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Palazzo Werdenberg

Già sede, nel XVII secolo, del Seminario gesuitico, oggi il palazzo ospita la Biblioteca statale isontina. L’edificio fu donato nel 1634 dal conte Giovanni Battista Verda de Werdenberg perché se ne facesse un convitto ecclesiastico. A seguito della soppressione dell’ordine gesuita nel 1773, per volontà dell’imperatrice Maria Teresa, l’edificio continuò ad essere deputato all’istruzione della gioventù, divenendo una scuola pubblica retta dai padri Piaristi e, durante l’Ottocento, fu prima sede del ginnasio e poi, dal 1888, della Biblioteca Civica.

Il palazzo si apre internamente su una verde corte con tre ordini di logge sovrapposte. Sobrio e funzionale, l’edificio fa sfoggio degli unici vezzi nel grande scalone barocco con gli stucchi settecenteschi attribuiti alla scuola dell’architetto Giovanni Pacassi, padre del celebre architetto goriziano.

Nelle diverse sale si susseguono durante l’anno mostre d’arte, incontri culturali e conferenze.

Nella biblioteca si conservano libri antichi, una notevole raccolta di storia patria e i fondi Giuseppe Domenico Della Bona e Carlo Michelstaedter.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Mameli 12, Gorizia

Informazioni: Biblioteca Statale Isontina – www.isontina.librari.beniculturali.it; tel.: +39 0481 580211; e-mail: bs-ison@beniculturali.it

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ALTRO IN ZONA
Borgo_Villafredda_Tarcento

Borgo di Villafredda

Il borgo di Villafredda, situato su un colle nei pressi di Tarcento, ha antiche origini feudali. Le mura turrite proteggono ancora l’abitato risalente al XIV secolo. Inizialmente il luogo era detto Burgfried, in tedesco borgo vecchio, mentre più tardo sembrerebbe il toponimo Villa Frigida.

All’interno del borgo si trovano la piccola chiesa della Trinità e il complesso di Villa Liruti Biasutti, che appartenne ai nobili signori del luogo, cui si accede da una torre-porta merlata di colore rosso, circondata da un parco secolare.

Nel borgo di Villafredda si trova anche una famosa osteria che ha trovato spazio nei rustici ambienti di una casa colonica risalente al XVII secolo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Dove: Località Loneriacco, Tarcento, provincia di Udine

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Centro studi Pier Paolo Pasolini

Nella sede di Casa Colussi – dove il poeta, scrittore e regista ha trascorso la sua infanzia – è ospitata una mostra permanente dei Manifesti politici del 1949 e dei dipinti e disegni a china realizzati negli anni trascorsi a Casarsa. Sono esposte, inoltre, una raccolta di immagini fotografiche di Pasolini e della famiglia e una sezione dedicata all’attività pedagogica e letteraria degli anni friulani. Periodicamente sono allestite mostre temporanee di artisti internazionali che si sono confrontati con l’opera di Pasolini.

Il centro consente di percorrere virtualmente un itineriario che riscopre il legame dell’autore con il paesaggio della campagna friulana tra file di gelsi e vigne, vecchi casolari e chiesette antiche.

Nel complesso sono consultabili un archivio e una biblioteca specializzata. Molto importante la raccolta di manoscritti del periodo friulano, tra cui figurano i Quaderni rossi del 1946-1947; ci sono anche le prime edizioni delle opere a stampa e il repertorio cinematografico completo oltre che le opere di critica.

Il Centro Studi di Casarsa, in accordo con gli altri istituti italiani in cui è conservato il patrimonio pasoliniano (quali il Fondo Pasolini della Cineteca di Bologna e l’Archivio Contemporaneo Alessandro Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze) è impegnato nella realizzazione di un catalogo unificato di tutta l’opera di Pasolini.

