Museo_Civico_Carrozze_Epoca_Codroipo

Museo Civico delle carrozze d’epoca

La collezione appartenuta ad Antonio Lauda (Foggia 1925-Codroipo 2000) ripercorre la storia del trasporto su strada fino all’avvento dell’auto, esponendo quasi tutte le tipologie di carrozze usate in Europa fra Ottocento e inizio Novecento: dallo Spider di campagna alle vetture di gala e passeggio, dai modelli Omnibus inglesi alla classica diligenza dell’Ottocento, vantando pezzi appartenuti ai Tomasi di Lampedusa e allo zar di Russia Pietro il Grande.

Il museo accoglie nelle sue gallerie 44 carrozze perfettamente funzionanti e restaurate con materiali originali d’epoca.

Il viaggio nella Belle Epoque prosegue con la collezione di giocattoli d’epoca provenienti da tutto il mondo, donata da Gabriella Cardazzo: bambole in porcellana, cartapesta e pezza, pupi siciliani, burattini, giocattoli in latta, cavalli in legno e una vasta sezione di costumi del folclore mondiale.

Al museo appartengono, inoltre, una collezione di paramenti sacri, lascito della famiglia Kechler-Ferrari, e la collezione d’arte contemporanea, dono dello scrittore Elio Bartolini, che conta oltre settanta opere fra dipinti, stampe e sculture dei maggiori artisti friulani, quali Renzo Tubaro, Nane Zavagno, Sergio Altieri, Tonino Cragnolini e Carlo Ciussi.

Durante il periodo esitivo il museo organizza le passeggiate in carrozza da San Martino a Villa Manin, il teatrino di burattini, concerti di musica classica e mostre tematiche.

 

Informazioni


Indirizzo: Via San Pietro 6, San Martino di Codroipo

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, laboratorio teatrale per scuole d’infanzia, fototeca; parzialmente accessibile ai disabili

Informazioni: www.comune.codroipo.ud.it – www.provincia.udine.it/musei

E-mail: museodellecarrozze@comune.codroipo.ud.it

Tel.: 0432 912493

Fax: 0432 913911

Orari di apertura: giovedì e venerdì 14.30-17.30; sabato 9.00-12.30; domenica 10.30-12.30 e 14.30-18.30; gruppi (minimo 15 persone) e scolaresche su prenotazione anche in altri giorni e orari

Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,00; gratis fino ai 18 anni con FVG Card; laboratorio didattico € 5,00 a persona

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Musei_Provinciali_Gorizia_Collezione_archeologica

Collezione archeologica

La raccolta archeologica annovera reperti raccolti durante le campagne di scavo condotte nel Goriziano e nella valle dell’Isonzo fra la seconda metà dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento che documentano gli insediamenti umani sul territorio dall’età preistorica fino all’epoca medievale e rinascimentale.

Trovano spazio nell’esposizione i più antichi manufatti litici, provenienti da San Lorenzo Isontino, Capriva e Mossa appartenenti al tardo Paleolitico e Neolitico, nonchè reperti dell’età del Ferro con testimonianze di abitati e necropoli.

All’età protostorica risalgono, infatti, i castellieri, strutture difensive erette sulle alture del Carso, come quelli di Brestovec, San Polo e Castellazzo di Doberdò. Sono esposti anche una serie di reperti delle necropoli a cremazione di numerose località tra le quali Most na Soči (Slovenia), una delle più antiche necropoli dell’area padano-alpina orientale con oltre seimila tombe; Medea e Monte Calvario (Lucinico).

Si possono ammirare, inoltre, vari manufatti di età romana, attrezzi e utensili in ferro legati alla vita rurale; in vetro, provenienti soprattutto da Aquileia; ceramiche, anfore e lucerne, oltre ai manufatti rinvenuti nella villa rustica di Lucinico.

All’alto medioevo risalgono alcune armi in ferro e la bella crocetta longobarda della fine del VI secolo, in lamina d’oro, decorata con motivi a nastri intrecciati e dettagli zoomorfi. Di età medievale e rinascimentale sono i ritrovamenti provenienti dalla Rocca di Monfalcone, tra cui spiccano le ceramiche in maiolica dipinta.

