Castello_Mocco

Castello di Moccò

La prima menzione del castello posto a guardia della Val Rosandra risale al 1233 – come «Castro de Muchou» – anno in cui il vescovo di Trieste lo diede in consegna a dei ministeriali che assunsero il predicato de Mucho.

Il castello, insieme a quello di Moncolano, nei pressi di Prosecco, presidiava la strada che collegava il litorale con la Carniola e l’Istria, fondamentale per i traffici mercantili e, pertanto, lungamente conteso tra Venezia e Trieste.

Nel 1268 venne distrutto dai capodistriani e ricostruito dal Patriarca di Aquileia che in seguito lo cedette al Comune di Trieste.

Assediato e preso dai veneziani più volte nel corso dei secoli, nel 1511, in seguito all’ennesima guerra austro-veneta, il vescovo di Trieste Pietro Bonomo alla guida delle milizie triestine e alle truppe boeme e croate fornite dall’imperatore ottiene la resa dei veneziani asserragliati nel castello e di tutte le strutture fortificate minori dei dintorni, compresi il Tabor di Draga e il castello di San Servolo. Quindi il castello fu fatto radere al suolo per ordine del vescovo, affinchè non cadesse nuovamente in mano nemica. I materiali del castello antico furono impiegati per la costruzione del castello Nuovo, sorto nel XVII secolo che, già danneggiato dalla seconda guerra mondiale, fu irrimediabilmente distrutto da un incendio poco tempo dopo. Oggi se ne possono scorgere solo le fondamenta e parte delle mura diroccate.

Sull’altura sorge oggi la Vedetta Moccò, da cui si possono osservare il monte Stena, noto per la Grotta delle Gallerie e la Fessura del Vento, il “Crinale” con il cippo Comici e la chiesa di Santa Maria in Siaris e il torrente Rosandra spaziando con lo sguardo fino al mare.

 

Informazioni


Indirizzo: località Moccò,San Dorligo della Valle

Come arrivare: raggiungibile da Sant’Antonio in Bosco seguendo la strada che conduce a San Michele oppure seguendo il sentiero CAI n. 1; in autobus con la linea 41, fermata piazza Bagnoli

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Palazzo_del_Governo_Trieste

Palazzo del Governo

Il palazzo, già sede della Luogotenenza austriaca e oggi della Prefettura, fu progettato dall’architetto viennese Emil Artman tra il 1901 e il 1905 fondendo gusto neorinascimentale e art nouveau. Il monumentale doppio loggiato in pietra bianca è stretto tra due ali rivestite da mosaici dorati in vetro di Murano del viennese Giuseppe Straka con teste allegoriche, festoni e medaglioni con la croce dei Savoia, che sostituirono gli originali con le aquile imperiali.

Nei primi anni Sessanta l’arredamento degli interni fu curato dagli architetti Umberto Nordio e Aldo Cervi. Lungo lo scalone d’onore, nei mezzanini, nicchie decorative ospitano vasi in porcellana con lampadari che imitano mazzi floreali. Al secondo piano, si trovano i saloni di rappresentanza con pavimenti in legno di rovere, decorazioni a motivi floreali in stucco, lampadari in cristallo e grandi specchi entro cornici dorate e il dipinto di Cesare Sofianopulo che rappresenta san Giusto, patrono della città.

Nel salone rosso vi sono alcuni vasi con scenette galanti di ispirazione rococò e dipinti. Nella grande sala da ballo, paraste dal capitello corinzio supportano la galleria dei musicisti, decorata da elementi geometrici in stile secessionista. Nella sala da pranzo una serie di dipinti sopraporta monocromi rappresentano luoghi ed edifici di Trieste ai primi del Novecento. Nel cosiddetto Appartamento del Presidente si conservano opere di Natale Schiavoni, Giovanni Zangrando e Carlo Sbisà.

 

Informazioni


Dove: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

Visite: la visita all’interno è consentita solo in particolari occasioni

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ALTRO IN ZONA
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Lago di Redona

Il lago artificiale di Redona, detto anche “Lago dei Tramonti“, fu costruito nel 1951 sbarrando il fiume Meduna, presso la stretta del monte Racli, per produrre energia elettrica ed alimentare i sistemi d’irrigazione della pianura. La sua costruzione però ha comportato la distruzione di tre borgate che sono state sommerse, Flors, Movàda e Redòna: nei periodi di secca, i resti delle case e degli edifici emergono dalle acque come scheletri.

Lungo circa 5 km, si trova in Val Tramontina, circondato dalle montagne, fra i Comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, vicino a Meduno (Pordenone).

Il lago è inserito in un ambiente naturale affascinante, percorso da sentieri panoramici, ed è possibile praticare la pesca: la fauna ittica è rappresentata da trote iridee, fario, barbi e cavedani.
 
 
 
 
 
 
 
 

    Laghi della Val Tramontina ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Tempio Ossario

L’Ossario di Timau fu costruito sui resti dell’antico Santuario del Santissimo Crocifisso, distrutto durante la prima guerra mondiale. Vi sono custodite le spoglie di oltre 1700 Caduti provenienti dal fronte dell’alto Bût sparse nei piccoli cimiteri di guerra della Carnia. Il progetto venne affidato a Giannino Castiglioni, già impegnato nei Sacrari di Redipuglia, Oslavia e Caporetto. All’interno si conservano la Madonna delle Nevi, dipinta nel 1916 da Pietro Fragiacomo, e un ciclo pittorico di Marino Sopracasa.