 

Informazioni


Indirizzo: Via G. Pasolini 4, Casarsa della Delizia

Servizi: visite guidate su prenotazione, archivio documentale; accessibile ai disabili

Informazioni: www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it

Orario di apertura: dallunedì al venerdì 15.00-18.30;sabato e domenica solo in occasione di mostre

Ingresso: gratuito

Tel.: 0434 870593

Fax: 0434 870593

E-mail: info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it

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Castello_Brazzacco_Inferiore_Moruzzo

Castello di Brazzacco Inferiore

Un castello di Brazzacco è citato nel 983 dalla donazione fatta da Ottone II al Patriarca assieme ai castelli di Buia, Fagagna, Gruagno e Udine. Appartenne ai Brazzacco a partire dal XII secolo. Nel 1309 fu saccheggiato ed arso dalle milizie trevigiane dei da Camino. Ricostruito nel 1335, rimase ai Brazzacco fino al 1446, quando, estinto il casato, il castello passò ai Moruzzo che assunsero il cognome di Brazzà Inferiore. Nel 1443 entrambi i feudi furono assegnati ai Signori di Savorgnano-Cergneu-Brazzà. Nei famosi tumulti del giovedì grasso del 1511 il castello venne assaltato e saccheggiato dai locali. I due castelli di Brazzacco, lasciati in abbandono, caddero in rovina.

Nel Borgo di sant’Andrea sorgono l’omonima torre e la chiesetta castellana dedicata al santo, restaurate negli anni Ottanta: sono quanto rimane del castello Inferiore. Il Borgo si trova a poche centinaia di metri in linea d’aria dal castello Superiore di Brazzacco.

 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Strada dei Colli, Brazzacco (Moruzzo)

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Liberty

Residence Liberty

Il Residence Liberty di Trieste , situato a cento metri dalle Rive e da piazza Unità d’Italia, offre agli ospiti un nuovo modo di abitare, permette infatti di vivere a Trieste nel cuore del centro storico con il massimo confort per periodi di tempo più o meno lunghi.

Il Residence è ospitato in un palazzo degli inizi del ’900, dove l’atmosfera d’inizio secolo è ricreata dai bei affreschi in stile liberty che tappezzano e incorniciano le pareti dell’atrio e del vano scale. La grande entrata accoglie la reception dove il nostro personale è a vostra disposizione per qualsiasi informazione e richiesta.

Gli alloggi del Residence Liberty dispongono di una cucina dove potrete prepararvi la colazione e di una lavanderia comune.

L’imponente edificio del residence di sei piani si articola su undici livelli e dispone di quaranta appartamenti sistemati su due blocchi che si possono raggiungere per mezzo di un ascensore di ultima generazione. Tutti i miniappartamenti sono ammobiliati con gusto e, pur inserendosi armonicamente nell’estetica del complesso, sono perfettamente in linea con le migliori suite d’albergo. Si compongono di entrata, angolo notte con due letti da una piazza e mezza, soggiorno, bagno e cucina comoda completamente attrezzata.
 

Servizi

Ogni appartamento è arredato ed accessoriato, completo di stoviglie, e dotato di telefono, videocitofono, televisore ed aria condizionata per rendere gradevole il vostro soggiorno, oltre che del servizio di pulizia settimanale, con cambio delle lenzuola e degli asciugamani in dotazione.

E’ disponibile la connessione Wi-Fi per la connessione ad internet.

Tra i servizi aggiuntivi offerti dal residence potete trovare uno spazio spazio adibito a lavanderia a gettoni.
 

Ubicazione del residence

Il Residence Liberty a Trieste è in posizione centrale ed è facilmente raggiungibile grazie alle numerose vie d’accesso: l’autostrada A4, la ferrovia con la stazione posta nel centro cittadino o l’ aereoporto di Ronchi dei Legionari, a 22 Km dal capoluogo giuliano.

Informazioni


Residence Liberty
Via Diaz 14
34124 Trieste

Telefono: +39 040 300 514
Fax: +39 040 322 0751
Mobile: +39 335 70 71 034
E-mail: info@residenceliberty.it
Website: www.residenceliberty.it

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Museo della Moda e delle Arti Applicate

Le sale introducono il visitatore alle attività artigiane collegate all’abbigliamento, come quelle del calzolaio e del cappellaio. Il percorso conduce attraverso ogni aspetto sotteso alla creazione dell’abito dalla merceria alla sartoria, dai tessuti ricamati a quelli stampati, dalle applicazioni di cordoncini o nastri ai gioielli.

