Castello_Buja

Castello di Buja

Probabile sede di un’antica fortezza longobarda, la località chiamata Boga è documentata per la prima volta nel 792, quando Carlo Magno concedette la chiesetta castellana di San Lorenzo in Monte – posta entro la cinta dell’antico maniero – al Patriarca Paolino II. Il castello di Buia è, invece, citato nel diploma ottoniano del 983 che confermava al Patriarca il possesso del castello.

La giurisdizione del feudo venne affidata dai patriarchi a ministeriali di numerose casate: i Varmo, i Villalta, i d’Arcano, i Prampero e i Colloredo che si alternarono nel controllo della fortezza. Questi ultimi dovettero impegnarsi a restaurare il castello “perché diroccato per la sua antichità”.

I Conti di Gorizia nel corso del Trecento attaccarono più volte il maniero. Nel 1375 il Patriarca assegnò Buia ai Savorgnan, che detennero il possesso del castello fino alla caduta della Repubblica veneziana.

Attualmente sono visibili alcuni lacerti dell’antico fortilizio, sparsi fra il colle di San Sebastiano, San Lorenzo e il Monte di Zoc. Brani della struttura muraria sono siti nei pressi della pieve di San Lorenzo che utilizza come campanile una delle torri perimetrali del castello.

 

Informazioni


Indirizzo: località Monte,Buja

Stato di conservazione: ruderi

Come arrivare: sentiero

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Ex_Caravella

Ex Caravella

La spiaggia denominata ex Caravella si trova nella zona della vecchia cava di Sistiana, sul lato destro della bellissima baia scendendo al porticciolo di Sistiana mare. Vi si accede dal parcheggio a pagamento. La spiaggia di piccoli ciottoli è adatta anche ai bambini: a loro disposizione c’è il Baby Park con i giochi e le piscine gonfiabili, animazione e giochi sulla sabbia, mentre per i ragazzi ci sono il calcio saponato, il beach volley, il beach soccer, tavoli da ping pong e giochi da tavolo. Per tutti gli ospiti il Parco della Caravella mette a disposizione cabine, lettini, sdraio e ombrelloni. Sono disponibili pure un centro diving, un bar/stuzzicheria e l’animazione, pomeridiana e notturna.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Area divertimenti Piana dell’Angelo

Un parco in cui trovare una serie di divertentissimi giochi sulla neve dedicato ai bambini, ai giovani fra 3 e 15 anni e agli adulti: spazi per slittini e gommoni e molto altro ancora!

Aperto sia nei mesi invernali che in quelli estivi vi offrirà diverse proposte stagionali.

Stagione invernale:

- due tappeti per l’accesso ai diversi settori ludico-ricreativi-formativi
- percorso di “snowtubing”
- area slitte
- area gonfiabili
- bob su rotaia (slittovia su doppia rotaia)

Stagione estiva:
- una slittovia che, dal Colle del Combattente, arriverà sino al centro del Park

Inoltre scendendo dalla seggiovia dell’Angelo, a poca distanza, troverete un’area faunistico-didattica ad accesso libero, dove scoprire le eccellenze faunistiche e botaniche che caratterizzano lo splendido habitat della Foresta di Tarvisio.

Informazioni


Dove:
L’area divertimenti della Piana dell’Angelo si trova fra Tarvisio e Camporosso, a poca distanza dalla strada statale

Per informazioni

Polo di Tarvisio
33010 – Camporosso (UD)
Tel. +39 0428 653915
Fax +39 0428 63085
tarvisio@promotur.org

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Lignano Riviera

Lignano Riviera è considerata la zona più tranquilla di Lignano Sabbiadoro, arricchita dalla presenza di splendide aree verdi. La spiaggia di Riviera è suddivisa in sei stabilimenti balneari attrezzati. Ogni bagno poi ha un suo chiosco bar, accessi agevolati per i disabili, parchi giochi, campi sportivi, oltre a tutti i servizi da spiaggia, dalle docce ai fasciatoi per i piccoli.

La grande attenzione all’ambiente si attua con la raccolta differenziata e con la pulizia dell’arenile, setacciato ogni giorno fino alla profondità di 15 cm con macchine apposite.

