AlpineCost

Alpine Coaster

Emozioni mozzafiato a bordo di bob su rotaia

L’Alpine Coaster, attrazione aperta estate ed inverno, vi farà rovare emozioni mozzafiato a bordo di bob su rotaia a due posti.
1.000 metri di dossi e paraboliche per sensazioni indimenticabili.

La partenza si torva nel centro di Piancavallo tra il Palaghiaccio e la seggiovia Tremol 1 e il percorso che si snoda a fianco della pista Salomon.
L’Alpine Coaster è adatto a grandi e piccoli e garantisce una discesa a tutta velocità in assoluta sicurezza.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


ORARIO DI APERTURA
Periodo invervale:
sabato e domenica dalle 13.00 alle 16.30

Periodo estivo:
Luglio: sabato e domenica 5-6, 12-13, 19-20, 26-27:
Agosto: apertura continuata da venerdì 1 a domenica 24 agosto e sabato 30 e domenica 31;
Settembre: sabato e domenica 6-7 e 13-14.

Orari:
Feriale: 10.00-13.00/14.00-17.00
Sabato, domenica e settimana di ferragosto: 10.00-13.00/14.00-17.30

Biglietto d’ingresso
Biglietto intero
Corsa singola: € 4,00
3 corse: € 11,00
5 corse: € 18,00

Biglietto ridotto e gruppi
Corsa singola: € 3,00

PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Promotur Piancavallo
Piazzale Tremol
Tel. +39 0434 655258
piancavallo@promotur.org

Ufficio turistico di Piancavallo
Via Collalto, 1
33081 Piancavallo (PN)
Tel. +39 0434 655191
info.piancavallo@turismo.fvg.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Villa_Moretti_Tarcento

Villa Moretti

La villa sorge in posizione dominante sul colle di Coia nei pressi dei ruderi dell’antico maniero di Tarcento. Fu progettata alla fine dell’Ottocento dal torinese Antonio Vandone su commissione di Luigi Moretti. Questa pittoresca abitazione romanza è una commistione di stili che combina il neogotico con torri e merlature ad accenti romanici e rinascimentali.

Venne rivisitata tra il 1919 e il 1922 dagli architetti triestini Ruggero e Arduino Berlam che diedero alla villa uno tocco Liberty. Arduino mise particolare cura nelle rifiniture che fece realizzare da maestranze friulane: legni scolpiti, ornamenti in pietra naturale e artificiale, ferri battuti, stucchi e vetri colorati. Negli anni Cinquanta gli interni furono ammodernati dall’architetto Pietro Zanini con il mobilio realizzato dalla ditta Fantoni di Gemona.

La villa è stata, infine, restaurata dopo il sisma del 1976 e adibita a uso pubblico. Gli scaloni sono in pietra artificiale come pure le cornici delle finestre ad arco e le bifore arcuate. Dalla terrazza belvedere del terzo piano si eleva il corpo della torre che ritma i volumi della villa. Secondo il gusto d’inizio secolo il coronamento aggettante è merlato e sottolineato da una teoria di archetti e decorazioni geometriche in ocra e rosso mattone. Altre geometrie e ornati floreali arricchiscono capitelli, cornici e modiglioni. Il fronte rivolto a meridione si apre all’esterno con un doppio ordine di logge. Villa Moretti è circondata da un grande parco con statue in pietra e cemento, una fontana e giardino all’italiana. L’accesso inferiore è abbellito da un arco in pietra con cancello merlato in ferro battuto.

La villa ospita eventi e mostre d’arte temporanee.

 

Informazioni


Indirizzo: Via del Castello, Tarcento

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Muggia

Borgo Antico di Muggia

Affacciata sull’ultimo lembo d’Istria, con le sue case di arenaria gialla che digradano dalle colline verso il mare, Muggia rivela le sue antiche origini e la secolare dominazione della Serenissima. Nel centro storico di Borgo Lauro le case color pastello si raccolgono attorno al mandracchio, ovvero la darsena anticamente difesa da due torri, che si spinge fin dentro l’abitato di sapore veneziano.

Tra gli edifici storici spiccano la Casa Veneta di Calle Oberdan e la casa “a gheffo” di via Verdi, che si aprono con bifore e logge su viuzze e campielli. La centrale Piazza Marconi è dominata dalla mole dell’antichissimo duomo in stile gotico veneziano con il rosone centrale e dal Municipio.

