Palazzo_Attimis_Maniago

Palazzo d’Attimis-Maniago

Il Palazzo, eretto in piazza Italia in centro a Maniago, è un grande edificio del XV secolo, formato da tre corpi affacciati sulla piazza, le pertinenze rustiche (scuderia, granai), il giardino all’italiana (già accatastato in epoca napoleonica) e il grande parco.

La trasformazione ed il completamento della struttura come la vediamo oggi ebbero luogo fra il 1513 ed il 1750. Agli inizi del Seicento, la famiglia dei Signori di Maniago abbandonò il vecchio castello che si ergeva sopra l’abitato per trasferirsi nel centro del paese. La sistemazione definitiva e gli abbellimenti della residenza furono curati nel Settecento dal conte Fabio I di Maniago.

Sulla facciata più antica del Palazzo che dà sulla piazza si può ammirare un affresco (1550 circa), attribuito a Pomponio Amalteo, che raffigura il Leone di San Marco con, al posto del Vangelo, lo stemma del casato maniaghese. Nell’edificio accanto spicca una bella loggetta del Cinquecento di linee semplici.

Oltre un suggestivo giardino che si apre dietro il Palazzo, c’è un parco di circa 8 ettari che si estende fino ai piedi delle rovine del vecchio castello che sorgeva sulle vicine alture. Il parco oggi ospita una scuola ippica con delle scuderie.

Le vecchie scuderie del Palazzo invece si trovano sul lato sinistro del parco, dietro la chiesa dell’Immacolata.

 

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Palazzo_del_Lloyd_Triestino

Palazzo del Lloyd Triestino

Il palazzo fu realizzato tra il 1880 e il 1883 dall’architetto viennese Ernesto von Ferstel per la potente società di navigazione del Lloyd austriaco.

Nella severa facciata di ispirazione rinascimentale si aprono due nicchie che accolgono le due fontane con le statue di Teti e Venere, che rappresentano l’acqua dolce e l’acqua salsa, a ricordo della signoria sul mare lungo le rotte del Mediterraneo e dell’Estremo Oriente. Le sculture furono realizzate da Giuseppe Pokorny e Ugo Härdlt. A coronamento dell’edificio sono poste statue allegoriche e due Vittorie alate che reggono l’emblema della compagnia.

Al suo interno un grande scalone in pietra carsica conduce all’ampio salone del primo piano con soffitto dorato sul quale sono ritratti gli imperatori asburgici Francesco Giuseppe ed Elisabetta d’Austria, Sissi.

Le sale sono decorate con stucchi a motivi marini e ospitano quadri di pittori triestini: vi sono due quadri di Giuseppe Barison raffiguranti il Commercio e l’Industria, e, ancora, la Pancogola servolana di Edgardo Sambo, il bassorilievo di Giovanni Mayer, la Saturnia Tellus che si trovava sull’omonima nave. Nei corridoi si trovano i modellini delle navi che hanno solcato i mari per il Lloyd Austriaco.

Oggi il palazzo è sede della Giunta della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

Informazioni


Dove: Piazza Unità d’Italia, Trieste

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Ovaro

Il borgo di Ovaro

Situato in una soleggiata conca nel canale di Gorto, il borgo di Ovaro con le sue tredici frazioni (Clavais, Lenzone, Liariis, Chialina, Entrampo, Luincis, Luint, Mione, Ovasta, Cella, Agrons, Muina e Cludinico) è il principale centro della bassa Val Degano. Il paese – immerso nel verde di una natura incontaminata, fra i gruppi montuosi del Col Gentile a Ovest e dell’Arvenis a Est – deve il suo nome alla rigogliosa vegetazione che lo circonda, costituita sopratutto di aceri (in latino opulus).

Ovaro, oltre ad essere uno dei Borghi autentici d’Italia, grazie agli ampi spazi e alle aspre montagne che lo circondano è stato definito il “Balcone della Val Degano”.

Tra le più antiche vestigia sono visitabili quelle della basilica paleocristiana e la necropoli altomedievale in località San Martino, oltre alle tante bellezze naturali e architettoniche delle sue frazioni, come quelle di Ovasta, caratterizzata dai bellissimi portali di ingresso ai palazzi signorili e la Casa De Corte, tipico esempio di architettura carnica risalente al XVII secolo; i Mulini della Iesola, gli stavoli di Chiastellir di Luint e poi a Mione Palazzo Micoli Toscano, realizzato nel 1836 dall’architetto pordenonese Giovanni Battista Bassi, noto come la Casa delle Cento Finestre.

La pieve di Santa Maria di Gorto, collocata su uno sperone di roccia a Nord di Agrons, è uno degli edifici più antichi del Friuli, mentre nella chiesa parrocchiale di Muina, sono conservate diverse tele di santi attribuite a Nicola Grassi.

Nei dintorni, in località Baus, tra Ovaro e Comeglians, è possibile visitare un vecchio mulino ancora in funzione. Presso Cella si fabbricano le famose tegole dipinte di verde, caratteristiche di molte case tipiche delle valli carniche. A Cludinico, invece, si può riscoprire l’ex-miniera di carbone situata sotto il paese.

La Sagra del Malgaro si svolge tradizionalmente nel mese di luglio, con un mercato di prodotti tipici gastronomici ed artigianali.

 

Informazioni


Informazioni: Ufficio turistico di Ovaro, via Caduti 2 maggio 144 – tel.: +39 0433 677782; e-mail: info.ovaro@cmcarnia.regione.fvg.it

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LaghiDoberdo

Riserva Naturale Laghi di Doberdò e Pietrarossa

La riserva si trova al limite occidentale dell’altopiano carsico dove due grandi depressioni (polje) ospitano due bacini d’acqua separati da una dorsale calcarea. Il lago di Doberdò – uno dei rari esempi di lago carsico – è alimentato dai fiumi Vipacco e Isonzo.