Tutti gli uffici spiaggia offrono l’animazione, dalla ginnastica alle attività per i bambini (compresi i “laboratori creativi”), dalla scuola di nuoto a quella di vela.

Un’altra occasione particolare di relax è offerta dalle Terme Marine, presso le quali si può scegliere fra un’ampia gamma di trattamenti.

Lo spazio dedicato ai giovani è invece lo Sport Beach Village, dove si trovano campi da ping-pong, pallavolo, calcetto e minibasket.

Gli stabilimenti balneari di Lignano Riviera sono aperti dal 1° maggio al 18 settembre.

 

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La Strada del Vino e delle Ciliegie sul Collio

Il Collio, estrema propaggine orientale del Friuli, crocevia di popoli e culture, è una zona a Denominazione di Origine Controllata fin dal 1968. Con i suoi 1.600 ettari di vigneti che producono 19 varietà di vini pregiati, il territorio compreso tra i colli di San Floriano e Oslavia e quelli di Ruttars, Lonzano e Vencò sulle sponde dello Judrio, è uno splendido paesaggio puntellato da piccoli borghi e vigneti che si arrampicano sui dolci declivi delle colline. Nella produzione primeggiano i bianchi: Pinot, Tocai friulano, Sauvignon e l’uvaggio DOC Collio Bianco. Fra i rossi prevalgono il Collio Rosso, i Cabernet e il Merlot.

Questa zona rurale immersa nel verde offre una rinomata varietà di aziende agrituristiche. La cucina locale ha tratto il meglio dalle tradizioni culinarie austriache, friulane e slovene, combinandole in una gamma di sapori unica che coniuga gusti mitteleuropei e accenti mediterranei. Tipico piatto del goriziano è il prosciutto cotto nel pane servito con cren grattugiato (rafano). Fra gli insaccati ottimi anche salami, cotechini e salsicce. Fra i primi, la pasta fatta in casa e tagliata a strisce (blecs), condita con sughi d’arrosto e selvaggina, gli gnocchi di pane o di patate (caratteristici quelli ripieni di susine e conditi con burro fuso e cannella), la jota (una saporita minestra di capucci acidi, patate, fagioli e carne o cotenne di maiale) e la friulana minestra di orzo e fagioli. In primavera nelle trattorie si trovano frittate con le erbe di stagione o con gli asparagi selvatici; nei mesi freddi il muset e la brovada (cotechino con rape bianche grattugiate e fermentate nella vinaccia), il gulasch (declinato in infinite variazioni), il kaiserfleisch (carne di maiale affumicato, cosparso di cren fresco e accompagnato con crauti o gnocchi di pane), la selvaggina con polenta, lo stinco di maiale o il vitello al forno. Tra i contorni patate in tecia e kipfel (piccole mezzelune fritte fatte con un impasto di patate) e il rinomato radicchio Rosa di Gorizia.

Dolci tradizionali sono la gubana (un rotolo di pasta sfoglia ripieno di frutta secca, uva passa, cedro candito, pinoli e noci), la putizza, la pinza, lo strudel (con mele, susine o ciliege), i krapfen, la torta Sacher e la Dobos (dolce ungherese a strati con pan di Spagna, cioccolato e caramello), le palacinke (omelettes ripiene di marmellata o di cioccolato), il Kugelhupf (ciambella lievitata con uvette e mandorle). Da non dimenticare il miele di acacia e di marasca e i distillati di erbe e frutti.

I vini che si producono in zona sono: Chardonnay, Muller Thurgau, Riesling italico, Riesling renano, Sauvignon, Traminer aromatico, Tocai friulano, Malvasia istriana, Pinot bianco, Pinot grigio, Ribolla gialla, Picolit, Merlot, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Pinot nero, Carmenère.

 

 

 

 

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OSLAVIA
Per inoltrarsi nel Collio si esce da Gorizia oltrepassando l’Isonzo sul Ponte del Torrione. Qui comincia la Strada del vino e delle ciliegie che in breve raggiunge la frazione di Oslavia, piccolo borgo raccolto tra le vigne-giardino su cui si staglia la bianca mole dell’Ossario.