Dal Tempio il 1° novembre di ogni anno parte la fiaccola che arriva al Sacrario di Redipuglia per le celebrazioni del 4.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: via Nazionale 144, Frazione Timau, Paluzza

Informazioni: Museo della grande guerra di Timau, via Nazionale 90 – tel.: +39 0433 779168; www.museograndeguerratimau.it; e-mail: museotimau@alice.it

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AlpineCost

Alpine Coaster

Emozioni mozzafiato a bordo di bob su rotaia

L’Alpine Coaster, attrazione aperta estate ed inverno, vi farà rovare emozioni mozzafiato a bordo di bob su rotaia a due posti.
1.000 metri di dossi e paraboliche per sensazioni indimenticabili.

La partenza si torva nel centro di Piancavallo tra il Palaghiaccio e la seggiovia Tremol 1 e il percorso che si snoda a fianco della pista Salomon.
L’Alpine Coaster è adatto a grandi e piccoli e garantisce una discesa a tutta velocità in assoluta sicurezza.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


ORARIO DI APERTURA
Periodo invervale:
sabato e domenica dalle 13.00 alle 16.30

Periodo estivo:
Luglio: sabato e domenica 5-6, 12-13, 19-20, 26-27:
Agosto: apertura continuata da venerdì 1 a domenica 24 agosto e sabato 30 e domenica 31;
Settembre: sabato e domenica 6-7 e 13-14.

Orari:
Feriale: 10.00-13.00/14.00-17.00
Sabato, domenica e settimana di ferragosto: 10.00-13.00/14.00-17.30

Biglietto d’ingresso
Biglietto intero
Corsa singola: € 4,00
3 corse: € 11,00
5 corse: € 18,00

Biglietto ridotto e gruppi
Corsa singola: € 3,00

PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Promotur Piancavallo
Piazzale Tremol
Tel. +39 0434 655258
piancavallo@promotur.org

Ufficio turistico di Piancavallo
Via Collalto, 1
33081 Piancavallo (PN)
Tel. +39 0434 655191
info.piancavallo@turismo.fvg.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

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Borgo rurale di Andreuzza

Il borgo del Comune di Buja, anticamente detto Polchiara, sorge isolato nei pressi del Canale Ledra. Andreuzza prende il dalla nobile famiglia degli Andreuzzi di San Daniele, proprietaria nel Seicento dei terreni circostanti. A quell’epoca risale il nucleo abitativo rurale: i canali, la Roggia Alta (Roe di Bernart) che alimentava il mulino e la ruota in ferro della “farie”, la fucina del battiferro, il Rio Fossalat, che lambisce i pressi della chiesetta della Madonna delle Acquee.

Il complesso rurale, come anche quelli in località Saletti e Ontagnano, è stato ristrutturato dopo il sisma del 1976 che lo aveva danneggiato.

 

Informazioni


Dove: Frazione Andreuzza, Buja, Provincia di Udine

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colibi

Centro Colibrì

Il Centro per la salvaguardia dei colibrì è una Istituzione Scientifica senza fini di lucro riconosciuta dal Governo Italiano, Tedesco, Ecuadoriano e Peruviano e inoltre dal Decreto Ministeriale 165-A1/2005.

Il Centro Colibrì di Margherita Hack, è un centro di ricerca, rinato a dicembre 2013 con fondi interamente privati, in una nuova sede altamente tecnologica con laboratori, aule di ricerca e una vera e propria foresta tropicale completamente isolata dall’ambiente esterno ed è sito nel piano interrato del Città Fiera. Un percorso di 900 mq con 7 sale tematiche a contatto diretto con colibrì, farfalle, bradipi, pappagalli e formiche.
L’istituzione scientifica è ancora oggi una realtà unica in Europa e nasce con l’obiettivo  di studiare la vita, la riproduzione e le tecniche di salvaguardia dei colibrì. Su un’area di 900 mq i soci vengono immersi nella foresta tropicale dove possono ammirare dal vivo i colibrì ma anche una coppia di bradipi, i pappagalli e le farfalle. La visita del centro diventa quindi un’esperienza unica per vivere un contatto diretto con gli animali.
Un centro di ricerca dedicato alla tutela del colibrì ma altresì strumento importante per la diffusione del concetto di biodiversità.

L’ingresso avviene attraverso la sottoscrizione di una tessera associativa che ha validità annuale e consente di accedere anche successivamente ad un costo ridotto.

Informazioni


Indirizzo:
Centro Commerciale Città Fiera
Via Antonio Bardelli, 4
33035 – Torreano di Martignacco (UD)
PIANO -1

Telefono:0432/544315  – 0432/544665

Email: segreteria@centrocolibri.com

Sito: http://www.centrocolibri.com

Biglietti e visite:
L’ingresso avviene attraverso la sottoscrizione di una tessera associativa che ha validità annuale e consente di accedere anche successivamente ad un costo ridotto.
Per avere maggiori informazioni relative alle visite è possibile scrivere una mail a segreteria@centrocolibri.com o telefonare al numero 0432/544315 (lunedì – martedì – giovedì dalle 9 alle 13) oppure al numero 0432/544665 negli orari di apertura del Centro.

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