Geo_Centre_Immaginario_Geografico_Malnisio

Geo Centre Immaginario Geografico

Il Centro visite ubicato nell’ex Latteria di Malnisio è dedicato a temi geografici, idrogeologici e ambientali. Grandi ortofoto ad alta definizione della zona di Malnisio, della Valcellina e della regione Friuli Venezia Giulia sono posate a pavimento per osservare ogni dettaglio con l’ausilio di lenti d’ingrandimento; il Centro mette a disposizione dei visitatori apparati didascalici e multimediali, lavagne interattive, giochi e quiz, percorsi storici e attività di laboratorio. Inoltre, si conservano i reperti del vecchio stabilimento della latteria sociale: zangole, dalmine, mestoli e torchi per la produzione casearia.

Alle visite guidate e ai percorsi tematici nelle sale del Geo Centre, possono essere abbinati i laboratori di didattica informale dedicati alla biologia, alla chimica, all’ecologia, alle scienze della Terra e alle scienze naturali.

Il Geo Centre è gestito dall’Immaginario Scientifico, il museo della scienza interattivo e multimediale del Friuli Venezia Giulia che, nel 2007, ha aperto la sua seconda sede nell’ex Centrale Idroelettrica di Malnisio.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Indirizzo: ex Latteria di Malnisio, Via Manzoni 15, Malnisio di Montereale Valcellina

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, fototeca, archivio documentale, accessibile ai disabili

Informazioni: www.immaginariogeografico.it

Orari di apertura: aperto su prenotazione per gruppi e scuole

Ingresso: intero € 4,00;ridotto € 3 (bambini dai 6 ai 12 anni, adulti oltre i 65 anni);gratuitofino a 6 anni e oltre i 65; il biglietto da diritto a una riduzione per il Museo della Centrale & Immaginario Scientifico di Malnisio o per il Science Centre Immaginario Scientifico di Grignano-Trieste

Tel.: 0427 518169 / 040 224424

Fax: 040 224439

E-mail: info@immaginariogeografico.it

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Club_Triestino_Fermodellisti_Mitteleuropa

Club Triestino Fermodellisti Mitteleuropa (Ferclub)

Il Ferclub dal 1988 è un punto di aggregazione per gli appassionati di modellismo ferroviario. Si possono ammirare suggestivi plastici con treni e autoveicoli in movimento e circuiti di prova in scala, come il grande Plastico senza Frontiere di 20 mq, spesso ambientato a tema, due plastici Märklin, un grande diorama delle ferrovie svizzere del Cantone dei Grigioni, un plastico portuale, la ferrovia da giardino e la trenovia del Tram di Opicina, un simulatore di guida e video proiezioni. Inoltre, è possibile visitare la biblioteca, la videoteca e l’emeroteca a soggetto ferroviario e fermodellistico. Si organizzano, infine, corsi di modellismo.

La manifestazione pubblica per tutte le età – “I Trenini della Domenica” – si svolge la prima domenica del mese da ottobre a maggio. Qui, i piccoli ospiti hanno uno spazio a loro riservato su cui possono manovrare i convogli. Un simulatore consente di cimentarsi alla conduzione dei treni.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via dei Giardini 16, (Servola) Trieste

Informazioni: www.ferclub.eu

Servizi: visite guidate su appuntamento

Orari di apertura: mercoledì 16.00-18.00; sabato 10.00-12.30 e 16.30-19.00

Tel.: 339 6947493 / 339 8577915

E-mail: ferclub@katamail.com

Eventi: “I Trenini della Domenica”, con tutti i plastici in movimento la prima domenica di ogni mese da ottobre a giugno 10.00-12.30

Ingresso: libero

Come arrivare: in autobus con le linee 8 (fermata Via dei Giardini) e 29 (Servola)

 

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ALTRO IN ZONA
Nordic-Life-Park

Nordic Life Park

Il Nordic Life Park di Andreis è il primo parco vita del Nordic Wallking della Provincia di Pordenone. I suoi percorsi sono stati studiati e sviluppati per la pratica della “camminata nordica”.

i sentieri si snodano attorno all’abitato di Andreis. Ognuno dei percorsi è stato individuato tenendo conto delle specificità tecniche, dettate dalla Federazione Internazionale di Nordic Walking, e dalle peculiarità storico ambientali presenti sul territorio.

Gli 8 percorsi sono caratterizzati da una specifica segnaletica, che oltre a guidare il walker lungo i tracciati fornisce anche informazioni di carattere turistico e storico.