Cantine e Aziende: Dario Prinčič – La Castellada – Fiegl – Primosic – Radikon – Il Carpino – Gravner – Sfiligoj Emilio

Prodotti tipici: Ribolla Gialla, vino in anfora

2

SAN FLORIANO DEL COLLIO
San Floriano torreggia sul colle più alto, con i suoi caratteristici terrazzamenti, al confine con la Slovenia. Grazie al terreno ideale la vite era qui coltivata sin dall’anno 1100. Nell’antico complesso castellano dei Conti Formentini si produce il vino sin dal Cinquecento.

Cantine e Aziende: Alessio Komjanc – Draga – Graunar – Humar – Ivan Vogric -Muzic – Conti Formentini – Franco Terpin – Gradis’ciutta – Il Carpino – Komjanc Nicolaj Simon – Marega – Braidot – Podversic Damijan – Skok – Tercic – Zuani

Feste e sagre: Mostra e assaggio vini e prodotti tipici (prima settimana di maggio); Likof (maggio)

3

PLESSIVA
Plessiva è una tranquilla località alle spalle del monte Quarin. Le sue vigne si distendono fra le colline al confine con la Slovenia disegnando geometrie di filari a perdita d’occhio nelle frazioni di Zegla, Montona e Novali.
C’è anche l’omonimo bosco, una splendida riserva naturalistica che ospita animali selvatici, con sentieri ben tracciati e aree di svago e ristoro.

Cantine e Aziende: Aldo Polencic – Anzelin Gianluca – Blazic – Branko – Colle Duga – Edi Keber – Eugenio Collavini Viticoltori – Kurtin – Polencic Isidoro – Renato Keber – Ronco dei Tassi – Sturm – Toros

4

RUTTARS
Arroccato sulla cima dell’omonimo colle sopra la valle dello Judrio, Ruttars è conosciuta – oltre che per i suoi vini – anche per le sue buone trattorie. Nella parte vecchia del paese si trova la Torre di Marquardo del XII secolo, mentre sulle pendici del colle si erge l’austera sagoma medievale del Castello di Trussio, che ora è un elegante ristorante.

Cantine e Aziende: Crastin – Jermann – Casa delle Rose – Lis Aganis – Livon Pascolo – Persoglia Luca – Tenuta di Angoris – Valle – Visintini Andrea

5

DOLEGNA DEL COLLIO
Dolegna, “la perla del Collio”, alterna dolci declivi vitati a vasti boschi di castagno, rovere e ciliegi selvatici. Questa amena località, il cui nome in sloveno significa “sita in basso”, diede i natali allo scrittore Pietro Zorutti (1792-1867).
Dolegna – che aderisce all’Associazione nazionale Città del Vino – è una delle località del Collio meglio attrezzate per l’agriturismo, frequentata anche per le sue ottime trattorie.

Cantine e Aziende: Ferruccio Sgubin – La Rajade – Cumar di Buiatti Michele – Battistutta Gabriele – Cà Ronesca – Fantinel – Ferreghini – Norina Pez – Ronco dei Pini – Tiare di Snidarcig Roberto – Tenuta La Ponca – Venica & Venica

Feste e sagre: Sapori in cantina (ottobre)

6

BRAZZANO
Frazione di Cormòns, segnava un tempo il confine fra l’Italia e l’Austria. La torre della chiesetta di San Giorgio sorveglia un ampio ventaglio di vigneti rivolti a meridione, verso il mare, lontano appena venti chilometri, che regala un microclima caldo e mite. Le ripide colline sono costellate dai filari dei vigneti che corrono lungo le terrazze.

