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Sentiero dei Crâmars

Questo percorso era anticamente utilizzato dai venditori ambulanti carnici (Crâmars) che trasportavano spezie e stoffe verso i territori d’oltralpe.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Via delle Malghe Carniche
Dislivello in metri: 700
Difficoltà: E
Tempi di percorrenza in ore: 3

INFO: Turismo FVG Forni Avoltri
Tel. +39 0433 72202
Email info.forniavoltri@turismo.fvg.it

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Partenza dal rifugio Tolazzi (mt. 1350), raggiungibile tramite strada provinciale da Forni Avoltri

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Dal rifugio imboccate il sentiero Cai nr. 144 e salite fino al rifugio Lambertenghi Romanin (mt. 1950) e al Passo Volaia (mt. 1977) in circa 2 ore

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Oltre il passo potrete ammirare la splendida conca del lago di Volaia sovrastato dalla possente mole del monte Coglians. Nell’area alcune testimonianze della prima guerra mondiale: trincee e fortini sulla prima linea difensiva

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Rientrate al rifugio Tolazzi ripercorrendo il medesimo sentiero nr. 144 o parzialmente una vecchia strada militare

    LAGO DI VOLAIA ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

FoceIsonzo

Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo

Qui l’Isonzo si divarica in due rami ritagliando un lembo di terra emersa chiamata Isola della Cona, collegata alla pianura tramite un argine. La riserva valorizza e tutela un enorme patrimonio biologico e di biodiversità.

Procedendo lungo i sentieri su passerella si può raggiungere la foce dell’Isonzo, costeggiando splendidi boschi e canneti e osservando paludi d’acqua dolce, praterie umide e golene fluviali, i tanti piccoli isolotti che emergono appena dal mare di Grado e danno rifugio a migliaia di uccelli come il gabbiano corallino, il mignattaio, l’airone rosso, il fraticello, il falco di palude, l’aquila di mare e la beccaccia di mare. Anche i bellissimi cavalli Camargue si sono perfettamente integrati nell’ambiente dove vivono allo stato brado.

Le oltre trecento specie di uccelli che popolano la riserva si possono ammirare dagli osservatori della Marinetta, del Biancospino o del Cioss, strutture armoniosamente inserite nel contesto naturale e dotate di sistemi energetici che sfruttano le fonti rinnovabili, in cui si possono approfondire le diverse realtà della riserva, osservandone nei dettagli l’habitat, la flora e la fauna.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Ubicazione: l’Isola della Cona di Staranzano comprende la parte terminale (circa 15 km) del corso del fiume Isonzo e la sua foce

Estensione: 2.500 ettari

Informazioni: www.riservafoceisonzo.it

Servizi: centro visite, ristoro, aree pic-nic, punto fuoco, rifugio escursionistico, noleggio biciclette, bookshop, infermeria, aree camper; accessibile ai disabili

Attività: percorsi didattici, escursioni guidate, osservatori, escursioni a cavallo, birdwatching, escursione in canoa su prenotazione, campi estivi, percorsi ciclabili che fiancheggiano l’antico bosco degli Alberoni, la laguna di Grado e il lungomare del golfo di Panzano

Centro visite: tutti i giorni 9.00-16.00

Tel.: 333 4056800

E-mail: inforogos@gmail.com

 

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

 

Villa_Chiozza

Villa Chiozza

La villa fu residenza di Luigi Chiozza (1829-1889), scienziato e imprenditore triestino nonché Accademico di Francia per meriti scientifici in agricoltura e in bachicoltura. Già collaboratore di Pasteur, fu anche ospite di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone III a Villa Vicentina.

Nei rustici convertiti in laboratori Chiozza mise a punto le proprie ricerche di chimica applicata all’agraria, e qui, nel 1870, Louis Pasteur scoprì un rimedio alla pebrina, una malattia dei bachi da seta che aveva avuto una rovinosa ricaduta sulla produzione europea. Dopo aver creato una società di navigazione a vapore nel porto di Cervignano, nel 1865 Chiozza fondò a Perteole la prima industria della Bassa friulana, un opificio per l’estrazione dell’amido di frumento e di riso. Negli stessi anni la tenuta fu ristrutturata in stile neoclassico: il palazzo fu dotato di un ingresso bugnato a tre luci, una serliana balaustrata e sormontato da un’edicola con timpano e pinnacoli ai lati.

Da esperto botanico Chiozza si dedicò alla realizzazione dello splendido parco all’inglese, per cui fece arrivare a Scodovacca più di 140 essenze, costruendo uno scenario dove l’apparente naturalezza del paesaggio è frutto di una studiata pianificazione che sfrutta il variare del colore delle chiome a seconda del susseguirsi delle stagioni. La Villa, già sede dell’Ente regionale per lo sviluppo dell’agricoltura e della stazione meteorologica, è attualmente di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

 

Informazioni


Indirizzo: Via Carso 3, Località Scodovacca, Cervignano del Friuli

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Basilica di Santa Maria Assunta

Dal 1998 la città di Aquileia è inserita nel World Heritage List dell’UNESCO. Infatti la basilica patriarcale rappresenta, con i suoi magnifici mosaici del IV secolo, un ineguagliato esempio di architettura religiosa e insieme all’imponente campanile è il simbolo di Aquileia.

