Toppo

Toppo di Travesio

Fin dal XIII secolo il borgo rurale di Toppo è diviso dal corso del rio Gleria: il borgo orientale comprende la chiesa parrocchiale di San Lorenzo e i masi medievali di Toppo, ovvero le caratteristiche case rurali in pietra, con portici ad arco e cortili interni; e quello a occidente, la borgata di Pino ai piedi del castello.

Il Palazzo Toppo-Wassermann sorge nella borgata chiamata anche “dei Martins”, dal nome degli antichi proprietari del complesso che, nel Cinquecento, fu convertito in dimora signorile di campagna. Il portone d’ingresso, datato 1543, reca inciso sull’architrave: “Vengo aperto perché escano i cattivi. Vengo chiuso perché restino i buoni”. Al piano terra del palazzo sono conservati due affreschi di arte sacra popolare del XVII secolo che ornavano le facciate degli edifici del borgo crollati nel terremoto. Dal cortile si accede alla cappella gentilizia di San Girolamo che conserva dipinti settecenteschi, l’acquasantiera longobarda risalente al Mille e la quattrocentesca statua in pietra dipinta di Santa Lucia. Nel vicino piazzale si trova un edificio secentesco con arco d’ingresso, un tempo residenza estiva dei conti di Spilimbergo, nonché diversi edifici in sasso.

Gli imponenti resti del castello sulle pendici del monte Ciaurlèc dominano l’abitato: un’architettura fortificata ben conservata del medioevo friulano. Nei pressi si trova anche la chiesetta castellana di Sant’Antonio Abate, con i pregevoli affreschi del XIV secolo.

Scendendo alla borgata di Toppo si incontra l´arco d´ingresso di un maso ristrutturato risalente al XV-XVII secolo e, lungo via Fornace, una serie di edifici del XVII-XVIII secolo, pertinenze di un antico maso, nonché case con corte, portico e ballatoio affacciato sugli orti e il frutteto retrostanti. Poco distante dal borgo c’è anche la vecchia fornace, opificio in uso nella prima metà del Novecento.

A Travesio, nella pieve di San Pietro, si conserva il ciclo di affreschi di Giovanni Antonio de Sacchis detto il Pordenone e, inoltre, il portale della sagrestia e il fonte battesimale scolpiti da Giovanni Antonio Pilacorte.

 

Informazioni


Dove: Località di Toppo, Comune di Travesio in Provicia di Pordenone

 

Informazioni: Ufficio Turistico di Toppo
Palazzo Toppo-Wassermann
via Verdi 98,
33090 Toppo di Travesio, PN

Tel. 0427 90350
turismo@comune.travesio.pn.it

Orari di apertura:
Mercoledì
9:00 – 12:00
Sabato e Domenica
9:30 – 12:30
14:30 – 17:30

www.castelloditoppo.eu
Fb: @ufficioturisticotoppo

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Fontana_Nettuno_Gorizia

Fontana del Nettuno

L’opera, voluta dall’imperatrice Maria Teresa, fu disegnata dall’architetto Nicolò Pacassi e scolpita dal padovano Marco Chiereghin nel 1756, per la piazza del Traunich (oggi Piazza Vittoria) su cui si affacciano la chiesa di Sant’Ignazio e il palazzo della Prefettura. La pietra fu donata dal giudice e rettore Francesco Gironcoli, che fu creato Nobile del Sacro Romano Impero con il predicato de Steinbrunn. I tre Tritoni raffigurano i tre fiumi che lambiscono il territorio di Gorizia: l’Isonzo, il Corno e il Vipacco.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza della Vittoria, Gorizia

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ALTRO IN ZONA
Palazzo_Municipio_Trieste

Palazzo del Municipio

Il Palazzo municipale fu edificato nel 1875, anno in cui tutta la piazza fu ristrutturata. Giuseppe Bruni vi immaginò una torre dell’orologio che sovrasta il palazzo, a ricordo dell’antica torre civica del porto, su cui due automi bronzei, chiamati dai triestini Micheze e Jacheze, scandiscono le ore. La torre è affiancata da due ali in cui le luci e i ricchi apparati decorativi creano un intenso gioco di chiaroscuri. Per il suo curioso aspetto è stato soprannominato dai triestini “Cheba”, per la forma che ricorda quella di una gabbia per uccelli.

