Giardino_Piazza_Primo_Maggio_Udine

Giardino Piazza Primo Maggio

Il giardino è posto al centro di piazza Primo Maggio, a oriente della collina su cui sorge il Castello. L’attuale Giardin Grande, anticamente compreso tra le due rogge urbane e il colle del Castello, era soggetto a frequenti allagamenti a causa della depressione del terreno, a cui si pose soluzione solo nel secondo Cinquecento con interventi di bonifica. Alla fine del Duecento l’area era denominata «Zardinum Domini Patriarchae» e rimase proprietà patriarcale fino all’arrivo dei veneziani; se ne attesta l’uso collettivo per le pubbliche fiere nel 1486. Negli stessi anni, il luogotenente Tommaso Lippomano introdusse la fiera di Santa Lucia.

In epoca austro-francese venne creato l’impianto tuttora esistente. Nel 1808 l’incarico fu affidato all’ingegner Antonio Lerner che disegnò la struttura ad ellisse con otto viali di passeggio radiali, convergenti verso la piazzola con l’aiuola ottagonale alberata. Lo storico ‘laghetto’ fu trasformato in una vasca d’acqua circolare circondato dalla «boschetta con dei viali disposti a capriccio».

La piazza è stata ristrutturata nel primo decennio del XXI secolo con il rifacimento dei vialetti e del manto erboso.

 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Primo Maggio, Udine

Superficie totale: 2,00 ha

Impianto planimetrico: formale con schema geometrico

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Udine

Peculiarità scenografiche e compositive: peschiera, viale ellittico, viali

Specie botaniche di rilievo: platano, platano orientale

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Ex_Caravella

Ex Caravella

La spiaggia denominata ex Caravella si trova nella zona della vecchia cava di Sistiana, sul lato destro della bellissima baia scendendo al porticciolo di Sistiana mare. Vi si accede dal parcheggio a pagamento. La spiaggia di piccoli ciottoli è adatta anche ai bambini: a loro disposizione c’è il Baby Park con i giochi e le piscine gonfiabili, animazione e giochi sulla sabbia, mentre per i ragazzi ci sono il calcio saponato, il beach volley, il beach soccer, tavoli da ping pong e giochi da tavolo. Per tutti gli ospiti il Parco della Caravella mette a disposizione cabine, lettini, sdraio e ombrelloni. Sono disponibili pure un centro diving, un bar/stuzzicheria e l’animazione, pomeridiana e notturna.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Giardino del Parco di Villa de Claricini Dornpacher

Il complesso si trova ai margini dell’aggregato rurale di Bottenicco. Il nucleo più antico risale al secolo XVII ad opera della famiglia de Claricini. Alla medesima fase costruttiva potrebbe risalire anche l’impianto formale del giardino ripartito in quadranti con vialetti perpendicolari. Anche le dimensioni delle alberature del parco sembrerebbero attestare una sua origine tardo-settecentesca.

La realizzazione della corte d’onore con pozzo centrale dovrebbe, invece, risalire alla seconda metà dell’Ottocento o all’inizio del Novecento.

Tra il 1908 ed il 1909, durante i lavori di restauro della villa, il giardino fu ridefinito all’italiana con fontane e statue, scandito ai margini da vasi di limoni; e si realizzò, inoltre, la serra. Una balaustra separa il giardino dal parco formato formato da gruppi di essenze secolari come faggi, abeti, cedri e lecci. Gli elementi scultorei decorativi, prevalentemente in pietra artificiale, confermano la datazione. Ai rifacimenti in chiave eclettico-storicista non dovette essere estranea la cultura filologico-umanistica di Nicolò de Claricini Dornpacher, dantista ed erudito.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Boiani 4, Moimacco (Bottenicco)

Superficie totale: 0,90 ha

Impianto planimetrico: all’italiana (giardino, corte d’onore) e all’inglese (parco)

Condizione giuridica proprietà: privata, Fondazione de Claricini Dornpacher

Peculiarità scenografiche e compositive: fontana, serra, vasche circolari con grotaille, vialetti

Specie botaniche di rilievo: abete caucasico, bosso, faggio, leccio, tasso

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Giardino_Castello_Susans_Majano

Castello di Susans

Il Castello di Susans sorge sull’omonimo colle nella piana del Tagliamento. Si ritiene che l’antico fortilizio medievale, sulle cui fondamenta è stata poi eretta l’odierna Villa Colloredo, sorgesse già sul preesistente basamento di una torre romana o tardo antica.

Il maniero sarebbe stato edificato nel 1304 da Federico di Pers e da Asquino di Varmo, distrutto nel 1315 dal conte di Gorizia, riedificato e ceduto ai Colloredo nel 1337; la sfortunata fortificazione fu incendiata e definitivamente distrutta dai Zamberlani nel corso della rivolta del 1511.

Attorno al 1630 Fabrizio di Colloredo promosse l’edificazione della moderna villa di impianto ‘toscaneggiante’, il cui progetto è attribuito all’architetto mediceo Matteo Nigetti. Il giardino, chiuso da un’esedra semicircolare a meridione, dovrebbe analogamente risalire al XVII secolo, così come il giardino formale. Mentre gli impianti arborei sarebbero ascrivibili ai decenni più recenti, ad eccezione dei superstiti esemplari di cipresso dalle dimensioni monumentali che punteggiano lo storico viale di accesso.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Frazione Susans, Majano

Superficie totale: 1,50 ha

Impianto planimetrico: all’italiana

Condizione giuridica: proprietà privata

Peculiarità scenografiche e compositive: aiuole, recinzione in pietra a torri angolari, viali

Specie botaniche di rilievo: cipresso, tasso

Orario di apertura: sabato e domenica 15.00-18.00

Tel: +39 0432 948090

e-mail: info@castellodisusans.com

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Galleria_Regionale_arte_contemporanea_Luigi_Spazzapan

Galleria Regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan

La galleria intitolata al pittore gradiscano, costituita nel 1977, espone la collezione permanente delle opere di Luigi Spazzapan (Gradisca d’Isonzo 1889 – Torino 1958) donate dal collezionista torinese Eugenio Giletti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. È una raccolta di 87 opere tra chine, tempere ed oli che ricoprono l’intera produzione dell’artista, mentre l’archivio conserva fotografie, manoscritti, lettere, cataloghi e una ricchissima rassegna stampa su Luigi Spazzapan.