 

Informazioni


Indirizzo: Casa Tasso, Borgo Castello 13, Gorizia

Servizi: visite guidate, bookshop, laboratori didattici, fototeca, archivio documentale; accessibile ai disabili

Informazioni: www.provincia.gorizia.it

Orari di apertura: 9.00-19.00; chiuso il lunedì

Ingresso: intero € 3,50; ridotto € 2,50; visite guidate € 1,00; scolaresche € 1,00; gratuito per minori di 6 anni, over 65 e con FVG Card

Tel.: 0481 530382 – 533926

Fax: 0481 534878

E-mail: musei@provincia.gorizia.it

×

 
ALTRO IN ZONA

Museo_Arrotino_Resia

Museo dell’arrotino

Il museo raccoglie le testimonianze di un antico mestiere tipico delle genti della Val Resia – quello dell’arrotino – un artigiano itinerante che emigrava dalla valle attraverso l’Europa e i paesi dell’impero austro-ungarico.

In esposizione gli strumenti del mestiere come la caratteristica crassigne o krösma, mole affilatrici, biciclette, antichi oggetti da taglio e fotografie.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Monte Sart 12/A, Località Stolvizza (Resia)

Servizi: visite guidate, attività manuali dimostrative; accessibile ai disabili

Informazioni: www.arrotinivalresia.it; www.parcoprealpigiulie.org

Orari di apertura: su appuntamento telefonando a 338 6782816

Ingresso: gratuito

Tel./Fax: 0433 53554

E-mail: info@arrotinivalresia.it; info@parcoprealpigiulie.org; cama-resia@libero.it

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Museo_Carnico_Arti_Tradizioni_Popolari_Luigi_Michele_Gortani

Museo carnico delle arti e tradizioni popolari Luigi e Michele Gortani

Ospitato nel seicentesco Palazzo Campeis, il museo espone una ricca collezione di manufatti artistici e artigianali delle tradizioni carniche ascrivibili a un arco di tempo che va dal XIV al XIX secolo. La notevole quantità di testimonianze materiali, relative alle vicende economiche e sociali, nonchè alla storia del gusto e alla cultura popolare, ne fanno uno dei musei etnografici più importanti a livello europeo.

Il percorso espositivo offre la ricostruzione di ambienti domestici e di lavoro d’epoca, come le tradizionali cucine carniche con focolare in pietra, bronzini, caldaie in rame, terraglie e ceramiche; le botteghe del lattoniere, del tessitore e del falegname. Inoltre, sono presenti utensili e manufatti dei mestieri tradizionali, come i ferri battuti e lavorati, gli attrezzi dell’artigianato e quelli della vita agreste e pastorale, raccolte di costumi popolari, casse nuziali e merletti; nonchè una serie di oggetti della devozione popolare: croci e monogrammi scolpiti, incisi o ricamati e alcune sculture lignee dipinte e dorate dei secoli XV e XVI raffiguranti santi.

Oltre alle sezioni dedicate alle maschere tradizionali e agli strumenti musicali fanno parte delle collezioni una serie di dipinti del pittore carnico Nicola Grassi (1682-1748) e ritratti dei secoli XVIII e XIX, tra i quali quelli appartenuti alla famiglia Linussio, legata alla storia dell’industria tessile locale.

Gran parte dei materiali esposti facevano parte della collezione di Michele Gortani (1883-1966) cui il museo, inserito nella rete CarniaMusei, è dedicato.

 

Informazioni


Indirizzo: Via della Vittoria 2, Tolmezzo

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, fototeca, archivio documentale, bookshop, audioguida e materiali divulgativi; parzialmente accessibile ai disabili

Informazioni: www.museocarnico.it; rete museale CarniaMusei – www.carniamusei.org; Tel.: 0433 487779

Orari di apertura: da martedì a domenica 9.00-13.00 e 15.00-17.00; chiuso il lunedì; nel mese di agosto tutti i giorni

Ingresso: intero € 5,00; ridotto € 3,00 (dai 7 ai 14 anni, oltre i 65 anni, gruppi composti di più di 15 persone); ridotto € 2,00 (per scolaresche e disabili); gratis con FVG Card

Visite: guidate (su prenotazione)per singoli o gruppi da 2 a 5 persone € 10,00; gruppi da 5 a 15 persone € 15,00; gruppi da 15 a 30 persone € 25,00

Tel./ Fax: 0433 43233

E-mail: info@museocarnico.it

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Citta_Fortificata_Venzone

Città fortificata di Venzone

Della città di Venzone si ha notizia fin dal X secolo, quando, durante il dominio carolingio, è menzionata per la prima volta con il nome di “Abincione”, ma il territorio doveva essere abitato fin dai tempi dei celti. La città fu a lungo contesa tra i conti di Gorizia e il Patriarcato di Aquileia, finché alla fine del XIV secolo acquisì il privilegio di libera comunità con diritto di voce nel parlamento friulano.