Cantine e Aziende: Bastiani Barbara – Borgo del Tiglio – Borgo Savaian – Corte Colombicchio – Drius – Gall – Grazia – I Clivi – Kitzmueller – Livio Felluga – Manzocco – Polje – Raccaro – Vosca – Zorzon

7

CORMONS
Caratteristica cittadina di stampo asburgico situata ai piedi del monte Quarin, Cormòns è il “cuore” del Collio. Centro agricolo antichissimo, famoso da secoli per la produzione di vino e di frutta, è conosciuto, oltre che per i suoi vini, anche per i suoi eccellenti ristoranti (fra i migliori del Friuli).
Merita una visita la Cantina Produttori, attorno alla quale è piantata la “Vigna del mondo”, oltre 400 uve provenienti dai 5 continenti che, vendemmiate insieme, danno vita al “Vino della Pace”, che viene inviato ogni anno ai capi di Stato di tutto il mondo.

Cantine: Cantina Produttori Cormòns – Paolo Caccese – Tenuta di Angoris – Villa Martina

Specialità locali: Prosciutto crudo artigianale, Salami e marcundela

Feste e sagre: rievocazione storica in onore di Massimiliano d’Asburgo (prima domenica di settembre); Festa provinciale dell’uva (seconda domenica di settembre); Jazz and Wine of Peace Festival (ottobre)

Equitazione: La Subida

8

PRADIS
A Pradis i filari disegnano dolci profili, le sue colline poco ripide sono rivolte a Sud e ben riparate dai venti dell’Est. I suoi vini hanno un carattere deciso, ricco e suadente. Le stradine che attraversano le vigne sono contrassegnate da cippi votivi e cappelle, segni della devozione popolare che ha dedicato un’icona alla Regina delle vigne per offrire protezione ai vigneti.

Cantine e Aziende: Bortoluzzi – Buzzinelli uomini e vini di Pradis – Carlo di Pradis – Cociancig – Doro Princic – Paolo Caccese – Picech – Subida di Monte – Tomadoni Umberto – Venturini Paolo

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CAPRIVA DEL FRIULI
Capriva, piccolo centro di antiche origini, il cui nome in lingua vetero-slava significava “ortica”, è conosciuta per il suo dolce paesaggio, le sue eccellenti cantine e le vigne che crescono sui versanti collinari del torrente Versa.
Sui colli che le fanno da corona, spiccano il Castello di Spessa e Villa Russiz in stile Windsor con la Cappella De La Tour, ambedue oggi sede di aziende vinicole.

Cantine e Aziende: Budignac – Castello di Spessa – Grion – Orzan – Pighin – Roncùs – Russiz Superiore – Vidussi – Vignai di Roc – Villa Russiz

Feste e sagre: Bismarcia (giugno)

Golf: Golf Club Castello di Spessa

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FARRA D’ISONZO
Farra, borgo rurale di origine longobarda, è un’isola collinare che comprende le ultime propaggini del Collio. Ai suoi piedi scorre il fiume Isonzo che in questo tratto è stato teatro di cruente battaglie durante la prima guerra mondiale. Farra è conosciuta per il suo Osservatorio astronomico e per il caratteristico Borgo Grotta con il Museo della Civiltà Contadina.

Cantine e Aziende: Bressan Wines – Casa Zuliani – Colmello di Grotta – Marco Felluga – Tenuta Borgo Conventi

Prodotti tipici: Sauvignon

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VILLANOVA DI FARRA
In questa frazione, terra di passaggio e di confine, che è stata da sempre teatro di contese spesso molto sanguinose, svetta solitario il Monte Fortin. Per gli appassionati di storia, un’escursione fino alla sua cima rivela un labirinto di gallerie cannoniere della prima guerra mondiale.

Cantine e Aziende: Jermann – Tenuta Villanova

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MOSSA
Mossa, dove scorre il Rio Toccai che si narra dette il nome al Tocai (attuale Friulano) è zona di origine antichissima (i reperti ritrovati in zona risalgono al neolitico). In questo piccolo centro che si sviluppa fra la pianura e la collina troviamo l’imponente Villa Codelli, risalente al XVII secolo, da cui partiva per le battute di caccia il conte Chambord, erede al trono di Francia in esilio a Gorizia. Fuori dal paese, la Chiesetta votiva del Preval si trova ai margini degli omonimi laghetti circondati da canne e vegetazione palustre.