Tra le strette calli si incontrano la Portizza e tratti delle mura medievali, le tipiche case di via della Torre, la chiesa gotica di San Francesco e il Castello fino ad arrivare al nucleo di Muggia Vecchia, sull’alto del colle, ricca di testimonianze archeologiche tra cui il castelliere di Elleri e la basilica romanica di Santa Maria Assunta, risalente al X secolo.

Oltre al dialetto, un’altra tradizione che l’accomuna a Venezia è il tradizionale Carnevale, fra i più antichi d’Italia, con la sfilata dei carri allegorici, le bande musicali e i variopinti costumi.

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Castello_Spessa_Capriva

Castello Spessa

Il castello di Spessa si erge nel cuore del Collio goriziano fin dal XIII secolo, edificato su fortificazioni ancora più antiche, forse una torre dʼavvistamento romana utilizzata in seguito dai Longobardi (lo stesso toponimo “Spessa”, deriverebbe dal latino “silva spissa”). L’aggregato rurale di Capriva nel 1420 fu assoggettato a Venezia finchè nel 1528 venne posto sotto al dominio degli Asburgo.

Fin dal Cinquecento il maniero fu dimora della nobiltà friulana, dapprima appartenne ai Rassauer de Ratscha, quindi nel 1575 passò in dote alla famiglia Della Torre Valsassina che ne rimase proprietaria per oltre trecento anni. Nel 1773 il conte Luigi Torriani ospitò a Spessa l’avventuriero Giovanni Giacomo Casanova e qualche anno più tardi Lorenzo da Ponte futuro librettista di Mozart e uomo di cultura.

Nel XIX secolo cominciò la decadenza della casata dei Torriani, finchè nel 1880 lʼultimo Torriano di Spessa, Antonio, ed Emilio Formentini vendettero la tenuta al triestino Rodolfo Voekl, il quale affidò allʼarchitetto Ruggero Berlam la riedificazione del palazzo secondo il gusto neogotico con la torre merlata e la bifora centrale.

Nel 1911 la proprietà fu ceduta al barone triestino Demetrio Economo di San Serff, che fece circondare il castello da un magnifico parco. Durante la prima Guerra Mondiale il castello venne utilizzato come sede militare e successivamente sequestrato ai proprietari, di nazionalità austriaca.

Nel 1925 il castello fu acquistato dal Senatore triestino Salvatore Segrè, che con la moglie Anna Sartorio ne favorì il recupero architettonico configurandolo in prestigioso luogo di incontri mondani: furono qui ospiti politici, membri dellʼaristocrazia italiana, del mondo industriale e culturale. Durante la seconda guerra mondiale il castello venne occupato e utilizzato come rifugio il bunker risalente agli anni ʼ30, che dalle cantine medievali scende in profondità riaffiorando a metà collina.

Nel dopoguerra il castello fu ereditato da Michele Stavro Santarosa, di origini greche e figlio adottivo della coppia. Il primogenito Giorgio trasformò la tenuta in unʼazienda vinicola con accanto un allevamento di cavalli nel quale creò la razza “Spessa” dalla quale prese vita una scuderia che ottenne importanti successi.

Nel 1981 la tenuta è stata acquistata dallʼimprenditore friulano Loretto Pali che ne ha fatto una rinomata azienda vinicola.

 

Informazioni


Indirizzo: Località Spessa 1, Capriva del Friuli

Servizi: albergo, ristorante, enoteca, campo da golf; cantina medievale con barricaia; museo; percorsi naturalistici

Visite: su prenotazione; aderisce a Castelli Aperti

Tel.: 0481 808124

Cell.: 348 2561011

E-mail: info@castellodispessa.it

Informazioni: www.castellodispessa.it;

Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia – www.consorziocastelli.it; tel.: 0432 288588; e-mail:visite@consorziocastelli.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

Bob-su-Rotaia-Tarvisio

Bob su Rotaia Tarvisio

Il bob su rotaia offre un percorso di 880 metri di lunghezza, con 665 di discesa, 215 di risalita e un dislivello di 73 metri. Il tracciato prevede una serie di curve con diverse pendenze e raggi, un loop (anello chiuso con curva a 360°) e una serie di woops e dossi per rendere adrenalinici anche i tratti rettilinei.
E’ un impianto finalizzato al tempo libero di tipo ludico-sportivo, dunque i progettisti l’hanno concepito con il circuito di discesa che ha in ogni punto non meno dell’11% di inclinazione, il che permette la corsa per forza di gravità dei veicoli. La velocità può comunque essere regolata dal guidatore stesso, dosando a propria scelta l’azione del freno con le apposite leve laterali.