Le già imponenti fortificazioni duecentesche vennero potenziate nel 1740 sotto il dominio della Serenissima in previsione delle incursioni turche e nel XVII secolo con la costruzione del fortino sul colle di Nave.

Di grande suggestione le cinte in pietra e sassi munite di numerose torri che racchiudono in un ampio esagono le 14 insulae dell’antico borgo abitato, un contesto urbano di straordinario interesse, cui si accede dalla Porta di Sotto e dalla Porta di San Genesio, ricco di pregevoli palazzi storici come il palazzi Orgnani-Martina, Scaligeri e Zinutti, nonché il Palazzo del Municipio in stile gotico veneziano e il magnifico duomo medievale con l’annessa Cappella di San Michele che custodisce le “Mummie di Venzone”.

Il borgo di Venzone, dichiarato nel 1965 monumento nazionale di grande interesse storico e artistico, venne ricostruito dopo i terremoti del 1976 che lo avevano quasi totalmente raso al suolo.

Ogni anno, l’ultimo fine settimana di ottobre, si svolge la Festa della zucca, kermesse gastronomica e incantevole rievocazione storica medievale.

 

Informazioni


Dove: Venzone si trova nel Parco naturale delle Prealpi Giulie, alla confluenza della valle del fiume Tagliamento e della Val Canale, in provincia di Udine

 

Informazioni: Comune di Venzone,Piazza Municipio 1 – www.comunedivenzone.it -Tel.: +39 0432 985266; Fax: +39 0432 985404; E-mail: comune.venzone@comunedivenzone.it

Pro Loco Pro Venzone, Via Glizoio di Mels 5/4 – www.prolocovenzone.it – Tel./Fax: +39 0432 985034; E-mail: provenzone@libero.it

 

Come arrivare: sull’autostrada A23 Palmanova-Tarvisio, uscita al casello di Carnia seguendo le indicazioni per Venzone, oppure percorrendo la SS 13 Pontebbana in direzione Tarvisio.

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Parco_Villa_Revoltella_Trieste1

Parco Villa Revoltella

Il parco si sviluppa tra il crinale e il pendio che digrada verso il mare della collina ‘del Cacciatore’ confinante con alcuni edifici residenziali della seconda metà del XX secolo, orti e piccoli giardini e il bosco del Parco Farneto che occupa il versante opposto del colle.

Tra il 1856 e il 1869 il barone Pasquale Revoltella, imprenditore e finanziere di origine veneziana, acquistò diversi lotti di terreni in questa località. Fu creato un sistema di irrigazione che rendesse fertile il terreno brullo dei fondi e si rese necessario trovare una sorgente che andò poi a rifornire anche il laghetto popolato da pesci rossi e tartarughe. Fu conservata una preesistente suddivisione a ‘pastini’ e piantato un orto sperimentale. Vennero tracciati sentieri tortuosi attraverso il pendio in modo da creare degli scorci pittoreschi.

Nel 1860 furono costruiti lo chalet (su progetto dell’architetto berlinese Hitzig), la chiesa in pietra del Carso (dell’architetto praghese Kranner), le scuderie e gli edifici di servizio, le serre in vetro e ghisa affacciate sul giardino all’italiana e la casa parrocchiale che venne in seguito adibita a scuola. Le zone centrali del parco furono infoltite con piante esotiche, alcune conifere isolate, arbusti sempreverdi ornamentali, mentre a est fu mantenuto il vecchio querceto.

Il barone Revoltella lasciò l’intero patrimonio al Comune di Trieste, disponendo che il parco rimanesse aperto al pubblico e non subisse alterazioni. Nel 1871 la cura del parco venne affidata all’Ispettorato alle Pubbliche Piantagioni e la chiesa – odierna parrocchia di San Pasquale Baylon – al cappellano.