Al suo interno, nel Salone del Consiglio, è esposto il grande dipinto di Cesare dall’Acqua raffigurante La prosperità commerciale di Trieste.

 
 
 
  
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

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Museo_Commerciale_Trieste

Museo Commerciale

Il museo ha sede al piano nobile di Palazzo Dreher, realizzato alla fine del primo decennio del Novecento dall’architetto viennese Emil Bressler e ristrutturato nel 1928 dal triestino Gustavo Pulitzer-Finaly per divenire sede della Borsa Nuova. Esso ripercorre la storia della Deputazione di Borsa, istituita nel 1755 da Maria Teresa d’Austria e, quindi, della Camera di Commercio, a partire dal 1850, facendo riaffiorare la centralità dell’ente camerale all’interno del tessuto socio-economico della comunità triestina e giuliana.

Tra i pezzi più importanti ci sono il primo sigillo dell’Uffizio di Borsa con l’effige dell’Imperatrice d’Austria Maria Teresa, una scheda elettorale che ricorda che i “Mercatores tergestini” eleggevano un deputato al Parlamento di Vienna e un prezioso volume del 1841 con il catasto di tutti gli edifici della Trieste ottocentesca ed una dettagliata carta topografica.

Il percorso presenta le componenti storiche della Camera: il commercio rappresentato dagli antichi strumenti di peso e misura; l’industria attraverso i marchi che ne furono protagonisti, come i liquori della Stock; l’artigianato, ricordato dalla sartoria Beltrame; e l’agricoltura a cui allude l’imponente “tappatrice”, emblema della produzione enologica del Carso.

Inoltre, sono esposte numerose marche ottocentesche e targhe che testimoniano le molteplici sfaccettature dell’economia triestina, una corbeille che l’architetto Pulitzer disegnò nel 1928 per la Borsa Nuova e la vetrinetta della tipografia del Lloyd Austriaco, nonché una serie di antichi strumenti in uso presso il Laboratorio chimico e l’Ufficio metrico.

Un’intera parete riproduce le coste del mare Adriatico sulle quali nella prima metà dell’800 erano operativi 13 fari progettati, costruiti e gestiti dalla Camera di Commercio; domina la sala il grande modello della Lanterna triestina realizzato nel 1821 dall’architetto Matteo Pertsch.

Non mancano numerosi reperti legati alla gestione del maggior porto dell’Impero austriaco e dell’azienda dei Magazzini Generali, un modello alto 5 metri dell’edificio della Borsa, che venne inaugurato nel 1806, progettato dal maceratese Antonio Mollari e decorato da Giuseppe Bernardino Bison, di cui è esposto un disegno acquarellato che celebra la visita dell’Imperatore Francesco I; nonchè la riproduzione della meridiana solare realizzata nel 1820 dal friulano Antonio Sebastianutti e uno dei vecchi meccanismi dell’orologio da torre creato da uno dei celebri Solari di Pesariis, collocato sul frontone del palazzo.

Fra i dipinti si conserva il ritratto che Leonor Fini realizzò nel 1956 al presidente della Camera di Commercio Antonio Cosulich e la galleria dei Deputati di Borsa, fra cui il ritratto del barone Pasquale Revoltella realizzato da Augusto Tominz, quello di Ciriaco Catraro, dipinto nel 1836 da Giuseppe Tominz e di Francesco Taddeo Reyer a opera di Placido Fabris.

