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Cascate rio Boncic

Il rio Boncic nasce dal pianoro di Campo de Bonis; dopo circa 1,5 km precipita attraverso una spettacolare successione di salti, alcuni dei quali alti più di dieci metri, da quota 670 m circa a quota 445 m. Le cascate si sviluppano in un ambiente naturale incontaminato, fra una folta vegetazione, in una stretta e tortuosa gola, incisa nel Flysh del Grivò, poco prima della confluenza nel Rio Bianco, affluente del Natisone. Si raggiungono partendo dal paese di Taipana (UD) e seguendo le indicazioni turistiche per il Campo di Bonis. Raggiunto il grande pianoro, si può parcheggiare presso l’azienda agrituristica.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Lago di Bordaglia

Il Lago di Bordaglia si trova nel Comune di Forni Avoltri, all’interno dell’Oasi faunistica di Bordaglia-Flèons, istituita nel 1968, la più vasta oasi di rifugio faunistico del Friuli Venezia Giulia, compresa nel Parco del Monte Coglians. Considerato tra i più bei laghi della Carnia, sta sul fondo di una conca di origine glaciale, in mezzo ai pascoli sottostanti il versante del monte Volaia, circondato da grandi larici, pini, da boscaglie di pino mugo e ontano e da una flora estremamente variegata, che comprende specie protette come le genziane e una preziosa varietà di orchidee.

Nell’oasi troviamo camosci, cervi, caprioli e quasi tutti i carnivori regionali, dalla volpe all’ermellino, dalla marmotta alla faina. Fra la vegetazione arbustiva trovano riparo il picchio nero, il merlo dal collare e gruppi di crocieri. Ma tra gli uccelli ci sono anche esemplari più rari come il gallo cedrone, il gallo forcello, il francolino di monte, la pernice bianca, l’aquila reale e la coturnice.

La zona comprende anche alcuni siti di notevole interesse paleontolitico.

Per raggiungere il lago di Bordaglia si può percorrere un affascinante sentiero tra torrenti, cave, casere e postazioni difensive della prima guerra mondiale. Durante il percorso verso il lago si giunge alla sorgente dell’acqua minerale Goccia di Carnia.

Informazioni


Comune di Forni Avoltri
www.comune.forni-avoltri.ud.it

Ufficio turistico di Forni Avoltri
33020 Forni Avoltri (UD)
Corso Italia, 24
Tel: +39 0433 72202
info.forniavoltri@turismo.fvg.it

Ufficio turistico di Ravascletto
Piazzale Divisione Julia
33020 Ravascletto (UD)
Tel. +39 0433 66477 Fax. +39 0433 616921
info.ravascletto@turismo.fvg.it

Ufficio turistico di Arta Terme
Via Umberti I, 15
33022 Arta Terme (UD)
Tel. +39 0433 929290 Fax +39 0433 92104
info.artaterme@turismo.fvg.it

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Castello di Udine

Il “castrum Utini” viene menzionato per la prima volta nel 983, quando fu donato dall’imperatore Ottone II al Patriarca di Aquileia Rodoaldo. Nel XII secolo sul colle venne edificato il palatium patriarcale, con una torre triangolare, dimora occasionale del Patriarca di Aquileia che aveva stabile sede a Cividale.

A partire dalla fine del XIII secolo, venne eretto un nuovo palazzo più grande e lussuoso dotato di una cappella privata e di un salone utilizzato per ospitare i membri del parlamento della Patria del Friuli. Il complesso era difeso da un doppio circuito murato con due torri laterali. Nel 1420, con la sottomissione della Patria del Friuli alla Repubblica Veneta, divenne dimora del Luogotenente Veneto. Nel 1517 l’architetto Giovanni Fontana fu incaricato della sua ricostruzione, dopo i danni procurati dal sisma e dal rogo succedutisi all’inizio del secondo decennio del Cinquecento.

