Loggia_del_Lionello_Udine

Loggia del Lionello

Nel 1448, a seguito della richiesta avanzata dal luogotenente Nicolò Savorgnano, venne iniziata la costruzione del Palazzo pubblico di Udine in cui sarebbe stato riunito il Consiglio della città. L’edifico fu realizzato in stile gotico veneziano su disegno del capodistriano Bartolomeo delle Cisterne e di Nicolò Lionello, architetto e orafo locale. Nel 1456 fu ultimato l’edificio, ma la facciata a fasce di marmo bianche e rosa fu terminata soltanto nel 1548.

Al loggiato ad archi ogivali recante la scritta “Utinum”, cinto da balaustra, si accede da tre scalinate. Il palazzo al piano superiore si apre su una finestra balconata a cinque luci trilobate intramezzate da colonnine bicolori e da due trifore.

Nella Loggia, distrutta da un incendio nel 1876 e ricostruita dall’architetto Andrea Scala, si conservano la Madonna col Bambino e il Castello di Udine, di Bartolomeo Bon, coevi al palazzo; la statua raffigurante la Patria del Friuli di Andrea Flaibani, realizzata durante la ricostruzione; i busti del luogotenente veneto Mocenigo e dei generali friulani Carlo Caneva e Antonio Baldissera, una decorazione monocroma di Enrico Miani e una Madonna col Bambino e tre angeli musicanti, affresco di Giuseppe Ghedina ispirato a quello di Giovanni Antonio da Pordenone del 1516, in parte salvato dall’incendio, ora visibile al Castello. Appeso al soffitto si trova il termometro a spire bimetalliche del Malignani e, in una teca, gli strumenti meteorologici in ferro battuto di Alberto Calligaris.

Nel piano superiore, cui si accede passando per il portale disegnato da Palladio, c’è la sala del Consiglio Comunale con le tele del sanvitese Pomponio Amalteo e dell’udinese Francesco Floreani.

 

Informazioni


Indirizzo: Piazza della Libertà, Udine

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Villa_Mangilli_Schubert_Povoletto

Villa Mangilli Schubert

Costruita verso la metà del Seicento dai Mangilli, una famiglia di mercanti originari di Caprino, fu ristrutturata nel secolo successivo. Alla villa si accede dal cancello in ferro battuto fra due pilastri in conci di pietra sormontati da anfore che declinano ai lati in due volute. Sul giardino, superate le due peschiere semicircolari, s’affacciano le due barchesse e la villa, preceduta da una scalea balaustrata. Il portale d’ingresso reca al di sopra di un eleborato architrave lo stemma della famiglia Mangilli e i comignoli sono abbelliti da pinnacoli cuspidati.

Sulla strada è visibile la cappella dedicata alla Natività di Maria, eretta nel 1676 e ristrutturata nell’Ottocento.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Vicolo Mangilli 1, Frazione di Marsure di Sotto, Povoletto.

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Costa_dei_barbari

Costa dei Barbari

La Spiaggia Costa dei Barbari, nel comune di Duino Aurisina, si trova nei pressi di Sistiana, ed è delimitata da un lato da Portopiccolo e dall’altro dal Residence Europa. Per raggiungere la spiaggia provenendo da Trieste, poco prima di Sistiana, di fronte alla Pasticceria Costa dei Barbari, si può parcheggiare a pagamento su un vecchio tratto di strada dismesso sul lato mare. Da lì diversi sentieri scendono a picco sul mare. Oppure, ancora sulla Strada Costiera, provenendo da Trieste, poco dopo la discesa a Marina d’Aurisina, c’è un altro accesso la cui esistenza si deduce dalle auto parcheggiate intorno al suo imbocco. Anche qui un ripido sentiero, immerso nel bosco, porta rapidamente al mare.

La Costa dei Barbari è una bellissima spiaggia di ciottoli e scogli dove distendersi a prendere il sole integrale, ombreggiata dalla profumata vegetazione mediterranea. Non c’è alcun tipo di servizio, uno dei motivi per cui è molto tranquilla ed è prevalentemente naturista. Il mare qui è molto bello, azzurro, cristallino e straordinariamente trasparente, subito profondo come in tutta la costa rocciosa, la zona assolutamente splendida, ancora quasi selvaggia.

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Centro Colibrì

Il Centro per la salvaguardia dei colibrì è una Istituzione Scientifica senza fini di lucro riconosciuta dal Governo Italiano, Tedesco, Ecuadoriano e Peruviano e inoltre dal Decreto Ministeriale 165-A1/2005.