Nella galleria vengono inoltre allestite mostre temporanee di artisti regionali e dei territori limitrofi transfrontalieri: dalle mostre antologiche dedicate a Luigi Spazzapan alla mostra su Espressionismo e Nuova Oggettività in Slovenia, a quella dei disegni di Pier Paolo Pasolini a Translimina, che ha riunito artisti della regione, dell’Austria e della Slovenia, nonchè rassegne dedicate alle arti visive e alle attuali tendenze artistiche del Friuli Venezia Giulia.

La Galleria è gestita dalla Provincia di Gorizia, dal Comune di Gradisca d’Isonzo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Indirizzo: Via Battisti, Gradisca d’Isonzo

Servizi:bookshop, laboratori didattici, fototeca, archivio documentale, visita guidata ogni domenica alle 16.00

Informazioni: www.galleriaspazzapan.it

Orari di apertura: martedì, sabato e domenica 10.00-19.00; mercoledì, giovedì e venerdì 15.00-19.00; chiuso il lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, Pasqua, 25 e 31 dicembre

Tel./Fax: 0481 960816

E-mail: galleriaspazzapan@libero.it

Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,00

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Parco_della_Rimembranza_Trieste

Parco della Rimembranza

Il parco è situato nel centro storico di Trieste, sulle pendici del colle di San Giusto, tra il complesso della cattedrale e del castello e il teatro romano.

Si tratta di una superficie boschiva percorsa da tre strade asfaltate e da vialetti lastricati; una doppia scala, chiamata Scala dei giganti, lo attraversa dalla piazzetta della fontana fino a via del Monte.

I lavori iniziarono con la creazione di via Capitolina, una strada panoramica che sale gradualmente attorno al colle raggiungendo la cattedrale. Sul versante furono collocati i cippi di pietre carsiche con le iscrizioni dei nomi dei caduti in guerra.

Il parco fu inaugurato il 24 maggio 1926 con un maestoso corteo che mosse da piazza San Giovanni alla volta del colle di San Giusto, presso l’albero dedicato a Guglielmo Oberdan. Nel 1934 venne eretto l’imponente Monumento ai Caduti dello scultore Attilio Selva e nel 1938, in occasione della visita di Mussolini alla città di Trieste, fu collocata la fontana con l’obelisco posta all’ingresso del parco, progettata dagli architetti Ruggero e Arduino Berlam, in origine illuminata da luci tricolori. Uno spazio di devozione, ma allo stesso tempo di controllo sulla memoria legata principalmente al conflitto del 1915-1918 anche se oggi, al suo interno, è possibile trovare pietre che ricordano anche la guerra civile spagnola, le guerre d’Africa e la seconda guerra mondiale.

 

Informazioni


Indirizzo: Viale della Rimembranza, Trieste

Superficie totale: 3,40 ha

Impianto planimetrico: a bosco, forma irregolare

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Trieste

Peculiarità scenografiche e compositive: cippi con iscrizioni, doppia scalinata con vista, piazza con fontana

Specie botaniche di rilievo: abete, cedro, cipresso, pino

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siora

Siora Rosa

Nato ancor prima del 1921 con il nome di Bar Vittorio Veneto, era gestito dalla signora Rosa Cattaruzza, il cui ritratto campeggia sopra la cassa del locale.
Siora Rosa cucinava interi prosciutti che utilizzava per preparare deliziosi panini che la resero famosa in tutta Trieste soprattutto per la loro abbondanza.
All’origine il locale era più piccolo, ma sempre pieno di persone che venivano a mangiare jota, trippe, baccalà, porcina, cotechino, kaiserfleisch, luganighe di Vienna e luganighe di cragno entrambe servite con crauti, senape e kren.

Scomparsa la titolare, nel 1975 il locale è stato rinnovato e riaperto dalla Famiglia Facco. Da quasi quarant’anni, infatti, la signora Albina è la regina della cucina dove lavora ogni giorno con la figlia Monica per non far dimenticare a triestini e turisti la tradizione culinaria di Siora Rosa.

Ogni giorno, infatti, è possibile gustare il prosciutto cotto nel pane tanto apprezzato dalle vecchie e nuove generazioni; inoltre è sempre in funzione la caldaia che sforna porcina, cotechino, lingua, luganighe di Vienna e di cragno, che insieme ai crauti sono il piatto tipico triestino, accompagnato naturalmente da una buona birra artigianale.
Specialità della Casa sono anche il goulash, gli gnocchi di pane, di patate e di susine, e tanti altri piatti legati alle stagioni tra i quali ricordiamo il baccalà in bianco, il baccalà mantecato, le seppie in umido e i sardoni in savor.

Numerose sono le riviste specializzate e i giornali che hanno parlato del Buffet da Siora Rosa.
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Attilio Hortis, 3 – Trieste

Telefono: +39 040 301460

Email: buffetsiorarosa@gmail.com

Orari: Aperto dalle 8.00 alle 22.00

Chiusure: Chiuso la domenica e il lunedi

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