Vi si accede da Piazza Libertà attraverso l’Arco Bollani realizzato nel 1556 su disegno di Andrea Palladio. Le pareti del Salone furono decorate con scene celebranti la grandezza di Udine e della Patria del Friuli, affrescate da Pomponio Amalteo e Giambattista Tiepolo. Il soffitto è ornato da riquadri lignei dorati racchiudenti dipinti allegorici, sulla sommità delle pareti sono esibiti gli stemmi dei luogotenenti veneti al governo. Superato l’atrio voltato a crociera, si nota, a sinistra, la foresteria con gli affreschi attribuiti a Pellegrino da San Daniele.

Alla metà del XVI secolo la fabbrica fu posta sotto la direzione di Giovanni da Udine che realizzò le rifiniture esterne e le decorazioni del Salone del Parlamento, nonchè progettò una scala esterna che dal cortile permetteva l’accesso al salone centrale. Alla sua morte venne sostituto dal friulano Francesco Floreani che nel 1566 concluse i lavori nel Salone.

Con la caduta della Serenissima, la città fu ceduta da Napoleone agli austriaci e il castello divenne sede di uffici, forte militare e caserma. Al termine della terza guerra d’indipendenza e con l’annessione del Friuli all’Italia nel 1866, il Castello divenne proprietà demaniale e dal 1906 ospita i Civici Musei e le Gallerie di Storia ed Arte, il Museo Archeologico, la Galleria d’Arte Antica, la Galleria dei Disegni e delle Stampe, il Museo Friulano della Fotografia e la Fototeca. Le sale sono spesso sede di esposizioni temporanee.

 

Indirizzo: Piazzale Castello, Udine

Servizi: archivi storici e fotografici;biblioteca; visite guidate; accesso facilitato ai disabili

Prenotazione: visite guidate e attività didattica per le scuole

Orari di apertura: dal 1° ottobre al 28 aprile 10.30-17.00; dal 29 aprile al 30 settembre 10.30-19.00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima); chiuso il lunedì

Come arrivare: sabato, domenica e festivi servizio gratuito di bus navetta

Ingresso: Galleria d’Arte Antica, Galleria dei disegni e delle Stampe, Museo Friulano della Fotografia, Museo Archeologico e Museo del Risorgimento

intero € 5,00 €; ridotto € 2,50; gratis possessori FVG Card

Informazioni: www.comune.udine.it; www.consorziocastelli.it

Tel.: 0432 271591

Fax: 0432 271982

E-mail: civici.musei@comune.udine.it

Informazioni


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Villa Manin Kechler

Nel piccolo borgo di San Martino sorge Villa Kechler, residenza del tardo XVI secolo. Due massicci pilastri in bugnato sormontati da statue settecentesche introducono al lungo viale che attraversa la corte a giardino con sculture neoclassiche tra le ali delle barchesse e arriva in fronte alla villa dal colore aranciato. Sul retro si estende un parco chiuso dalla cinta muraria.

Un tempo la villa appartenne alla famiglia veneziana Manin, che vi abito finché non si trasferì a Passariano. Gli spazi della barchessa di ponente furono adibiti nel corso dell’Ottocento a filanda di sete pregiate dai Kechler che entrarono in possesso dell’intero bene all’inizio del Novecento. Un ospite illustre del conte Carlo Kechler fu Ernest Hemingway, che vi soggiornò più volte, partecipando alle battute di caccia tra Lignano, la foce del Tagliamento – a dire dello scrittore la “Florida d’Italia” – e Caorle.

 
 

Informazioni


Indirizzo: via Erminia, Località San Martino, Codroipo

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Palazzo Cecchini

L’ex convento dei domenicani, edificato nel Settecento nei pressi del Santuario della Madonna delle Grazie, fu diviso tra varie famiglie che ne fecero la propria residenza: Palazzo Cecchini, Palazzo Mainardi e Palazzo Marzin.

Palazzo Cecchini fu ristrutturato in stile eclettico mentre le rimanenti parti conservarono il porticato che corre lungo tutta la facciata. Il palazzo conserva affreschi ottocenteschi con scene allegoriche e patriottiche, grottesche e paesaggi di gusto pompeiano o neogotico. Oggi è sede della Biblioteca Civica e del Punto di informazione turistica, ospita mostre d’arte e iniziative culturali.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Cecchini, Cordovado

Informazioni: Circolo culturale Gino Bozza, via Cecchini 27, Cordovado – tel.: +39 0434 690265; e-mail: biblioteca.cordovado@libero.it

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Giardino del Civico Museo Sartorio

Il giardino, situato nel centro storico di Trieste, è una pertinenza del Civico Museo Sartorio, ospitato nella settecentesca villa affacciata su Largo Papa Giovanni XXIII e appartenuta all’omonima famiglia sanremese che nel 1775 si trasferì a Trieste.

