Cimitero_Guerra_austroungarico_Prosecco

Cimitero di guerra austro-ungarico Prosecco

Il cimitero si trova in fondo a una dolina carsica che accoglie le tombe degli oltre cinquemila uomini caduti sul Carso triestino e isontino, lungo il fronte difensivo che andava dal Timavo all’Isonzo. Ogni anno a novembre vengono celebrate cerimonie commemorative nel rispetto delle molte etnie e credi religiosi dei soldati qui tumulati.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Località Prosecco, Trieste

 

Come arrivare: partendo dal centro di Prosecco e percorrendo per circa 500 metri la strada provinciale SP1 in direzione Campo Sacro

 

Orari di apertura: dall’alba al tramonto

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

 

Cimitero_Guerra_austroungarico_Palmanova

Cimitero di guerra austro-ungarico Palmanova

Si tratta di uno dei maggiori camposanti militari della regione, che custodisce i resti di oltre diciassettemila soldati provenienti per la maggior parte dalla zona di Gorizia. La distesa di lapidi è interrotta da un ampio viale di cipressi al cui centro si trova un monumento in ricordo ai caduti, mentre a ridosso del muro di cinta sono collocate la cappella e le due grandi fosse comuni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Ontagnano, Palmanova

 

Orari di apertura: invernale, sabato e domenica 10.00-16-00; estivo sabato e domenica 09.00-20.00; aperture straordinarie su richiesta

 

 

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

colibi

Centro Colibrì

Il Centro per la salvaguardia dei colibrì è una Istituzione Scientifica senza fini di lucro riconosciuta dal Governo Italiano, Tedesco, Ecuadoriano e Peruviano e inoltre dal Decreto Ministeriale 165-A1/2005.

Il Centro Colibrì di Margherita Hack, è un centro di ricerca, rinato a dicembre 2013 con fondi interamente privati, in una nuova sede altamente tecnologica con laboratori, aule di ricerca e una vera e propria foresta tropicale completamente isolata dall’ambiente esterno ed è sito nel piano interrato del Città Fiera. Un percorso di 900 mq con 7 sale tematiche a contatto diretto con colibrì, farfalle, bradipi, pappagalli e formiche.
L’istituzione scientifica è ancora oggi una realtà unica in Europa e nasce con l’obiettivo  di studiare la vita, la riproduzione e le tecniche di salvaguardia dei colibrì. Su un’area di 900 mq i soci vengono immersi nella foresta tropicale dove possono ammirare dal vivo i colibrì ma anche una coppia di bradipi, i pappagalli e le farfalle. La visita del centro diventa quindi un’esperienza unica per vivere un contatto diretto con gli animali.
Un centro di ricerca dedicato alla tutela del colibrì ma altresì strumento importante per la diffusione del concetto di biodiversità.

L’ingresso avviene attraverso la sottoscrizione di una tessera associativa che ha validità annuale e consente di accedere anche successivamente ad un costo ridotto.

Informazioni


Indirizzo:
Centro Commerciale Città Fiera
Via Antonio Bardelli, 4
33035 – Torreano di Martignacco (UD)
PIANO -1

Telefono:0432/544315  – 0432/544665

Email: segreteria@centrocolibri.com

Sito: http://www.centrocolibri.com

Biglietti e visite:
L’ingresso avviene attraverso la sottoscrizione di una tessera associativa che ha validità annuale e consente di accedere anche successivamente ad un costo ridotto.
Per avere maggiori informazioni relative alle visite è possibile scrivere una mail a segreteria@centrocolibri.com o telefonare al numero 0432/544315 (lunedì – martedì – giovedì dalle 9 alle 13) oppure al numero 0432/544665 negli orari di apertura del Centro.

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Castello di Solimbergo

Nel 1196, il vescovo di Concordia affidava ai signori di Castelnuovo la costruzione del castello di Solimbergo (ovvero Sonemberg, “castello lucente”), successivamente affiancato dalla chiesetta di San Daniele. In seguito fu dei signori carinziani di Flaschenberg, dei Flagogna e, nel 1384, passò definitivamente ai signori di Spilimbergo.