 

Informazioni


Indirizzo: Palazzo Dreher (II piano), Via San Nicolò 7, Trieste

Informazioni: www.ts.camcom.it – proposte-del-territorio/proposte-del-territorio-museo-commerciale

Tel.: 040 6701234 / 040 6701229

Fax: 040 6701321

E-mail: museocommerciale@ts.camcom.it

Orari di apertura: visitabile su prenotazione da lunedì a venerdì 10.00-13.00; martedì e mercoledì 15.00-17.00

Servizi: visite guidate

Ingresso: gratuito

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ALTRO IN ZONA
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Ex Chiesa di San Michele Affrescoteca

L’ottocentesca Chiesa di San Michele, che si trova accanto a Porta Udine e che è stata ricostruita dopo il terremoto del 1976 a cura della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, ospita oggi l’Affrescoteca. L’esposizione raccoglie affreschi databili dal XIV al XVII secolo, tra cui il ciclo illustrante la Vita della Vergine, il Compianto di Cristo morto e una sinopia proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie e da San Giovanni in Brolo raffiguranti Santi e La cavalcata dei Re Magi, nonché una Madonna con Bambino, che ornava la facciata dell’Ospedale San Michele, tutte opere di anonimi pittori friulani, staccate e restaurate dopo il sisma.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Servizi: visite guidate; accessibile ai disabili

Indirizzo: Largo Porta Udine, Gemona del Friuli

Tel.: 0432 971399 (in orario di apertura del museo)

Informazioni: al Comune di Gemona del Friuli (Tel.: 0432 973258) o all’Ufficio Turistico di Gemona – IAT – (Tel.: 0432 981441; Fax: 0432 971090; E-mail: info@gemona.fvg.it)

Orari di apertura: da ottobre a maggio sabato e domenica 10.00-18.00 (in caso di maltempo l’Affrescoteca rimane chiusa per evitare danni agli affreschi causa l’eccessiva umidità); da giugno a settembre tutti i giorni; apertura anche in altri giorni e orari su richiesta all’Ufficio Turistico di Gemona

Ingresso: gratuito

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Piazza_Vittorio_Veneto_Trieste

Piazza Vittorio Veneto

La piazza è sita ai margini del Borgo Teresiano, nei pressi del Porto Vecchio e della Stazione Ferroviaria. Il nuovo assetto urbanistico settecentesco della città, centrato sul Canal Grande, vide sorgere nuove residenze, magazzini e luoghi di culto in quella che era una zona periferica.

Nel 1791 nella piazza venne edificato il palazzo della Dogana, divenendo luogo di incontri e di scambi commerciali, quindi, alla fine del secolo successivo vi trovò collocazione il Palazzo delle Poste dell’architetto austriaco Friedrich Setz, riccamente decorato in stile eclettico. Il nome attuale le fu assegnato solo dopo la prima guerra mondiale. Al centro fa mostra di sé la fontana dei Tritoni, opera dello scultore altoatesino Franz Schranz; sui lati lunghi della piazza, si affacciano simmetricamente i Palazzi delle Poste e della Ferrovia, quest’ultimo realizzato dall’architetto Giacomo Sagors. Il vicino Palazzo Galatti è sede della Provincia di Trieste.
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA
Casa_Farfalle_Bordano

Casa delle Farfalle

La Casa delle Farfalle di Bordano è una struttura eco-museale che ospita oltre quattrocento specie di farfalle nelle grandi serre che riproducono gli habitat naturali dell’Africa tropicale, delle foreste pluviali asiatiche e del bacino del Rio delle Amazzoni. I terrari e gli acquari consentono di ammirare molte altre specie di piante esotiche e animali come camaleonti, pappagalli e tartarughe.

Il sentiero entomologico è un percorso guidato che mostra le oltre cento specie diurne e le cinquecentocinquanta specie notturne di farfalle che popolano il monte San Simeone. Da vedere anche le sezioni del Museo vivente del mimetismo, il percorso interattivo Profumi e una sezione dedicata al linguaggio dei colori.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Canada 5, Bordano UDINE

Servizi: visite guidate, bookshop, bar, laboratori didattici; accessibile ai disabili

Orari di apertura: Lun – Ven dalle 9 alle 18 / Sab – Dom – Festivi dalle 9 alle 19

Ingresso: intero € 8,00; ridotto (da 4 a 12 anni; oltre i 65 anni; gruppi con più di 15 persone)

Visite: visite guidatesu prenotazione€ 20,00 (per gruppi di 15-25 persone); guida gratuita per scolaresche, centri estivi, e gruppi diversamente abili (almeno 15 persone)

Telefono: +39 0432 1636175

Fax: +39 0432 030069

Informazioni: www.farfalledibordano.it

E-mail: info@farfalledibordano.it

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