Il Centro Colibrì di Margherita Hack, è un centro di ricerca, rinato a dicembre 2013 con fondi interamente privati, in una nuova sede altamente tecnologica con laboratori, aule di ricerca e una vera e propria foresta tropicale completamente isolata dall’ambiente esterno ed è sito nel piano interrato del Città Fiera. Un percorso di 900 mq con 7 sale tematiche a contatto diretto con colibrì, farfalle, bradipi, pappagalli e formiche.
L’istituzione scientifica è ancora oggi una realtà unica in Europa e nasce con l’obiettivo  di studiare la vita, la riproduzione e le tecniche di salvaguardia dei colibrì. Su un’area di 900 mq i soci vengono immersi nella foresta tropicale dove possono ammirare dal vivo i colibrì ma anche una coppia di bradipi, i pappagalli e le farfalle. La visita del centro diventa quindi un’esperienza unica per vivere un contatto diretto con gli animali.
Un centro di ricerca dedicato alla tutela del colibrì ma altresì strumento importante per la diffusione del concetto di biodiversità.

L’ingresso avviene attraverso la sottoscrizione di una tessera associativa che ha validità annuale e consente di accedere anche successivamente ad un costo ridotto.

Informazioni


Indirizzo:
Centro Commerciale Città Fiera
Via Antonio Bardelli, 4
33035 – Torreano di Martignacco (UD)
PIANO -1

Telefono:0432/544315  – 0432/544665

Email: segreteria@centrocolibri.com

Sito: http://www.centrocolibri.com

Biglietti e visite:
L’ingresso avviene attraverso la sottoscrizione di una tessera associativa che ha validità annuale e consente di accedere anche successivamente ad un costo ridotto.
Per avere maggiori informazioni relative alle visite è possibile scrivere una mail a segreteria@centrocolibri.com o telefonare al numero 0432/544315 (lunedì – martedì – giovedì dalle 9 alle 13) oppure al numero 0432/544665 negli orari di apertura del Centro.

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Torre millenaria

La fortezza di Marano subì i continui attacchi dei veneziani finchè nel 1420 passò con tutto il Friuli sotto il dominio della Serenissima; dal 1513 per trent’anni fu conquistata dagli imperiali e nel 1543 tornò fra i possedimenti di Venezia; perse la sua importanza strategica con la costruzione della fortezza di Palmanova.

Attualmente sono visibili alcuni resti dei bastioni (sui quali è stato costruito un opificio) e la torre maestra al centro del paese. Popolarmente è detta “Millenaria”, qualcuno infatti l’attribuisce a Popone che l’avrebbe fatta edificare subito dopo il 1031. Dalle fonti risulta che la prima funzione della torre fosse liturgica e che per questo fosse nata come anche ad Aquileia e a Grado. Infatti a fianco della torre esisteva una chiesa, chiamata di Santa Maria, e una dimora dei patriarchi.

In seguito la torre fu usata come vedetta della fortezza di Marano. Ad ornamento vi sono stati posti i busti dei provveditori che hanno governato la fortezza ed altre vestigia, epigrafi e bassorilievi.

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Provveditori, Marano Lagunare

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Castello di San Daniele del Friuli

Il castello era arroccato sulla vetta del colle sin dal 1267, dove sorge ancora una delle antiche torri adattata a campanile della chiesa di San Daniele Profeta. Nel XVI secolo il castello era formato da tre portali, otto torri e una cinta muraria merlata. Il sito fu venduto dai di Varmo a Giacomo Concina, che ne ricevette l’investitura dalla Serenissima nel 1756, e ancora oggi appartiene ai discendenti della famiglia.

La torre-mastio era molto probabilmente affiancata dalla chiesetta castellana e dalla casa del Gastaldo. A mezza costa correva un’ulteriore cinta con terrazzamenti e bastioni, eretta nella seconda metà del Quattrocento, a cui si accedeva tramite una torre portaia con levatoia su fossato che tagliava l’intero rilievo.

L’area circostante è stata adibita a parco pubblico con belvedere panoramico.

 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via San Sebastiano, San Daniele del Friuli

Visite: alla chiesa su appuntamento, informazioni e prenotazioni presso la Sede A.N.A. Associazione Nazionale Alpini – Tel.: 0432 954350; E-mail: anasandanieledelfriuli@virgilio.it

Informazioni: Ufficio Turistico Pro San Daniele (I.A.T.), Via Roma n. 3; Tel.: 0432 940765

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Castello di Susans

Il sito viene citato per la prima volta nel 1031 come “villa de Suzan”. Già soggetto alla Chiesa d’Aquileia, tra il XII e il XIII secolo il castello di Susans, insieme con quello di Pers, fu indeudato ai di Varmo.

Nel 1315 il castello fu preso e saccheggiato dal conte di Gorizia. Nel XIV secolo venne acquisito dai Colloredo che già possedevano i castelli di Mels e Colloredo. Nella seconda metà del XVII secolo il castello fu completamente restaurato dal conte Fabrizio di Colloredo Mels, il quale, cresciuto in Toscana presso la corte del granduca Ferdinando I, volle una residenza ispirata alla tradizione architettonica medicea.

Il castello, arredato con mobilia, quadri e stampe antichi, ospita oggi al suo interno un ristorante.

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Susans di Majano
Informazioni: www.castellodisusans.com
Servizi: eventi, mostre, ristorante, foresteria

Tel.: 0432 948090 / 0432 656611

Fax: 0432 656612 / 0432 768

E-mail: info@castellodisusans.com

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