Il complesso sulla sommità del colle di Palis, in disuso dal XVII secolo, reca i segni del secolare abbandono: oltre a tratti del recinto difensivo e del portale si può ancora vedere parte della torre di vedetta, oggetto di un recente intervento di restauro.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Solimbergo, Sequals

Stato di conservazione: ruderi

Come arrivare: breve sentiero sterrato percorribile a piedi

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

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Parco delle Rose

Il parco è situato in un’area urbana bonificata a ridosso dell’arenile della spiaggia nuova. Fu realizzato tra il 1925 e il 1935 per volere dell’Azienda di cura e soggiorno, allora diretta dal poeta Biagio Marin. Le fotografie dell’epoca documentano una ricca varietà di rose in diverse parti del parco – più di 150 tipi – arricchita e rinnovata ogni anno.

Ultimati i lavori, l’arena semicircolare, con la sua quinta di pioppi italici, divenne un punto di aggregazione per manifestazioni diurne e serali.

Nel secondo dopoguerra il parco fu ridimensionato a causa della costruzione dell’ingresso principale dalla spiaggia; furono poi realizzati il minigolf, un campeggio, il Palazzo dei congressi, il Parco termale acquatico, i campi da tennis e la piscina scoperta.

Nel 1982 una parte del parco fu ridisegnata per creare il ‘Parco del drago verde’. Al suo interno si tengono molteplici eventi culturali, sportivi e di vario genere concentrati nella stagione estiva.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Viale Dante, Grado

Superficie totale: 2,50 ha

Impianto planimetrico: geometrico con percorsi rettilinei

Condizione giuridica: proprietà pubblica, comune di Grado

Peculiarità scenografiche e compositive: pergolato, piazzale a esedra (arena), viali

Specie botaniche di rilievo: glicine, pino d’Aleppo, pino marittimo, pino nero, pioppo bianco, platano, rose

Per informazioni: ufficio turistico di Grado

Viale Dante Alighieri, 72 – 34073 Grado (GO)

Tel.: +39 0431 877111

Fax: +39 0431 83509

info.grado@turismo.fvg.it

Ufficio Servizio URP e Turismo del Comune di Grado

Piazza Biagio Marin 4 – 34073 Grado (piano terra)

Tel.: +39 0431 898239

Fax: +39 0431 898205

urp@comunegrado.it

turismo@comunegrado.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

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Lago di Ravedis

Il lago di Ravedis è un bacino artificiale formato dall’imponente costruzione della diga di Ravedis che regola le dannose piene del torrente Cellina. La diga è stata ripresa nel film Come Dio comanda, di Gabriele Salvatores.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Dove: Montereale Valcellina

Superficie: 3 km2

Come arrivare: prendendo da Montereale la SS521 Val di Zoldo-Valcellina in direzione Barcis. Sopra l’abitato di Montereale si percorre la galleria Magredo, alla cui uscita, in fondo alla vallata, si può vedere la diga

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

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Dalla malga Pramosio al rifugio Fabiani

Tra queste montagne non ci sono solo le impronte di soldati ed ufficiali: i sentieri, infatti, erano percorsi anche dalle donne, diventate eroine della storia, le cosiddette portatrici carniche.
Mettendo a rischio continuamente la propria vita, tenevano i collegamenti con le trincee in prima linea, portando di nascosto, nelle gerle, viveri e munizioni ai combattenti.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Traversata carnica
Dislivello in metri: 400
Tempi di percorrenza in ore: 5

INFO: Turismo FVG Arta Terme
Tel. +39 0433 929290
Email info.carnia@turismo.fvg.it

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1

Partenza dalla malga Pramosio (mt. 1.521), raggiungibile dall’abitato di Timau lungo una strada sterrata percorribile in auto fino alla malga

2

Seguite il segnavia Cai nr. 407 fino a raggiungere Sella Cercevesa (mt 1.850)

3

Scendete fino ai ruderi della casera Cercevesa e al bivio successivo prendete il sentiero Cai che passa sul versante meridionale della Cuestalta

4

Mantenete il sentiero nr. 448a seguendo attentamente le indicazioni fino a raggiungere la caratteristica spalla della Creta Rossa (mt. 1.750)

5

Il sentiero scende poi a nord della cresta del Vallone di Pecol di Chiaula, dove è posto il rifugio Pietro Fabiani (mt. 1.539)

6

Dal rifugio Fabiani scendete lungo il sentiero 454 sino alla strada asfaltata a casera Ramaz da cui si rientra a Paularo
Se volete rientrare a Pramosio si segue il sentiero 407 in 4 ore

    Museo all’aperto del Pal Piccolo     Museo all’aperto del Freikofel
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