Dall’ingresso con la splendida cancellata in ferro partono una serie di vialetti pavimentati con un triturato di coccio rosso, intervallati da curate aiuole verdi con specie tappezzanti e fiorifere, una collezione di rose antiche e grandi alberi secolari. Negli anni Cinquanta del XX secolo venne realizzata una scalinata – incorniciata da lavande e camelie – per collegare i piani terrazzati, in parte coperti da pergolati, che ospita, inoltre, la Fontana del Pinocchio dello scultore Nino Spagnoli; inoltre è stata ricavata un’area giochi con un campo di basket, una pista di pattinaggio e numerose attrezzature ludiche.

A Villa Revoltella è stato assegnato titolo di parco più bello d’Italia dal Concorso Nazionale di Parchi e Giardini patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal FAI e dall’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio.

Informazioni


Indirizzo: Via Carlo de Marchesetti, Trieste

Superficie totale: 3,99 ha

Impianto planimetrico: all’inglese con schema naturalistico-informale (area centrale e orientale), a piani terrazzati (area occidentale) e all’italiana (parterre della serra) con schema simmetrico

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Trieste

Peculiarità scenografiche e compositive: aiuole, fontane, gradinata centrale, grotta, ninfeo, parterre su due piani, ‘pastini’ con pergolati, percorsi,

piazzale panoramico, sculture, sentieri, serre

Specie botaniche di rilievo: bosso, cedro, cedro dell’Himalaya, cipresso dell’Arizona, leccio, pino, pino nero, rovere, roverella, tasso

Orari di apertura: invernale 7.00- 19.00; estivo 7.00-20.00

Ingresso gratuito

Informazioni: www.ilparcopiubello.it

×

 

ALTRO IN ZONA
Casa_Cavazzini_Museo_Arte_Moderna_Contemporanea_Udine

Museo d’Arte Moderna e Contemporanea

Casa Cavazzini è un complesso cinquecentesco nel centro storico di Udine. Durante i lavori sono state rinvenute due aree archeologiche che sono state lasciate a vista: un deposito di vasellame risalente alla prima età del ferro e una vasca-cisterna “alla veneziana” del XVI secolo. Il restauro ha consentito, inoltre, di far riemergere le pitture murali di Afro Basaldella nonché alcuni affreschi di soggetto profano risalenti alla seconda metà del Trecento.

Il percorso museale si snoda lungo i tre piani dell’edificio. Ai due livelli superiori si trovano le esposizioni permanenti: la Collezione Astaldi, donata ai Civici Musei di Udine nel 1982, che vanta quasi 200 opere realizzate tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento, con capolavori di De Chirico, Savinio, De Pisis, Carrà e Santomaso; e la Collezione FRIAM (Friul Art and Monuments) che consta di 113 opere realizzate da artisti contemporanei nordamericani – Willem De Kooning, Roy Liechtenstein, Sol Le Witt, Donald Judd, Carl Andre e Frank Stella – che furono donate in occasione del terremoto che colpì il Friuli nel 1976.

Al piano inferiore una sezione è sottoposta a rotazione continua, che consente un ricambio costante delle opere proposte al pubblico attraverso mostre tematiche; mentre un’ampia sezione permanente è dedicata ai tre fratelli udinesi Dino, Mirko e Afro Basaldella.

Nel 1938 Dante Cavazzini fece realizzare nel proprio appartamento padronale un ciclo di tempere murali ai giovani Afro e Mirko Basaldella e a Corrado Cagli.

Il piano terra del palazzo è, invece, dedicato all’allestimento di mostre temporanee ed eventi collaterali.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Cavour 14, Udine

Servizi: visite guidate e attività didattiche per le scuole (www.didatticamuseiudine.it); bookshop, sala esposizioni, archivio consultabile su prenotazione; accessibile ai disabili

Orari apertura: dall’1 ottobre al 30 aprile 10.30-17.00; dal 1° maggio al 30 settembre 10.30-19.00; chiuso il martedì

Ingresso: intero € 5,00; ridotto € 2,50; scuole € 1,00; gratis con FVG Card

Informazioni: www.udinecultura.it; www.provincia.udine.it/musei

Tel.: 0432 414772

Fax: 0432 271982

E-mail: casa.cavazzini@comune.udine.it

 

×

 

ALTRO IN ZONA