 

PERCORSO N° 1: San Daniele del Friuli
Percorso facile, panoramico, etnografico, adatto a tutti. Possibilità di Kneipp, pozze alpine. In località Sott’Anzas con una piccola deviazione è possibile raggiungere il suggestivo torrente Susaibes. Dirimpetto al sentiero: le voliere degli uccelli rapaci.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 4150 m
dislivello: 175 m
consumo calorico: 225 kcal
livello di difficoltà: facile
fondo presenta una superficie di tipo misto: sterrato, prato, asfalto, scalini

PERCORSO N° 2: Scout Basso
Percorso facile, esplorativo, adatto a tutti. Fare attenzione appena dopo il primo ponticello, si consiglia di tenere sollevati i bastoncini nel scendere per circa 20 metri. Bello il boschetto nei pressi della frazione di Bosplans.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 540 m
percorrenza: 5300 m
dislivello: 140 m
consumo calorico: 250 kcal
livello di difficoltà: facile
fondo presenta una superficie di tipo misto: sterrato, flysch, asfalto e ponticelli

PERCORSO N° 3: Selves
Percorso di tipo esplorativo di media difficoltà, etnografico e naturalistico. Si raggiunge la piccola frazione di Alcheda da dove si apre il panorama sulla catena montuosa del Prescudin. Le caratteristiche fontane alpine ci ristorano prima di affrontare in discesa lo storico sentiero dei due mulini (doi mulins).

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 3200 m
dislivello: 200 m
consumo calorico: 175 kcal
livello di difficoltà: medio
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch e prato

PERCORSO N° 4: Scout alto
Percorso di tipo esplorativo per allenati, molto panoramico, intenso e gradevole. A circa metà percorso si affronta una decisa salita e dopo la caratteristica cascata panoramica si procede con precauzione in discesa fino al ponticello in legno. Ottimo belvedere su Andreis e la faglia periadriatica.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 540 m
percorrenza: 4350 m
dislivello: 140 m
consumo calorico: 240 kcal
livello di difficoltà: medio
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch, stream crossing, ponticello

PERCORSO N° 5: La Botte
Percorso breve, caratterizzato da un ambiente molto dinamico e pittoresco. Il fondo abbastanza accidentato e qualche brusca salita lo rendono adatto ad un’utenza con esperienza. La caratteristica botte alla sorgente e il vicino torrente Ledron, impreziosiscono questo itinerario pensato soprattutto come
collegamento con la parte ovest del Parco Nordic.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 520 m
percorrenza: 3600 m
dislivello: 120 m
consumo calorico: 175 kcal
livello di difficoltà: difficile
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, scalini, sterrato, ciottolato

PERCORSO N° 6: L’eremo
Percorso di tipo esplorativo e naturalistico adatto a walkers allenati, concreta e costante la salita dei due mulini. La piccola chiesetta di Alcheda indica la via; bello il balcone sul torrente Ledron dove una piccola forra richiede attenzione e poi giù si torna ad Andreis.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 3850 m
dislivello: 175 m
consumo calorico: 215 kcal
livello di difficoltà: difficile
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch e sterrato

PERCORSO N° 7: Prapiero
Piccolo anello, risulta un diversivo rispetto a Selves che lo domina. Adatto ai principianti, a coloro per i quali ogni passo conta. Raggiunge la piccola località di Prapiero e li ne carpisce il silenzioso vivere tra ruralità evidenti.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 450 m
percorrenza: 2420 m
dislivello: 50 m
consumo calorico: 135 kcal
livello di difficoltà: per tutti
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto e flysch

PERCORSO N° 8: Prades
Percorso adatto ai principianti, mai faticoso. Chiude il perimetro del parco, esaltando la posizione
baricentrica dell’abitato di Andreis. Dal torrente Alba, per vecchia carrareccia, ci si inoltra nel verde rustico e selvatico dove piacevole rimane tutto il tempo a disposizione.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 455 m
percorrenza: 2700 m
dislivello: 55 m
consumo calorico: 154 kcal
livello di difficoltà: per tutti
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, stream crossing, flysch e sterrato, Kneipp torrente Alba

Informazioni


Per maggiori informazioni:
Istruttori della zona certificati e qualificati ANWI-INWA.
Giovanni Bertagno +39 335 5269762
Franco Polo +39 334 8149598

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Fontana dei Quattro Continenti

Realizzata dallo scultore bergamasco Giovanni Battista Mazzoleni tra il 1751 e il 1754, rappresenta la città di Trieste che ottiene fortuna e ricchezze grazie all’istituzione del Porto franco e ai favori accordatigli da Maria Teresa. Vi sono rappresentati le figure allegoriche dei quattro continenti allora noti Europa, Asia, Africa e America, e quattro fiumi dai cui zampilla l’acqua. La Fama con le ali spiegate si erge a protezione della giovane figura di Trieste, circondata dai simboli del commercio, nell’atto di accogliere un mercante in abiti orientali.

Nel 1925 gli artisti triestini si schierarono per evitarne la demolizione e, l’anno seguente, fu restaurata dallo scultore Marcello Mascherini. Smontata nel 1938 per allestire il palco del Duce, i pezzi furono conservati nell’Orto Lapidario, finché nel 1970, grazie all’intervento del pittore Cesare Sofianopulo la fontana fu restituita alla piazza.

Si dice che nel 1769, per festeggiare l’inaugurazione del Lazzaretto Nuovo di Santa Teresa, dagli orci dei Fiumi sia stato fatto zampillare il vino anziché l’acqua e che, nel secolo successivo, tra le rocce sia cresciuto un albero di fico, finché nel 1891 l’albero venne estirpato, non senza il rammarico dei cittadini; venne persino composto qualche verso dai poeti locali in omaggio all’amico perduto.