La pista sopraelevata è formata da tre coppie di rotaie in acciaio inossidabile saldato e da apposite piastre trasversali di supporto che garantiscono inoltre che i binari si mantengano paralleli. Nei tratti in cui la pendenza supera il 15%. per evitare lo slittamento, le rotaie sono trattate con un rivestimento ad alta rugosità . Ovviamente l’impianto è dotato di specifici sistemi di sicurezza e quindi le ripide curve ed i dossi che incrementano l’effetto emozionale degli utenti, possono essere affrontati con tranquillità.

 

Informazioni


Orari di apertura:

dalle ore 10.00 alle 16.00
Prezzi:
1 corsa: 4,00€
3 corse: 11,00€
5 corse: 18,00€
Per ulteriori informazioni:
Promotur Tarvisio
tel. +39 0428 653915

tarvisio@promotur.org

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Tranvia di Opicina

La tranvia di Opicina – tram de Opcina in dialetto triestino – è una linea interurbana panoramica unica in Europa poiché si inerpica lungo un tratto in forte salita. Dal centro di Trieste, infatti, il tram raggiunge la frazione di Villa Opicina sull’altopiano del Carso, superando l’erto colle di Scorcola, con una pendenza pari al 26 %, grazie ad una tratta a trazione funicolare. La linea, progettata dall’ingegner Geiringer è in funzione dal 9 settembre 1902.

Al tram è dedicata una celebre canzone popolare, El tram de Opcina, che racconta con allegria uno spettacolare incidente occorso il 10 ottobre 1902, quando una motrice deragliò dai binari per poi arrestarsi contro una casa posta lungo la linea.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Capolinea: Piazza Guglielmo Oberdan, Trieste – Villa Opicina (linea 2)

Informazioni: www.tramdeopcina.it

Orari: partenza ogni 20 minuti dalle 7.00-20.00; percorrenza km 5

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ALTRO IN ZONA
Castello_Strassoldo_Sotto

Castello di Strassoldo di Sotto

Fu costruito intorno al Mille, assieme al castello di Sopra, a difesa della strada che da Aquileia conduceva in Carinzia. Il castello Inferiore si sviluppò intorno a una massiccia torre, cui venne addossata la “Domus Magna”, difesa dalla cinta merlata munita di un portale cuspidato – “Pusterla” – della fine del Cinquecento. Nel Duecento, ad ovest del fiume Imburino, sorse il borgo nuovo, difeso a sua volta da un giro di mura in cui si aprivano due Torri portaie, delle quali sopravvive ancora la “Porta Cisis”.

Il castello fu più volte distrutto: nel 1381 dalle milizie del Patriarca Filippo d’Alençon e nel 1509 e nel 1513 dalle armate dell’Imperatore Massimiliano. Nella prima metà del Settecento fu oggetto di un importante ciclo di restauri.

La famiglia, di origine germanica, in Friuli ebbe residenza nel castello di Lavariano – antica “fara” longobarda – il cui territorio scendeva fino all’Ausa.

Furono investiti dall’imperatore come feudali liberi prima del 1077. Sedettero sia nel Parlamento della Patria del Friuli che nella Dieta degli Stati Provinciali di Gorizia ed ebbero giurisdizioni e possedimenti in Friuli, Carinzia e Carniola. Gli Strassoldo – articolati nei rami Strassoldo Graffemberg, Soffumbergo, Villanova e Chiasottis – nel 1641 ricevettero il titolo di conti del Sacro Romano Impero.

Nel settecentesco parco si possono ammirare essenze rare ed antiche, due bellissime peschiere e numerose statue. Pregevole anche la vicina Chiesetta di Santa Maria in Vineis con un ciclo affrescato del Trecento.

 

Informazioni


Indirizzo: Via dei Castelli 21, Località Strassoldo, Cervignano del Friuli

Servizi: visite guidate; bed & breakfast

Informazioni: www.castellodistrassoldo.it; www.consorziocastelli.it

Contatti: Elisabetta Strassoldo-Graffenberg – Tel.: 0431 93095; E-mail: info@castellodistrassoldo.it

Visite: i biglietti per le visite guidate si acquistano alla Pro Loco in via dei Castelli, 3, Strassoldo

Ingresso: Interi € 8,00 (1 castello) – € 14,00 (2 castelli); gratuito fino a 5 anni; dai 6 ai 12 anni: € 4,00 (1 castello) – € 6,00 (2 castelli)

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