Percorrendo i sentieri di quest’area protetta si ha la possibilità di osservare la cesura tra i prati di landa e i campi solcati e le zone umide lungo le sponde dei laghi, dove crescono le ninfee. Qui, nella sottile striscia di bosco ripario, formato da pioppo nero e salici, trovano rifugio diverse varietà di picchio, la puzzola, il capriolo e altre specie rare e difficilmente osservabili, come lo sciacallo dorato. Simbolo della Riserva è il riccio orientale. Negli anfratti scavati dalle acque sotterranee vive il proteo, mentre il lago è popolato soprattutto da ciprinidi. Le cavità ospitano poi una ricca comunità di pipistrelli.

Nella riserva si trova, inoltre, il sito archeologico di un castelliere appartenente all’Età del Bronzo.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Ubicazione: l’area protetta interessa i comuni di Doberdò del Lago (Doberdob), Monfalcone e Ronchi dei Legionari

Estensione: 726 ettari

Servizi: foresteria, bar, ristorante, degustazione prodotti tipici, punto ristoro, area pic-nic, area giochi per bambini, sentiero con fondo consolidato dal parcheggio al pontile panoramico sul lago

Attività: mostra permanente, centro visite, visite guidate, birdwatching

Centro visite: Gradina, via Vallone 32, Doberdò del Lago – Tel.: 0481 784111 – 333 4056800

Informazioni: www.riservanaturalegradina.com

E-mail: inforogos@gmail.com

 

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sacchetta

Trattoria Alla Sacchetta

Alla Trattoria Alla Sacchetta l’atmosfera è allegra e familiare, affacciata sul porto, accoglie nell’ambiente semplice, accuratamente arredato.
Il locale presenta un ricco e gustoso menù a base di piatti marinari e il gulasch, come vuole la tradizione gastronomica triestina.
 
 

Eccellenze agroalimentari

Questa è una terra dove crescono prospere e saporite l’uva, la frutta e la verdura, un territorio di vini e di prodotti agroalimentari d’eccellenza, in cui le materie prime, sia di terra che di mare, sono il presupposto per un’enogastronomia di qualità superiore.

Ubicata alla Sacchetta nella splendida cornice del porto di Trieste, la trattoria è aperta tutti i giorni, escluso il Mercoledì.
 
 

La buona cucina nella città della Barcolana

Il ristoro ideale in occasione della Barcolana, vieni a scoprire i gusti di Trieste. Ricca di tradizioni gastronomiche che arrivano da lontano, la cucina triestina si distingue per le ricette di terra e di mare preparate alla maniera veneta affiancate alle specialità di origine istriana, una cucina ricca di contaminazioni ed al tempo stesso unica e originale.

La Trattoria Alla Sacchetta è abituata ad accogliere i turisti, i clienti abituali e tutti coloro che dopo una mattinata o un’intera giornata “in rada” desiderano degustare un buon piatto di pesce o il gulasch, accompagnato da dell’ottimo vino.

Informazioni


TRATTORIA ALLA SACCHETTA
Riva T. Gulli, 2 – Trieste

Tel.: +39 040 303098
E-mail: info@allasacchetta.com
Sito internet: www.allasacchetta.com

ORARIO DI APERTURA
Lun – Mar / Gio – Dom
11 – 15 / 18 – 23
Mercoledì chiuso

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Le Ginestre

Lo stabilimento “Le Ginestre“ si trova a Marina di Aurisina, lungo la Strada Costiera, a pochi chilometri da Trieste.

La lunga spiaggia di ciottoli si sviluppa fra il Residence Europa e il porticciolo di Canovella degli Zoppoli e si affaccia su un mare verde e trasparente, subito profondo e ricco di pesci. Alle spalle è riparata da magnifici pini marittimi che danno sollievo nelle ore più calde, essendo la spiaggia molto protetta dal vento.

Lo stabilimento, a pagamento, offre comodi spogliatoi e docce; si possono noleggiare cabine e ripostigli, oltre all’attrezzatura da spiaggia; nella parte centrale è situato un ristobar, i cui tavolini vista mare sono ombreggiati dal verde tutto il giorno. All’ombra si trova anche un’area giochi, con il tavolo da ping pong.

La spiaggia è accessibile ai disabili ed è dotata di parcheggio a pagamento.

Il numero telefonico è lo 040 200364. Lo stabilimento è aperto dall’ultima domenica di aprile al 10 settembre, dalle 9 alle 19.30.

 

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Cascata della Čukula

La cascata del Čukula, posta sul rio Namlen, è la più imponente tra tutte quelle presenti nel territorio delle valli del Torre e Natisone. Lo spettacolare salto, di oltre 70 metri, avviene poco a monte della confluenza tra il rio Podiauer e il rio Podiama. Solo dopo la confluenza il torrente assume la denominazione di rio Namlen, ma la cascata della Čukula è conosciuta anche come cascata del rio Namlen. Il rio Podiama nasce dalle pendici del Monte Cripia, a circa 850 m di altitudine.

Il corso d’acqua incide le rocce del Flysch di Grivò (v. Cascate del Rio Boncic) approfondendosi rapidamente e formando poi la cascata la cui base è posta ad una quota di circa 420 m: un dislivello quindi di oltre 400 m.

La cascata si raggiunge partendo da Prossenicco: nei pressi del cimitero del piccolo borgo rurale, dove si può parcheggiare, si imbocca il Sentiero Naturalistico della Cascata della Čukula.
 
 
 
 
 
 
 
 

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