Castello_Ragogna

Castello di Ragogna

Il promontorio roccioso sul quale sorgono il complesso fortificato e l’antica pieve di San Pietro – nonchè sede dell’antico insediamento castrense di Reunia – controllava il guado del fiume Tagliamento. Esistente già nel VI secolo, il maniero era soggetto nel XII secolo alla giurisdizione dei duchi di Carinzia della Casa di Eppenstein, passando nel 1218 ai Signori di Ragogna, infeudati dal Patriarca d’Aquileia.

Oggetto di ripetuti assedi durante le lotte tra Patriarcato e duchi d’Austria, passò nel XV secolo ai Porcia. In seguito il castello decadde e, abbandonato alla fine del Settecento, venne regalato al Comune.

Attualmente si possono ammirare le cinte murarie merlate con il portale Nord, alcune torri, il cortile interno con il pozzo e la domus residenziale. Presso l’antica pieve di San Pietro sono visibili gli scavi archeologici effettuati.

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Frazione di San Pietro, Ragogna

Orari di apertura: da aprile ad ottobre il sabato 14.30-17.30 e domenica 10.00-12.30; 14.30-17.30

Stato di conservazione: ristrutturato

Informazioni: Comune di Ragogna – Tel.: 0432 955226; g.toniutti@comuneragogna.it; Associazione Pro Ragogna – Tel.: 0432940310; E-mail: info@prolocoragogna.it; oppure Segreteria del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli venezia giulia – Tel.: 0432 288588; Fax: 0432 229790; E-mail: info@consorziocastelli.it; www.consorziocastelli.it

Ingresso: libero

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Museo_Grande_Guerra_Ragogna

Museo della Grande Guerra

Il Museo è ospitato nella sede del Centro culturale del Gruppo Storico Friuli Collinare, impegnato nella divulgazione e valorizzazione degli eventi del primo conflitto mondiale nel territorio, nonchè nel lavoro di catalogazione e tutela dei graffiti, delle fortificazioni e dei campi di battaglia della Grande Guerra.

Il percorso museale si avvale di fonti archivistiche, fotografiche e memorialistiche, per ricostruire le vicende belliche nel settore del Medio Tagliamento, a partire dal sistema di fortificazioni dell’anteguerra nella regione –i Forti del Friuli e la Testa di ponte di Ragogna – e le battaglie più significative: la ritirata di Caporetto, la battaglia del Tagliamento, la battaglia del Monte di Ragogna e lo Sfondamento di Cornino. Sono accuratamente ricostruite le fasi cruciali dei combattimenti di San Daniele-Ragogna e Cornino-Forgaria e la situazione dell’ex fronte tra il Monte Peralba e il Mar Adriatico. Inoltre, sono proposti materiali inediti, una selezione fotografica di graffiti di guerra rilevati sul territorio regionale, carinziano e sloveno; riproduzioni di telegrammi e carteggi, sia italiani che austroungarici, una raccolta di fonogrammi, tra cui l’ordine di resistenza a oltranza ricevuti dal Comando della Brigata Bologna alla fine dell’ottobre 1917; nonchè una collezione d’oggettistica d’epoca, raccolta sugli ex campi di battaglia o donata dai discendenti dei militari combattenti.

L’ultima sezione, è dedicata ai temi del Risorgimento, delle guerre coloniali, della seconda guerra mondiale e della Guerra Civile del 1943-1945.

Il museo ospita, inoltre, mostre temporanee, eventi e convegni a tema curati dal Gruppo Storico Friuli Collinare.

