rilievi artificiali.

Nel 1984 la Villa de Brandis passò in proprietà al Comune di San Giovanni che, a partire dal 2003, diede inizio ai lavori di restauro del parco, realizzati su progetto dell’architetto Roberto Del Mondo.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Roma 117, San Giovanni al Natisone

Superficie totale: 2,00 ha

Impianto planimetrico: all’inglese con schema asimmetrico

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di San Giovanni al Natisone

Peculiarità scenografiche e compositive: fontana, lago artificiale, scalea

Specie botaniche di rilievo: carpino, cefalotasso, faggio rosso, farnia, thuja gigante

Orari di apertura: sempre aperto

Ingresso: gratuito

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Muggia

Spiaggia di Muggia

Muggia, piccola località balneare in provincia di Trieste al confine con la Slovenia, ha sette chilometri di litorale che si estendono in un golfo profondo a costa bassa, in cui si alternano tratti con scogli, coperti di ginestre e oleandri, a tratti con baie sabbiose. In alcune zone sono state costruite delle piattaforme in riva al mare cristallino. Diversi stabilimenti balneari e locali pubblici offrono tutti i servizi balneari, compreso il noleggio di attrezzature per praticare sport acquatici.

A Muggia si trova uno dei principali porti turistici dell’alto Adriatico, San Rocco, che può ospitare fino a 525 barche.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Palazzo_Municipio_Trieste

Palazzo del Municipio

Il Palazzo municipale fu edificato nel 1875, anno in cui tutta la piazza fu ristrutturata. Giuseppe Bruni vi immaginò una torre dell’orologio che sovrasta il palazzo, a ricordo dell’antica torre civica del porto, su cui due automi bronzei, chiamati dai triestini Micheze e Jacheze, scandiscono le ore. La torre è affiancata da due ali in cui le luci e i ricchi apparati decorativi creano un intenso gioco di chiaroscuri. Per il suo curioso aspetto è stato soprannominato dai triestini “Cheba”, per la forma che ricorda quella di una gabbia per uccelli.

Al suo interno, nel Salone del Consiglio, è esposto il grande dipinto di Cesare dall’Acqua raffigurante La prosperità commerciale di Trieste.

 
 
 
  
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

×

 

ALTRO IN ZONA
Castello_Ruttars_Dolegna_Collio

Castello di Ruttars

Le vicende storiche della fortificazione sita nel borgo di Ruttars sono ancora poco note anche perché fu spesso confuso con il vicino castello di Trussio.

Un documento datato 1289 ci informa che il Patriarca di Aquileia Raimondo della Torre, per sostenere i costi della guerra contro i veneti, vendette la villa di Ruttars a Giovanni di Zuccola.

Dell’antico fortilizio in cima al colle resta ancora la torre portaia di forma quadrata, detta Torre di Marquardo di Montelongo – in onore del Patriarca di Aquileia che diede codificazione al diritto locale vigente con le Constitutiones della Patria del Friuli nel 1366 – e il muro di cinta che racchiude il borgo con le case e la chiesa di San Vito e Modesto, il cui campanile era una dismessa torre di vedetta.

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Ruttars (Dolegna del Collio)

 

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA