Castello_Canussio_Cividale_Friuli

Castello Canussio

Fin dal XII secolo la famiglia guelfa dei Canussio (da Canussio di Varmo nel Medio Friuli) fu investita dal governo patriarcale dell’antico castello – considerato il più ampio complesso architettonico civile di epoca tardo antica – sorto sulla cinta delle mura di Cividale. La famiglia Canussio ne detenne il possesso sino alla fine dell’Ottocento quando lo cedette al barone austriaco Dionigi Craigher che fece ricostruire l’edificio secondo un gusto neogotico, facendo realizzare torrette quadrate e rotonde e coronamenti con merli ghibellini.

Negli anni ’90 del secolo scorso il palazzo, riacquistato da Vittorio Canussio, discendente della nobile famiglia friulana, è stato sottoposto a un radicale intervento di recupero architettonico. E dallo scavo archeologico stratigrafico, voluto dalla Sovrintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, sono emersi un tratto di muro della cerchia perimetrale di Forum Iulii risalenti al II-III secolo d. C. e due fortificazioni a torre di forma pentagonale nonché una grande varietà di reperti datati dall’epoca romana a quella rinascimentale.

Nel 1994 sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’edificio che hanno mantenuto a vista il muro latino e protetto da un piano calpestabile di lastre in cristallo le strutture di epoca romana. La zona archeologica è parte integrante del Museo Archeologico Nazionale di Cividale.

La torre esterna è affiancata da un gradevole prato all’inglese e sono state messe in sicurezza le strutture altomedievali e romaniche, e valorizzati gli elementi architettonici di epoca rinascimentale, dovuti alla scuola del Palladio. Dall’indagine archeologica e dal recupero architettonico di Casa Canussio sono così emersi molti secoli di storia urbana, tanto che nel 2000 sono state effettuate ulteriori ricognizioni che hanno consentito il ritrovamento di nuovi reperti di epoca romana (laterizi, ceramica comune e “terra sigillata”) e il significativo rinvenimento di una moneta dell’imperatore Onorio (393-418 d.C.) che ha permesso di datare la costruzione della torre all’età tardo-antica.

Casa Canussio è, inoltre, sede della Fondazione di studi storici e latini dedicata all’umanista e storico Niccolò Canussio, autore del De Restitutione Patriae.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Niccolò Canussio 4, Cividale del Friuli

Servizi: convegni, cene di gala, concerti, mostre

Informazioni: www.castellocanussio.it

Tel./Fax: 02 89015523

E-mail: castellocanussio@yahoo.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Spiaggia_del_bosco

Spiaggia al Bosco

La spiaggia chiamata “Al Bosco” è il tratto di arenile tra la spiaggia principale di Grado e la spiaggia di Pineta. Il nome è dato dalla zona boschiva che la circonda, dove si può parcheggiare a pagamento arrivando così proprio a ridosso della bella spiaggia sabbiosa lunga più di un chilometro. L’ingresso è gratuito; alcuni tratti sono in concessione e vi si possono noleggiare lettini e ombrelloni.

Il fondale qui è molto basso fino ai banchi di sabbia, l’acqua mai fredda, ideale per i bambini; oltre i banchi di sabbia l’acqua diventa più profonda. Questa spiaggia è sempre molto tranquilla, e l’ampia fascia alberata permette di riposare all’ombra e fare dei pic-nic.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

Nordic-Life-Park

Nordic Life Park

Il Nordic Life Park di Andreis è il primo parco vita del Nordic Wallking della Provincia di Pordenone. I suoi percorsi sono stati studiati e sviluppati per la pratica della “camminata nordica”.

i sentieri si snodano attorno all’abitato di Andreis. Ognuno dei percorsi è stato individuato tenendo conto delle specificità tecniche, dettate dalla Federazione Internazionale di Nordic Walking, e dalle peculiarità storico ambientali presenti sul territorio.

Gli 8 percorsi sono caratterizzati da una specifica segnaletica, che oltre a guidare il walker lungo i tracciati fornisce anche informazioni di carattere turistico e storico.

 

PERCORSO N° 1: San Daniele del Friuli
Percorso facile, panoramico, etnografico, adatto a tutti. Possibilità di Kneipp, pozze alpine. In località Sott’Anzas con una piccola deviazione è possibile raggiungere il suggestivo torrente Susaibes. Dirimpetto al sentiero: le voliere degli uccelli rapaci.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 4150 m
dislivello: 175 m
consumo calorico: 225 kcal
livello di difficoltà: facile
fondo presenta una superficie di tipo misto: sterrato, prato, asfalto, scalini

PERCORSO N° 2: Scout Basso
Percorso facile, esplorativo, adatto a tutti. Fare attenzione appena dopo il primo ponticello, si consiglia di tenere sollevati i bastoncini nel scendere per circa 20 metri. Bello il boschetto nei pressi della frazione di Bosplans.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 540 m
percorrenza: 5300 m
dislivello: 140 m
consumo calorico: 250 kcal
livello di difficoltà: facile
fondo presenta una superficie di tipo misto: sterrato, flysch, asfalto e ponticelli

PERCORSO N° 3: Selves
Percorso di tipo esplorativo di media difficoltà, etnografico e naturalistico. Si raggiunge la piccola frazione di Alcheda da dove si apre il panorama sulla catena montuosa del Prescudin. Le caratteristiche fontane alpine ci ristorano prima di affrontare in discesa lo storico sentiero dei due mulini (doi mulins).

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 3200 m
dislivello: 200 m
consumo calorico: 175 kcal
livello di difficoltà: medio
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch e prato

PERCORSO N° 4: Scout alto
Percorso di tipo esplorativo per allenati, molto panoramico, intenso e gradevole. A circa metà percorso si affronta una decisa salita e dopo la caratteristica cascata panoramica si procede con precauzione in discesa fino al ponticello in legno. Ottimo belvedere su Andreis e la faglia periadriatica.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 540 m
percorrenza: 4350 m
dislivello: 140 m
consumo calorico: 240 kcal
livello di difficoltà: medio
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch, stream crossing, ponticello

PERCORSO N° 5: La Botte
Percorso breve, caratterizzato da un ambiente molto dinamico e pittoresco. Il fondo abbastanza accidentato e qualche brusca salita lo rendono adatto ad un’utenza con esperienza. La caratteristica botte alla sorgente e il vicino torrente Ledron, impreziosiscono questo itinerario pensato soprattutto come
collegamento con la parte ovest del Parco Nordic.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 520 m
percorrenza: 3600 m
dislivello: 120 m
consumo calorico: 175 kcal
livello di difficoltà: difficile
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, scalini, sterrato, ciottolato

PERCORSO N° 6: L’eremo
Percorso di tipo esplorativo e naturalistico adatto a walkers allenati, concreta e costante la salita dei due mulini. La piccola chiesetta di Alcheda indica la via; bello il balcone sul torrente Ledron dove una piccola forra richiede attenzione e poi giù si torna ad Andreis.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 3850 m
dislivello: 175 m
consumo calorico: 215 kcal
livello di difficoltà: difficile
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch e sterrato

PERCORSO N° 7: Prapiero
Piccolo anello, risulta un diversivo rispetto a Selves che lo domina. Adatto ai principianti, a coloro per i quali ogni passo conta. Raggiunge la piccola località di Prapiero e li ne carpisce il silenzioso vivere tra ruralità evidenti.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 450 m
percorrenza: 2420 m
dislivello: 50 m
consumo calorico: 135 kcal
livello di difficoltà: per tutti
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto e flysch

PERCORSO N° 8: Prades
Percorso adatto ai principianti, mai faticoso. Chiude il perimetro del parco, esaltando la posizione
baricentrica dell’abitato di Andreis. Dal torrente Alba, per vecchia carrareccia, ci si inoltra nel verde rustico e selvatico dove piacevole rimane tutto il tempo a disposizione.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 455 m
percorrenza: 2700 m
dislivello: 55 m
consumo calorico: 154 kcal
livello di difficoltà: per tutti
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, stream crossing, flysch e sterrato, Kneipp torrente Alba

Informazioni


Per maggiori informazioni:
Istruttori della zona certificati e qualificati ANWI-INWA.
Giovanni Bertagno +39 335 5269762
Franco Polo +39 334 8149598

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Castello_Albana_Prepotto

Castello di Albana

Il castello, posto a difesa della valle dello Judrio, risale al XII secolo, feudo dei d’Albana e successivamente dei Traburgo, nobili carinziani ministeriali del conte di Gorizia e, quindi, dei nobili cividalesi de’ Portis che nel 1483 lo portarono in dote ai visconti di Mels.

Nel 1509 il castello, ereditato dagli Asburgo, fu attaccato dalle truppe della Serenissima. Nello stesso periodo il territorio fu colpito anche da una violenta epidemia di peste e, nel 1511, dal terremoto. Eventi, questi, che furono la probabile causa della sua rovina.

Nel secolo successivo il castello venne ricostruito e adibito a moderna residenza di campagna. Durante la prima guerra mondiale l’edificio fu usato come ospedale militare e restaurato alla fine del confiltto. Requisito nella seconda guerra mondiale divenne un ricovero per gli sfollati. Passato in eredità ai Gabrici di Cividale, dopo un lungo priodo di degrado nel 2000 è stato sottoposto a un radicale restauro.

Il mastio è serrato da quattro torri angolari e un muro di cinta in cui si apre un portale ad arco centinato, su cui campeggiano lo stemma dei Mels e un leone di San Marco. Secondo antichi detti popolari dalla torre di sud-est si accedeva ad un naturale cunicolo sotterraneo – poi franato – che avrebbe condotto fino al torrente Judrio. Il castello poggia su uno zoccolo di roccia calcarea, che è notoriamente soggetta ai fenomeni erosivi caratteristici del Carso.

 

Informazioni


Indirizzo: Prepotto – Udine

Stato di conservazione: in fase di restauro

Visite: solo esterni

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Palazzo_Modello_Trieste

Palazzo Modello

Il palazzo fu progettato nel 1870 da Giuseppe Bruni a cui si deve anche il vicino Palazzo del Municipio. Il palazzo fu chiamato “Modello” perché doveva servire da riferimento per lo stile architettonico dell’intera Piazza Grande, allora interessata da un radicale maquillage. Una nota bizzarra si scopre nel sottotetto dove i telamoni che sorreggono lo sporto della linda sono scolpiti nel gesto scaramantico di toccarsi le parti intime.

 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

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TarvisioFor

Riserve Naturali del Rio Bianco e di Cucco

La Riserva naturale integrale di Rio Bianco si trova immersa tra boschi di abete rosso, pino nero e larice, custoditi da aspre pareti rocciose a strapiombo. La Riserva naturale di Cucco è in prossimità dell’abitato di Malborghetto, presso le pendici del monte Alpe Piccola. Ospita una pineta naturale di pino nero d’Austria, di grande valore per la sua rarità, dove non mancano alcuni interessanti endemismi come l’euforbia della Carnia e numerose specie rare tra le quali la dafne alpina e la viola rupestre.

L’area protetta del Rio Bianco, resa inaccessibile dal territorio impervio, caratterizzato da pendii scoscesi di rocce di dolomia, salti e ripidi ghiaioni, preserva un ecosistema selvaggio e intatto, uno degli ambienti più integri delle Alpi orientali. La riserva è inoltre ricca d’acqua, con molte sorgenti che alimentano il Rio Bianco, formando piccoli ruscelli a cascate.

Tra la fauna troviamo il camoscio, il cervo, il capriolo, la volpe, la martora, il tasso, la lepre alpina, lo scoiattolo; tra gli uccelli, l’aquila reale, il gufo reale, il grifone, il gheppio, lo sparviero, il codirosso spazzacamino e il picchio nero.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Ubicazione: Comune di Malborghetto-Valbruna

Estensione: 378 ettari / 21 ettari

Servizi: Centro area di parcheggio “La foresta” presso Bagni di Lusnizza provvisto di museo, giardino botanico

Visite: visitabile solo per ragioni di studio o escursioni naturalistiche previa autorizzazione del Corpo Forestale dello Stato, via Romana 35, Tarvisio – tel.: 0428 2786 / 0428 2787; e-mail: utb.tarvisio@corpoforestale.it

Orari di apertura: 8.00-13.00 e 14.00-17.00

 

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Chiesa del Cristo Re

La storia di questa chiesa è particolare: fu costruita in parte con il denaro – un milione di lire consegnato al parroco dall’ufficiale tedesco – lasciato dalle truppe tedesche e cosacche in ritirata nel maggio 1945. Con grandi sacrifici poi la popolazione raccolse il denaro necessario per completare l’opera, ma ci vollero ben 18 anni. La chiesa fu consacrata nel 1964 e sostituì la troppo piccola chiesetta di Santa Geltrude. La chiesa del Cristo Re fu voluta dalla popolazione di Timau quale monito e ricordo delle immani sofferenze patite da tutti i popoli in tutte le guerre.

La grandiosa chiesa del Cristo Re è a tre navate e la sua facciata è decorata con un grande mosaico di Ernesto Mitri. Nel 1975 la chiesa ha ricevuto in dono un crocefisso in legno alto 12 metri e pesante 30 quintali, opera di maestri scultori gardenesi. Si tratta di uno dei più imponenti crocifissi lignei d’Europa, ed è diventato meta di frequenti pellegrinaggi.

 
 
 
 
 

Informazioni


Chiesa del Cristo Re

Via San Pio X 4

Fraz. Timau, Paluzza (UD)

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