Il territorio circostante è ricco di testimonianze della guerra, visibili lungo i sentieri segnalati e integrati da pannelli illustrativi. Cinque sono i sentieri storici, per un totale di una ventina di chilometri, che consentono di accedere agevolmente a fortificazioni, monumenti, ossari, trincee e ai campi di battaglia sul monte di Ragogna, sulle rive del Tagliamento, presso la stretta e i colli di Pinzano al Tagliamento, sul colle di San Daniele del Friuli, lungo le vie dell’invasione tra il ponte di Cornino, l’isolotto del Clapàt e le alture di Forgaria.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Roma 23, Ragogna

Servizi: visite guidate, bookshop, biblioteca, fototeca; accessibile ai disabili

Informazioni: www.grandeguerra-ragogna.it

Orari di apertura: martedì, giovedì e sabato 15.30-18:00; aperture straordinarie domenicali e nelle festività nazionali; visite guidate per gruppi e scolaresche su prenotazione anche in altri giorni e orari

Ingresso: gratuito

Visite: per gruppi e scolaresche visite guidate al Museo della Grande Guerra, ai sentieri del Museo all’aperto nel Friuli Collinare e ai Luoghi della Grande Guerra lungo l’ex fronte giulio-carnico

Tel: 0432 954078 – 348 0134637

E-mail: info@grandeguerra-ragogna.it – marco_pascoli@alice.it

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Mostra_Permanente_Foreste_Uomo_Economia_FVG

Mostra Permanente Foreste

Mostra Permanente Foreste, Uomo, Economia del Friuli Venezia Giulia

 

L’esposizione – un percorso didattico dedicato al complesso ecosistema forestale – è allestita nella sede del Museo della Terra di Venzone (Palazzo Orgnani Martina). Con plastici, modelli e diorami illustra la storia delle foreste e la fauna che le abita (gli insetti, i nidi, i segni e le tracce degli animali, la fauna del terreno), analizzandone gli aspetti storico-culturali, naturalistici, di produzione, di sviluppo e di tutela.

Nelle sale espositive trovano spazio le tematiche dell’evoluzione del paesaggio forestale della regione dal periodo delle glaciazioni ad oggi; la toponomastica forestale e i mestieri ormai scomparsi; le caratteristiche climatiche e geolitologiche del territorio nonché le principali tipologie forestali del Friuli Venezia Giulia: la boscaglia submontana, la faggeta, i boschi misti di conifere e la boscaglia subalpina, con realistici diorami e rappresentazioni di frutti, semi e legni di conifere e di latifoglie; ci sono anche una rassegna micologica di oltre trecento tipi di funghi e una sezione dedicata al bosco nella tradizione mitologica e fantastica.

 

Informazioni

Servizi: visite guidate, bookshop, accessibile ai disabili

Indirizzo: Palazzo Orgnani Martina, Via Mistruzzi 4, Venzone

Informazioni: www.parcoprealpigiulie.it; E-mail: info@parcoprealpigiulie.it; www.provincia.udine.it/musei e presso l’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica di Venzone, Via Glizoio di Mels 5/4 – Tel./Fax: 0432 985034; www.venzone.org; E-mail: info@venzone.org o Comune di Venzone,

Piazza Municipio 1 – Tel.: 0432 985266-67; Fax: 0432/985404; E-mail: comune.venzone@comunedivenzone.it

Orario di apertura: sabato 14.00-18.00 e, da maggio a ottobre, domenica 14.00-18.00; altri giorni e orari su prenotazione – Tel. 0432 985865

Ingresso: gratuito

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Parco Antonini Cernazai

Il nucleo originario di Palazzo Antonini Cernazai, sede storica dell’Università degli Studi di Udine, parrebbe risalire alla fine del Cinquecento. L’annesso parco si compone da un’area prativa centrale circondata da macchie boschive lungo le zone perimetrali.

I Cernazai, che acquisirono la proprietà dagli Antonini nel 1824, la cedettero ai Padri Stimmatini nel 1899, che vi istituirono il Collegio arcivescovile Gaspare Bertoni.