Tra le ricche collezioni di arti applicate dei Musei Provinciali, il cui nucleo originario è stato costituito all’inizio del Novecento da Giovanni Cossàr, ce n’è una dedicata alla produzione della seta, attività economica di grande rilievo nel Goriziano tra il Settecento e l’Ottocento. L’arte del merletto a fuselli fu introdotta in città nel 1672 da due madri Orsoline: manufatti e campionari ne rivelano la commistione di modelli fiamminghi e influenze dell’Europa orientale.

La collezione di vetri e ceramiche annovera quasi 400 oggetti, sia di produzione locale sia provenienti dal Veneto, dall’Austria, dalla Boemia e dall’Inghilterra. Nelle vetrine sono anche esposti i manufatti delle antiche farmacie: alambicchi, ritorte e fiale per i preparati medicinali.

Le collezioni di abiti, caratterizzate dalla sofisticata eleganza della Belle Epoque, si lasciano ammirare dentro scenografiche vetrine concepite come un’infilata di negozi del corso cittadino di una capitale mitteleuropea. Abiti, borse, ombrellini, cappelli, ventagli, calzature e bastoni da passeggio illustrano le occasioni formali e informali della moda rivelando il gusto e la cultura di quell’epoca. Gli esemplari provengono generalmente da Gorizia e Trieste, ma spesso i capi sono stati confezionati a Vienna, Parigi, Praga e Budapest.

Tra i pezzi esposti anche lo spettacolare abito Neoclassico realizzato in un raro tipo di tulle di seta ricamato in ciniglia e paillettes d’argento, con applicazioni di crespo di seta lilla, e due abiti degli anni Venti del Novecento provenienti da Vienna e appartenuti a Margaret Stonborough Wittgenstein, sorella del filosofo Ludwig Wittgenstein, che era stata ritratta da Gustav Klimt nel 1905. Il primo, in crespo di seta verde smeraldo, è ricamato con vistose infiorescenze astratte simili a girasoli; il secondo, confezionato dalla celebre maison parigina Callot Soeurs, è in raso di seta nero ricamato con rosoni di perline in vetro turchese e filati metallici ramati.

Il nuovo allestimento museale prevede l’uso diffuso della multimedialità: le sale sono animate dalla proiezione di immagini d’epoca e scene tratte da film.

In esposizione ci sono anche alcuni cimeli e memorabilia del Teatro di Società di Gorizia, quali strumenti musicali, cartelloni, fotografie e curiosità.

Informazioni


Indirizzo: Case Dornberg e Tasso, Via Borgo Castello 13, Gorizia

Servizi: visite guidate, bookshop, laboratori didattici, fototeca, archivio documentale

Informazioni: www.provincia.gorizia.itwww.gomuseum.net

Ingresso: intero € 3,50; ridotto € 2,50; visite guidate € 1,00; scuole € 1,00 (a persona); gratis con FVG Card

Orari di apertura: 9.00-19.00

Tel.: 0481 533926 – 530382

Fax: 0481 534878

E-mail: musei@provincia.gorizia.it

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Palazzo Stratti

Il palazzo in stile neoclassico fu progettato nel 1839 dall’architetto Antonio Buttazzoni per il mercante greco Nicolò Stratti, negoziante di Borsa, direttore del Teatro Novo, fondatore dell’Istituto dei poveri e membro dell’Unione di beneficienza. Nel 1846 il palazzo fu venduto alle Assicurazioni Generali e nel 1872 fu ristrutturata la facciata rivolta su Piazza Unità a opera degli architetti Eugenio Geiringer e Giovanni Righetti secondo il gusto eclettico. Infatti, in precedenza il fronte principale del palazzo era quello che si affacciava su Passo di Piazza dove si trovavano i prestigiosi edifici del Teatro e il Tergesteo, mentre il rinnovo urbanistico di Piazza Unità iniziò solo nella seconda metà dell’Ottocento.

La nuova facciata, ornata di fregi floreali, festoni e divinità classiche è coronata da un complesso scultoreo realizzato da Pietro Zandomeneghi che rappresenta il Progresso e la Fortuna della città. La grande figura femminile al centro indica la città di Trieste, mentre ai suoi piedi giacciono i segni della crescita culturale e industriale della città, tra cui la locomotiva che Stephenson forni all’Austria nel 1837.

Al pianoterra il palazzo ospita lo storico Caffè degli Specchi, che fu un ritrovo per letterati e artisti, nonché un centro di diffusione degli ideali dell’irredentismo.

 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

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