Cantine e Aziende: Codelli – La Ginestra – Ronco Blanchis

Prodotti tipici: Friulano DOC

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LUCINICO
Lucinico è un antico paese medievale ai piedi del monte Calvario. Nei versanti di Piedimonte esistono alcuni storici vigneti di Ribolla gialla e di Malvasia Istriana.
Questa frazione di Gorizia è frequentata per le sue trattorie e i suoi eccellenti negozi di alimentari.

Cantine e Aziende: Grion – Komic – Tenuta Attems

Equitazione: Circolo Ippico alla Stesa
Informazioni

Percorsi cicloturistici:

Giro del Collio: Capriva del Friuli – Castello di Spessa – Cormòns – Brazzano – San Rocco – Monte Quarin – Subida – Russiz superiore – Capriva del Friuli (28 km)

Strada del Vino e delle Ciliege: Gorizia – Mossa – Capriva – Cormòns – Giasbana – San Floriano – Oslavia – Piuma – Gorizia (36,4 km)

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ALTRO IN ZONA

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Provincia di Trieste

La provincia di Trieste si sviluppa in una sottile striscia di terra lunga circa 30 km, stretta tra il mare Adriatico e il Carso. Si affaccia sull’ampio golfo che accoglie la città di Trieste e un’alternanza di baie, porticcioli e scogliere mozzafiato con castelli a picco sul mare, come quelli di Miramare e di Duino. Alle spalle la protegge l’aspro paesaggio carsico, dove si possono ammirare grandiosi spettacoli naturali come la Grotta Gigante o la Dolina di Percedol, una valle ricca di rigogliosa vegetazione. Dall’altipiano carsico, con le sue grotte, alle suggestive foci del Timavo, alla riserva marina del Parco di Miramare; dalle falesie di Duino, vicino al Castello, alle riserve naturali del Monte Lanaro, del Monte Orsario e della Val Rosandra, la natura di questo lembo di terra è unica in ogni stagione.

Ma il fascino del territorio oltrepassa gli aspetti naturalistici: l’elegante città d’arte di Trieste, dov’è evidente l’eredità culturale asburgica, i paesini carsici con le loro tradizioni e perfino le piccole località turistiche costiere costituiscono grandi tesori custoditi in questo piccolo lembo di terra.

Trieste deve il suo fascino al suo essere città di frontiera e insieme porto di mare, che ha portato al sovrapporsi e incrociarsi di popoli e culture molto diversi: grazie alle sue eredità italiana, mediterranea, mitteleuropea e slava, Trieste ha una ricchezza culturale che si palesa immediatamente al visitatore tramite i suoi splendidi edifici che rispecchiano tutti gli stili delle varie epoche, dalla romana al neoclassico al razionalismo, e tramite le chiese appartenenti a tutte le religioni praticate dai diversi popoli che qui hanno trovato casa. Non bisogna poi tralasciare di visitare i suoi caffè storici, che han visto passare la storia di questa città e che sono ancora luogo d’incontro fondamentale, insieme ai buffet dove si gusta la tipica cucina locale.

Anche la cucina naturalmente è un incrocio di sapori, dalla Mitteleuropa al mare: di tradizione mitteleuropea sono la jota (minestra di fagioli, crauti e patate), i gnochi de pan e i gnochi de susini e i capuzzi (crauti). La cucina di pesce ha tradizioni tipicamente venete, come i sardoni in savor.

Anche i dolci sono per lo più di tradizione austroungarica e veneta: presnitz (dolce di sfoglia e frutta secca) e putizza (pasta morbida ripiena di frutta secca), strucolo de pomi (strudel di mele), strucolo cotto (strudel di noci), crostoli (chiacchiere veneziane), krapfen (bomboloni alla marmellata o alla crema), fritole (specie di piccola frittella) e pinza (un pane dolce).

Infine i vini: Terrano, Malvasia e Refosco, coltivati sul Carso, stanno diventando sempre più rinomati. È stata istituita pure la Strada del Terrano, che attraversa gran parte della provincia sull’altipiano carsico, da Opicina a Sistiana, portando nei luoghi della produzione vinicola. Le osmize (da “osem”, otto in sloveno), segnalate sul Carso da un ramo verde, risalgono ad un editto dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria che consentiva ai contadini la vendita diretta di vino e di altri prodotti agricoli di propria produzione per la durata di otto giorni. Vi si trovano prosciutto crudo e cotto, salame, il tipico formaggio Tabor, uova sode e, naturalmente, il vino.