Al 1975 risale la risistemazione del parco e degli edifici ideata dagli architetti Franz Bogart e Gianni Avon, in vista della conversione del complesso a sede universitaria.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Antonini 8, Udine

Superficie totale: 1,00 ha

Impianto planimetrico: informale all’inglese con schema asimmetrico

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Consorzio universitario del Friuli

Peculiarità scenografiche e compositive: boschetto perimetrale, peschiera, prato alberato

Specie botaniche di rilievo: carpino, cedro della California, farnia, farnia piramidale, leccio, robinia, sophora pendula

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Museo_Etnografico_Friuli_Udine

Museo etnografico del Friuli

Nuovo Museo delle arti e delle tradizioni popolari

A Palazzo Giacomelli sono esposte le molteplici testimonianze materiali dell’identità culturale friulana. Attraverso gli oggetti d’uso – l’abbigliamento, le maschere, il gioco, la musica e lo spettacolo – sono, infatti, tramandate le memorie della devozione, dei riti popolari e della tradizione del “fogolâr” domestico.

I fondi di Gaetano Perusini, Lea D’Orlandi e di Luigi e Andreina Ciceri costituiscono i nuclei portanti delle collezioni etnografiche e antropologiche che sono costituite da manufatti molto diversi, che attengono alla vita rurale, all’artigianato e alla scienza, nonchè al costume e alla moda. Il percorso espositivo mira a recuperare, conservare e valorizzare la memoria del passato che si coagula intorno a questi beni materiali.

Nel museo l’allestimento permanente si alterna a mostre temporanee incentrate sulla storia del territorio, la cultura locale, le tecniche, i saperi manuali e il valore dell’artigianato come forma espressiva individuale e sociale.

 

Informazioni


Indirizzo: Palazzo Giacomelli, Via Grazzano 1, Udine

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, supporti multimediali, corsi di approfondimento

Informazioni: www.udinecultura.it

Orario di apertura: dal 1° ottobre al 28 aprile da martedì a domenica 10.30-17.00; dal 29 aprile al 30 settembre da martedì a domenica 10.30-19.00; chiuso il lunedì

Ingresso: intero € 1,00; gratuito fino a 13 anni e disabili

Visite: prenotazione di visite guidate e laboratori didattici consultando www.udinecultura.it

Tel.: 0432 271920

Fax: 0432 271907

E-mail: museoetnografico@comune.udine.it

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Azienda Agricola Barducci

La storia dell’azienda agricola inizia negli anni Cinquanta, quando il nonno Carlo, nato a Firenze, commerciante ed appassionato di cavalli, acquista dei terreni nel comune di Ronchi dei Legionari per provvedere alle necessità degli animali.

Negli anni Sessanta il figlio Franco, collaborando con il padre, si accorge che alcuni campi nella zona tra Soleschiano e San Pier d’Isonzo acquistati come seminativi hanno una produzione scarsa per la loro natura argilloso-sassosa derivante dagli antichi alvei del fiume Isonzo. Decide quindi di riconvertirli a vigna ed organizza una cantina in cui si producono i primi vini “bianco e rosso” che vengono venduti nella privata conosciuta come “là de Balducci a Solescian”.

Negli anni Ottanta e Novanta viene progressivamente attrezzata e continuamente aggiornata permettendo una produzione vinicola apprezzata e di qualità stabile anche per la cura della viti ed i metodi di vinificazione.

Venendo ai giorni nostri si è avuto un cambio generazionale: nella proprietà a Franco sono subentrati i figli Enzo, Giancarlo e Annarita che pur seguendo altre attività, si occupano dell’amministrazione, mentre la Cantina è affidata a Sergio Delpin coadiuvato da Patrik Lubiana.

Le vigne di proprietà coprono 23 ettari nelle località di Soleschiano e Dobbia nel comune di Ronchi dei Legionari per una produzione di circa mille ettolitri di vino.

Dal 2008 si è imbottigliato per la prima volta una parte della produzione curando un marchio ed una immagine che aspirano a far conoscere meglio un prodotto di tradizione ormai cinquantennale caratterizzato da semplicità nella qualità.