La basilica attuale è il risultato di diversi rifacimenti susseguitisi nel corso dei secoli: essenzialmente romanica, ma con particolari gotici e rinascimentali. Il complesso originario, del quale rimangono le aule paleocristiane e una pavimentazione costituita da uno straordinario complesso musivo paleocristiano, era del IV secolo, ma la struttura che ammiriamo ora è sostanzialmente quella consacrata nel 1031 dal Patriarca Popone. Della stessa epoca è il campanile, alto 73 metri, che domina la pianura friulana: dalla cella campanaria si può ammirare un panorama magnifico che spazia dalle Prealpi alla laguna.

Nel 1348, dopo un terremoto, furono eseguiti restauri che sostituirono gli archi a pieno sesto della navata centrale con archi a sesto acuto.

Cinquecentesco è invece il soffitto ligneo, grandioso lavoro di carpenteria e ultimo intervento importante eseguito nella basilica.

Il mosaico pavimentale del IV secolo è il più vasto d’Europa (760 mq) ed è il reperto più prezioso della basilica; nei suoi simbolismi cristiani si celebra la resurrezione, la nuova vita che trionfa sulla morte.

L’interno della basilica è ampio e luminoso. Subito a sinistra c’è una piccola costruzione dell’XI secolo detta Santo Sepolcro, a imitazione di quello di Gerusalemme. Dall’interno della Basilica si accede alla Cripta degli affreschi (conserva opere del XII secolo e di gusto bizantino) e alla Cripta degli scavi, importante per conoscere la storia della città cristiana dei primi secoli. Accanto alla Basilica si trovano la cosiddetta chiesa dei pagani e il battistero.

 

Informazioni


Basilica e campanile di Aquileia

Piazza Capitolo, 1

I-33051 Aquileia (UD)

Tel.: +39 0431 919719

Fax: +39 0431 919828

www.basilicadiaquileia.it

E-mail: basilica.aquileia@virgilio.it

 

Servizi: bookshop, parcheggio; accessibile ai disabili

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Castello di Cosa

Un originario fortilizio fu edificato probabilmente nel IX secolo per proteggersi dalle invasioni ungare. La Signoria del castello di Cosa fu ceduta dai Patriarchi a una nobile famiglia che in seguito assunse il predicato di Spilimbergo.

Nel corso del Seicento, venute meno le esigenze difensive, i conti di Spilimbergo trasformano il castello in villa, mantenendo però le quattro torri angolari; la facciata fu abbellita da una serie di lesene, un timpano e la scalinata d’accesso.

La proprietà passò in seguito ai conti d’Attimis Maniago. Durante la prima guerra mondiale fu seriamente danneggiata e, dopo la rotta di Caporetto, fu bombardata e quindi incendiata.

Nel 1921 il castello di Cosa fu ristrutturato dagli Attimis Maniago che ne mantennero la proprietà fino agli anni Sessanta del Novecento. Infine, nel 1974, fu acquistata da Gian Franco Furlan che vi stabilì la sede delle Cantine Castelcosa.

All’interno la villa è affrescata e pavimentata alla veneziana e a mosaico; all’esterno c’è un bel parco con alberi secolari; le stalle sono state in seguito ristrutturate e trasformate ad uso di foresteria e bed & breakfast.

Oggi la villa-castello è un ristorante e viene utilizzata per ospitare eventi.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Palazzo 1, Cosa (San Giorgio della Richinvelda)

Servizi: ristorante, foresteria, enoteca, bed & breakfast

Visite: su appuntamento

Come arrivare: raggiungibile in pullman

Informazioni: www.castelcosa.com

Tel.: 0427 96134/96585

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

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Costa Azzurra Grado

La Costa Azzurra, chiamata dagli abitanti di Grado spiaggia vecchia, è la spiaggia più occidentale dell’Isola e dà il nome a tutto il quartiere adiacente. Si trova alla fine della Diga, fra la città vecchia e il faro. A differenza della spiaggia principale di Grado, qui il fondale scende più rapidamente, permettendo di nuotare senza allontanarsi troppo dalla riva.

L’accesso a questa spiaggia è libero, ma ci sono diversi stabilimenti dove si possono noleggiare sdraio, lettini, ombrelloni e pedalò. Gli stessi chioschi degli stabilimenti offrono, oltre al servizio bar, programmi d’intrattenimento e animazione dedicati ai giovani.

Ideale per le famiglie con bambini, l’arenile offre parchi giochi anche all’ombra, sotto gli alberi delle zone verdi, campi di beach volley e di calcetto. C’è anche un grande scivolo acquatico denominato Acquasplash.

Alle spalle della spiaggia, sulla passeggiata, ci sono dei ristorantini che sono aperti anche alla sera.

La zona è servita da parcheggi a pagamento sulle vie adiacenti alla spiaggia.

 

Informazioni


Stabilimento Costa Azzurra

Tel. – fax. + 39 0431 81950

Cell. + 39 349 5780649

 

Stabilimento Key West

Cell. + 39 339 5332331 (Claudio)

Cell. + 39 339 319337 (Filippo)

 

Stabilimento Piper

Cell. + 39 333 3668496

e-mail: elemar81@yahoo.it

 

Stabilimento Tivoli

Tel. + 39 0431 80353

e-mail: marcolauto@yahoo.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

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Porta Gemona o Portonat

Il Portonat è una porta ad arco progettata nel 1579 dall’architetto Andrea Palladio per sostituire il vecchio torrione rovinato sulla via che porta a Gemona, una torre portaia scudata che si apriva nella cinta muraria medievale. La torre era in passato legata al celebre Palio di San Daniele che si teneva il 28 agosto di ogni anno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Dante Alighieri 8-9, San Daniele del Friuli

Orari di apertura: sempre visibile dall’esterno

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