 

 

 

CULTURA
BORGHI TIPICI CASTELLI EVENTI
    MONUMENTI E SITI STORICI MONUMENTI RELIGIOSI MOSTRE
      MUSEI SITI ARCHEOLOGICI VILLE E PALAZZI
      NATURA
      CASCATE ESCURSIONI FIUMI
      GIARDINI E PARCHI GROTTE LAGHI E LAGUNE
        MONTAGNA PARCHI E RISERVE SPIAGGE
          ENOGASTRONOMIA
          RISTORANTI AGRITURISMO PIZZERIE
            CANTINE PRODUTTORI
            OSPITALITÀ
            HOTEL BED & BREAKFAST AGRITURISMO
                CAMPEGGI AFFITTACAMERE APPARTAMENTI PER VACANZE
                  SPORT
                  TREKKING E PASSEGGIATE MOUNTAIN BIKE CAVALLO
                      SPORT ACQUATICI SPORT INVERNALI SPORT MONTAGNA
                          oasi

                          Oasi avifaunistica dei Quadris

                          La cicogna bianca è il simbolo della zona dei Quadris che, con i suoi ambienti umidi, costituisce una delle stazioni sperimentali per la reintroduzione di questa specie in Italia: sono, infatti, oltre cinquanta gli esemplari di questo uccello migratore che volano liberi nel territorio circostante e che dopo aver svernato nei paesi caldi dell’Africa tornano qui per nidificare. Il nido viene costruito a grande altezza dal suolo, su alberi, tetti e pali del telegrafo. Le cicogne nidificano spesso utilizzando gli stessi siti per generazioni, arrivando a record di nidi utilizzati ogni anno per cento anni.

                          I Quadris sono un paradiso naturale per molte specie a rischio estinzione; è qui tutelato, infatti, anche l’ibis eremita, in forte pericolo, che nidifica in zone rocciose, falesie e scarpate, scegliendo spesso i castelli e le rovine e si può vedere facilmente vicino alle rive dei fiumi e lungo i ruscelli. La riserva da rifugio anche a molte specie di anatre, oche selvatiche e ai Konjik, i cavallini selvatici.

                          Un contesto naturalistico di grande suggestione, quello dei Quadris, il cui toponimo deriva da alcune pozze d’acqua scavate in forme geometriche, i quadris appunto, per lo sfruttamento dell’argilla che, dismesse dall’uomo, danno vita a un ambiente inusuale e selvaggio colonizzato dalla vegetazione stagnale dei bacini lacustri e delle paludi: le piante galleggianti, fra cui le stupende ninfee bianche, il canneto e i brandelli di bosco igrofilo con salici e ontano nero.

                          Gli ambienti umidi dei Quadris e i brandelli di bosco sono ricchissimi di avifauna, basti ricordare la presenza di specie come l’airone cenerino, la gallinella d’acqua, il martin pescatore o il pendolino, ma qui trovano rifugio anche la volpe, il ghiro, la donnola, la faina, la puzzola e occasionalmente anche il capriolo.

                           
                           
                           
                           
                           
                           
                           
                           
                           
                           
                           
                           
                           
                           

                          Informazioni

                          Ubicazione: Via Caporiacco, Fagagna

                          Estensione: 100 ettari

                          Informazioni: www.oasideiquadris.it – Associazione Amici dell’Oasi dei Quadris, via Caporiacco, Fagagna – Tel.: 331 9788574, e-mail: info@oasideiquadris.it

                          Servizi: centro visite didattico, voliere

                          Attività: visite guidate su prenotazione, birdwatching

                          Orari di apertura: dal 29 marzo al 1° novembre la domenica e i festivi in primavera e autunno 10.00-12.30 / 14.00-18.30, in estate: 9.30-12.30 / 14.30-19.00

                          Visite: su prenotazione visite guidate per scolaresche o gruppi di almeno 10 persone

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