L’Azienda Barducci e le sue vigne si trovano nel Comune di Ronchi dei Legionari all’interno del più vasto territorio conosciuto come Bisiacaria dove, dall’incontro dell’acqua dolce dell’Isonzo con i suoi ciottoli e l’acqua salata dell’Adriatico con la sua sabbia, è nato un duro terreno in cui la vite esalta le sue caratteristiche qualitative.
Già gli antichi Romani la coltivavano, come pure tutti i popoli che si sono succeduti nella storia di questa zona di frontiera.
Ora i Barducci, con la loro cinquantennale capacità di far vino, proseguono questa tradizione.

 

Filosofia

Bere bene, bere genuino, bere vini della tradizione

Mission

Vini prodotti con il cuore al giusto rapporto qualità prezzo

Informazioni


Indirizzo: Piazza San Tommaso 18 Soleschiano 34077 Ronchi dei Legionari [GO]
Numeri Utili: Tel +39 349 5231004
Fax +39 0481 474649
Cell +39 331 9785755

Sito Internet: http://www.vinibarducci.it
Email: info@vinibarducci.it
Facebook: https://www.facebook.com/pages/Azienda-Agricola-Barducci/654247407936324?ref=bookmarks

Indicazioni: a 300 metri dall’uscita A4 Redipuglia – Monfalcone Ovest. Alla rotatoria seguire l’indicazione San Pier d’Isonzo. Arrivo a 200 metri

 

ORARI D’APERTURA
Lun 16:00-18:00
Mar 9:30-12:30 16:00-18:00
Mer 16:00-18:00
Gio 9:30-12:30 16:00-18:00
Ven 9:30-12:30 16:00-18:00
Sab 9:00-12:30 14:30-19:00

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Giardino Basevi (Bosco Pontini)

Il giardino si sviluppa su quote diverse all’interno di un’area urbana sul pendio nord del colle di San Vito, presso via San Giacomo in Monte, ed è attraversato da vari viali raccordati da gradinate.

Antica proprietà dei baroni de Fin, passò prima ai Buhelin e successivamente ai Pontini (da cui il nome popolare “el giardin Puntini”) tra il XVIII e il XIX secolo. In epoca ottocentesca si accedeva al giardino signorile attraverso un «magnifico cancello in ferro dorato» e passando «sotto le volte di un’antica pergola tra due campi» si giungeva «a un viale di pioppi fino alla casa». All’interno del palazzo, un ampio salone al pian terreno era adibito a serra durante l’inverno, mentre all’esterno si potevano ammirare ampi pergolati e un bosco, fiori profumati, «labirintici viali» e un cippo sepolcrale (da G. Agapito, 1823).

La villa, di proprietà della famiglia Pepeu, nel 1839 passò al cavalier Giuseppe Basevi, deputato triestino al Parlamento di Vienna che, nel 1895 affidò la ristrutturazione all’architetto Eugenio Geiringer che vi applicò stilemi decorativi di ispirazione neomedievale. Infine, nel 1898, il cavaliere la donò al Comune.

All’inizio del Novecento, alla fine di via Besenghi, fu costruita, la Scala Dublino nota anche come Scala Joyce, in memoria del celebre autore dell’Ulisse che abitò nelle vicinanze (al terzo piano di via Bramante 4). Il giardino è immerso in un’atmosfera suggestiva, sebbene vagamente malinconica o di romantica trascuratezza.

 

Informazioni


Indirizzo: Via San Giacomo in Monte

Superficie totale: 0,92 ha

Impianto planimetrico: formale con inserti informali

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Trieste

Peculiarità scenografiche e compositive: belvedere, percorsi, portale, sedili-belvedere incorniciati da topiaria

Specie botaniche di rilievo: bagolaro, bosso, cedro dell’Himalaya, cipresso, cipresso di Monterey, forsizia

Orari di apertura: sempre aperto

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