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Lago di Bordaglia

Il Lago di Bordaglia si trova nel Comune di Forni Avoltri, all’interno dell’Oasi faunistica di Bordaglia-Flèons, istituita nel 1968, la più vasta oasi di rifugio faunistico del Friuli Venezia Giulia, compresa nel Parco del Monte Coglians. Considerato tra i più bei laghi della Carnia, sta sul fondo di una conca di origine glaciale, in mezzo ai pascoli sottostanti il versante del monte Volaia, circondato da grandi larici, pini, da boscaglie di pino mugo e ontano e da una flora estremamente variegata, che comprende specie protette come le genziane e una preziosa varietà di orchidee.

Nell’oasi troviamo camosci, cervi, caprioli e quasi tutti i carnivori regionali, dalla volpe all’ermellino, dalla marmotta alla faina. Fra la vegetazione arbustiva trovano riparo il picchio nero, il merlo dal collare e gruppi di crocieri. Ma tra gli uccelli ci sono anche esemplari più rari come il gallo cedrone, il gallo forcello, il francolino di monte, la pernice bianca, l’aquila reale e la coturnice.

La zona comprende anche alcuni siti di notevole interesse paleontolitico.

Per raggiungere il lago di Bordaglia si può percorrere un affascinante sentiero tra torrenti, cave, casere e postazioni difensive della prima guerra mondiale. Durante il percorso verso il lago si giunge alla sorgente dell’acqua minerale Goccia di Carnia.

Informazioni


Comune di Forni Avoltri
www.comune.forni-avoltri.ud.it

Ufficio turistico di Forni Avoltri
33020 Forni Avoltri (UD)
Corso Italia, 24
Tel: +39 0433 72202
info.forniavoltri@turismo.fvg.it

Ufficio turistico di Ravascletto
Piazzale Divisione Julia
33020 Ravascletto (UD)
Tel. +39 0433 66477 Fax. +39 0433 616921
info.ravascletto@turismo.fvg.it

Ufficio turistico di Arta Terme
Via Umberti I, 15
33022 Arta Terme (UD)
Tel. +39 0433 929290 Fax +39 0433 92104
info.artaterme@turismo.fvg.it

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    Sentiero del Lago di Bordaglia ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Sentiero dei Crâmars

Questo percorso era anticamente utilizzato dai venditori ambulanti carnici (Crâmars) che trasportavano spezie e stoffe verso i territori d’oltralpe.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Via delle Malghe Carniche
Dislivello in metri: 700
Difficoltà: E
Tempi di percorrenza in ore: 3

INFO: Turismo FVG Forni Avoltri
Tel. +39 0433 72202
Email info.forniavoltri@turismo.fvg.it

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1

Partenza dal rifugio Tolazzi (mt. 1350), raggiungibile tramite strada provinciale da Forni Avoltri

2

Dal rifugio imboccate il sentiero Cai nr. 144 e salite fino al rifugio Lambertenghi Romanin (mt. 1950) e al Passo Volaia (mt. 1977) in circa 2 ore

3

Oltre il passo potrete ammirare la splendida conca del lago di Volaia sovrastato dalla possente mole del monte Coglians. Nell’area alcune testimonianze della prima guerra mondiale: trincee e fortini sulla prima linea difensiva

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Rientrate al rifugio Tolazzi ripercorrendo il medesimo sentiero nr. 144 o parzialmente una vecchia strada militare

    LAGO DI VOLAIA ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Castello di Brazzacco Inferiore

Un castello di Brazzacco è citato nel 983 dalla donazione fatta da Ottone II al Patriarca assieme ai castelli di Buia, Fagagna, Gruagno e Udine. Appartenne ai Brazzacco a partire dal XII secolo. Nel 1309 fu saccheggiato ed arso dalle milizie trevigiane dei da Camino. Ricostruito nel 1335, rimase ai Brazzacco fino al 1446, quando, estinto il casato, il castello passò ai Moruzzo che assunsero il cognome di Brazzà Inferiore. Nel 1443 entrambi i feudi furono assegnati ai Signori di Savorgnano-Cergneu-Brazzà. Nei famosi tumulti del giovedì grasso del 1511 il castello venne assaltato e saccheggiato dai locali. I due castelli di Brazzacco, lasciati in abbandono, caddero in rovina.

Nel Borgo di sant’Andrea sorgono l’omonima torre e la chiesetta castellana dedicata al santo, restaurate negli anni Ottanta: sono quanto rimane del castello Inferiore. Il Borgo si trova a poche centinaia di metri in linea d’aria dal castello Superiore di Brazzacco.

 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Strada dei Colli, Brazzacco (Moruzzo)

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Ovaro

Il borgo di Ovaro

Situato in una soleggiata conca nel canale di Gorto, il borgo di Ovaro con le sue tredici frazioni (Clavais, Lenzone, Liariis, Chialina, Entrampo, Luincis, Luint, Mione, Ovasta, Cella, Agrons, Muina e Cludinico) è il principale centro della bassa Val Degano. Il paese – immerso nel verde di una natura incontaminata, fra i gruppi montuosi del Col Gentile a Ovest e dell’Arvenis a Est – deve il suo nome alla rigogliosa vegetazione che lo circonda, costituita sopratutto di aceri (in latino opulus).

Ovaro, oltre ad essere uno dei Borghi autentici d’Italia, grazie agli ampi spazi e alle aspre montagne che lo circondano è stato definito il “Balcone della Val Degano”.