Nel 1838 Giuseppina Fontana ed il marito Pietro Sartorio affidarono all’architetto triestino Matteo Pertsch il rinnovamento dell’edificio che ne ridefinì lo stile secondo il gusto neoclassico. Nel 1946 la baronessa Anna Segrè Sartorio, ultima esponente della famiglia, donò il palazzo con le sue collezioni di opere d’arte ed il giardino al Comune di Trieste, con il vincolo di adibire l’edificio a museo, come avvenne, nel 1954.

Nel corso degli interventi di restauro che hanno recentemente consentito di aprire il museo al pubblico sono stati rinvenuti sotto il pavimento del sotterraneo alcuni lacerti di superfici musive di una domus romana risalente al I secolo d.C.

La sistemazione del parco è stata affidata all’architetto paesaggista Vladimir Vremec. Il riassetto del piccolo giardino all’inglese ha ricostruito la flora originaria, tra cui il cedro del Libano, il nespolo del Giappone, la paulonia, l’alloro, il leccio.

Nella varietà di rose esotiche del nuovo giardino, possiamo rivedere, fedelmente rispecchiata, la complessa e intraprendente borghesia che l’ha voluto. Viaggiatori per affari e per diletto, i Sartorio raccordano la città ai luoghi del loro vissuto, da Odessa alle Antille, con specie rare come le rose Ville de Londres, Le Vesuve, Rival de de Paestum, Comte de Chambord, Duchesse de Montebello, l’ibrido della Rosa Damascena Botzatis.

 

Informazioni


Indirizzo: Largo Papa Giovanni XXIII 1, Trieste

Superficie totale: 0,34 ha

Impianto planimetrico: informale

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Trieste

Peculiarità scenografiche e compositive: berceau con glicine, pozzo, reperti, statue

Specie botaniche di rilievo: cedro del Libano, ippocastano, platano, tiglio

Orari di apertura: estivo 8.45-19.30; invernale: 8.45-18.00

Servizi: accesso ai disabili, giochi multifunzionali

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Costa Azzurra Grado

La Costa Azzurra, chiamata dagli abitanti di Grado spiaggia vecchia, è la spiaggia più occidentale dell’Isola e dà il nome a tutto il quartiere adiacente. Si trova alla fine della Diga, fra la città vecchia e il faro. A differenza della spiaggia principale di Grado, qui il fondale scende più rapidamente, permettendo di nuotare senza allontanarsi troppo dalla riva.

L’accesso a questa spiaggia è libero, ma ci sono diversi stabilimenti dove si possono noleggiare sdraio, lettini, ombrelloni e pedalò. Gli stessi chioschi degli stabilimenti offrono, oltre al servizio bar, programmi d’intrattenimento e animazione dedicati ai giovani.

Ideale per le famiglie con bambini, l’arenile offre parchi giochi anche all’ombra, sotto gli alberi delle zone verdi, campi di beach volley e di calcetto. C’è anche un grande scivolo acquatico denominato Acquasplash.

Alle spalle della spiaggia, sulla passeggiata, ci sono dei ristorantini che sono aperti anche alla sera.

La zona è servita da parcheggi a pagamento sulle vie adiacenti alla spiaggia.

 

Informazioni


Stabilimento Costa Azzurra

Tel. – fax. + 39 0431 81950

Cell. + 39 349 5780649

 

Stabilimento Key West

Cell. + 39 339 5332331 (Claudio)

Cell. + 39 339 319337 (Filippo)

 

Stabilimento Piper

Cell. + 39 333 3668496

e-mail: elemar81@yahoo.it

 

Stabilimento Tivoli

Tel. + 39 0431 80353

e-mail: marcolauto@yahoo.it

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