 

Informazioni


Indirizzo: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

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coglians

Sentieri del monte Coglians

Il monte Coglians, con i suoi 2.780 metri, è la vetta più alta del Friuli Venezia Giulia e delle intere Alpi Carniche.
È caratterizzato da intensi fenomeni carsici, la grotta più profonda finora esplorata é l’Abisso Marinelli.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Traversata carnica
Dislivello in metri: 750
Difficoltà: E
Tempi di percorrenza in ore: 6

INFO: Turismo FVG Forni Avoltri
Tel. +39 0433 72202
Email info.forniavoltri@turismo.fvg.it

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Partenza dal rifugio Tolazzi (mt. 1350) in prossimità della frazione Collina di Forni Avoltri

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Imboccate il sentiero Cai nr. 143

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Raggiunta casera Morareet proseguite lungo il sentiero nr. 143 per raggiungere il rifugio Marinelli (mt. 2813), da dove si può godere di uno spettacolare panorama a 360 gradi sulle vette delle Alpi Carniche circostanti

4

Dal rifugio Marinelli, salite al monte Floriz, scendete lungo il sentiero 174

5

In prossimità della forcella Plumbs imboccate il sentiero nr. 150 che conduce a casera Plumbs e successivamente al bar Edelweiss sulla comunale che riconduce al rifugio Tolazzi

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Aiello del Friuli

Aiello del Friuli è un piccolo borgo della bassa friulana, località terra di risorgive anticamente ricca di mulini. Per il centro del paese passava la via dei commerci che da Aquileia portava a Cividale del Friuli, rendendola così una zona ricca di ritrovamenti archeologici, come la statua del condottiero romano Navarca, di tarda età repubblicana, oggi conservata al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. In età longobarda Aiello diventò gastaldia comprendendo nella sua circoscrizione le ville di Joannis, Crauglio, Tapogliano e San Vito al Torre. Lo stemma del paese riporta un aquila su quattro quartieri.

Il paese è noto per le sue meridiane. Più di ottanta manufatti artistici di vari stili ed epoche puntellano vivacemente i vari borghi tra cui la meridiana d’altezza, la meridiana equatoriale e la meridiana a mosaico.

Il Centro didattico delle meridiane consente ai visitatori di sperimentare un approccio intuitivo alla gnomonica. Anche nel Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale sono presenti una ventina di questi affascinanti misuratori del tempo; complesso, quello del museo di Aiello, ospitato all’interno di un’antica dimora della bassa friulana che offre uno spaccato della vita rurale e popolare del territorio attraverso i secoli.

La Chiesa parrocchiale di San Ulderico, realizzata alla fine del Seicento, conserva gli altari delle Anime purganti e quello di sant’ Antonio Abate decorati con pale di Pietro Bainville (1674-1749). La cupola è stata invece affrescata da Clemente Del Neri (1865-1943), mentre nella sacrestia si trova La Fede di Arturo Colavini. A poca distanza da Aiello c’è il piccolo borgo rurale di Joannis.

Ogni anno, l’ultima domenica di maggio, ad Aiello si svolge la Festa delle Meridiane, con mercatini e chioschi enogastronomici, il paese è, inoltre, rinomato per la produzione di salumi d’oca.

Informazioni


Dove: Aiello del Friuli,Provincia di Udine

Informazioni: Circolo cultura Navarca, via Marconi, Aiello del Friuli – tel.: +39 348 2517303 / +39 0431 998770; e-mail: circolonavarca@libero.it

Visite: visite guidate alle meridiane a cura del Circolo culturale Navarca; il Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale è visitabile tutte le domeniche 15.00-18.00; aperture su appuntamento per gruppi in altri giorni e orari – tel.: +39 0481 535170 / +39 338 3534773

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Torre millenaria

La fortezza di Marano subì i continui attacchi dei veneziani finchè nel 1420 passò con tutto il Friuli sotto il dominio della Serenissima; dal 1513 per trent’anni fu conquistata dagli imperiali e nel 1543 tornò fra i possedimenti di Venezia; perse la sua importanza strategica con la costruzione della fortezza di Palmanova.

Attualmente sono visibili alcuni resti dei bastioni (sui quali è stato costruito un opificio) e la torre maestra al centro del paese. Popolarmente è detta “Millenaria”, qualcuno infatti l’attribuisce a Popone che l’avrebbe fatta edificare subito dopo il 1031. Dalle fonti risulta che la prima funzione della torre fosse liturgica e che per questo fosse nata come anche ad Aquileia e a Grado. Infatti a fianco della torre esisteva una chiesa, chiamata di Santa Maria, e una dimora dei patriarchi.

In seguito la torre fu usata come vedetta della fortezza di Marano. Ad ornamento vi sono stati posti i busti dei provveditori che hanno governato la fortezza ed altre vestigia, epigrafi e bassorilievi.

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Provveditori, Marano Lagunare

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