Tra le più antiche vestigia sono visitabili quelle della basilica paleocristiana e la necropoli altomedievale in località San Martino, oltre alle tante bellezze naturali e architettoniche delle sue frazioni, come quelle di Ovasta, caratterizzata dai bellissimi portali di ingresso ai palazzi signorili e la Casa De Corte, tipico esempio di architettura carnica risalente al XVII secolo; i Mulini della Iesola, gli stavoli di Chiastellir di Luint e poi a Mione Palazzo Micoli Toscano, realizzato nel 1836 dall’architetto pordenonese Giovanni Battista Bassi, noto come la Casa delle Cento Finestre.

La pieve di Santa Maria di Gorto, collocata su uno sperone di roccia a Nord di Agrons, è uno degli edifici più antichi del Friuli, mentre nella chiesa parrocchiale di Muina, sono conservate diverse tele di santi attribuite a Nicola Grassi.

Nei dintorni, in località Baus, tra Ovaro e Comeglians, è possibile visitare un vecchio mulino ancora in funzione. Presso Cella si fabbricano le famose tegole dipinte di verde, caratteristiche di molte case tipiche delle valli carniche. A Cludinico, invece, si può riscoprire l’ex-miniera di carbone situata sotto il paese.

La Sagra del Malgaro si svolge tradizionalmente nel mese di luglio, con un mercato di prodotti tipici gastronomici ed artigianali.

 

Informazioni


Informazioni: Ufficio turistico di Ovaro, via Caduti 2 maggio 144 – tel.: +39 0433 677782; e-mail: info.ovaro@cmcarnia.regione.fvg.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Grado Pineta

La spiaggia di Grado Pineta, adiacente all’omonimo quartiere, si estende in mezzo al verde. Non lontana dal centro di Grado, è collegata anche dalla comoda pista ciclabile. L’accesso alla spiaggia è gratuito; è possibile parcheggiare nel quartiere di Pineta, perché le strade a ridosso della spiaggia sono chiuse al traffico, garantendo alla stessa maggiore tranquillità.

Anche questa parte del litorale di Grado è sabbioso e con i fondali bassi, ideale per chi non sa nuotare; la zona infatti è priva di correnti e tra la spiaggia e i banchi di sabbia l’acqua è sempre bassa e mai fredda.

Da alcuni anni la spiaggia di Pineta è diventata luogo di ritrovo dei kitesurfer provenienti da tutta Europa, che accorrono qui al primo alito di vento per lanciarsi in spettacolari volteggi.

I diversi stabilimenti offrono a noleggio i servizi da spiaggia, dagli ombrelloni ai pedalò alle attrezzature sportive. Organizzano inoltre corsi di ginnastica, animazione, intrattenimenti, anche serali, rivolti soprattutto ai giovani. Vicino alla spiaggia vi sono vari approdi nautici.

Un’ampia zona dell’arenile, denominata Spiaggia di Snoopy, è interamente dedicata agli amici a quattro zampe.

 

Informazioni


Spiaggia Airone

Tel. + 39 0431 83630

cell. + 39 329 0628718

 

Costa del Sol

Cell. + 39 347 65 51 674

 

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

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Loggia e Tempietto di San Giovanni

Sin dal Trecento, presso il porticato, esisteva una chiesetta consacrata a San Giovanni, che, nel corso del XV secolo, fu ricostruita dall’architetto Bernardino da Morcote accanto alla nuova Torre dell’Orologio. La loggia, ammirata anche da Andrea Palladio, è formata da due ali di arcate e dall’arco trionfale che immette alla chiesa, convertita in Pantheon dei Caduti nel 1920 su progetto di Raimondo D’Aronco. Sotto la cupola, si trovano una statua rappresentante la Gloria, opera di Aurelio Mistruzzi, e un affresco di Enrico Miani. Un elegante cancello di Alberto Calligaris custodisce l’ingresso.

Qui, nel Cinquecento, fu stabilita la sede dell’Archivio notarile, la Cancelleria degli astanti e la Camera Fiscale. Le ali del porticato accolgono una meridiana risalente al 1798 e i busti di Giovanni Battista Cella (1881) opera di Andrea Flaibani, quello di Antonino di Prampero di Aurelio Mistruzzi (1921) e quello di Gabriele Luigi Pecile realizzato da Leonardo Liso (1902).

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza della Libertà, Udine

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ALTRO IN ZONA
Museo_Civico_Archeologico_Codroipo

Museo civico archeologico

Il percorso museale presenta i risultati delle campagne di scavo condotte sul territorio del Medio Friuli da studiosi ed appassionati locali grazie alla Società friulana di archeologia.

L’esposizione si articola attraverso cinque sezioni, disposte fra le celle e il cortile dell’ottocentesco edificio carcerario, nelle quali sono raccolte le testimonianze degli insediamenti locali dalla protostoria al Rinascimento.

Dai reperti dell’età del bronzo rinvenuti negli scavi dei Castellieri di Rividischia e della Gradiscje si passa alla prima età imperiale, testimoniata dalle numerose anfore e ceramiche di età augustea, gioielli e oggetti d’uso, nonchè dai corredi della necropoli romana di Iutizzo, che ha restituito 69 tombe ( I sec. a. C.-metà del IV sec. d. C.). Dalla necropoli longobarda, sita nell’attuale centro cittadino, provengono altri notevoli ritrovamenti, alcuni inumati sono stati esposti con i relativi corredi funebri.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazzetta Don Vito Zoratti, Codroipo

Servizi: bookshop, laboratorio didattico, biblioteca tematica; parzialmente accessibile ai disabili

Informazioni: www.comune.codroipo.ud.it – www.provincia.udine.it/musei

Orari di apertura: martedì e domenica 9.30-12.30; su richiesta in altri giorni e orari

Ingresso: gratuito

Tel.: 0432 820174

Fax: 0432 824696

E-mail: museoarcheologico@comune.codroipo.ud.it

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