Area_archeologica_Julium_Carnicum_Zuglio

Area archeologica Iulium Carnicum

Iulium Camicum, la più settentrionale delle città dell’Italia romana, rivestì sempre un’importanza strategica per la sua posizione, anche prima dei romani, che la posero a guardia della via consolare che collegava l’Impero Romano con il Nord Europa. Nata probabilmente come insediamento militare, fu sempre ricostruita dopo ogni devastazione barbarica.

I resti archeologici oggi visibili sono di età augustea, anche se probabilmente molto è ancora sepolto. Il Foro venne ampliato con una Basilica civile costruita sul lato Sud: di tutto ciò restano la base del portico, coperto da un colonnato a capitelli tuscanici, una parte della platea lastricata con le basi di alcune statue, il podio del tempio e un vano seminterrato della Basilica (il criptoportico) con scalone di accesso al primo piano. Inoltre, in un angolo del Foro, protetto da una copertura, si può ammirare un pavimento a mosaico geometrico di una casa romana del I secolo a. C.

 
 
 
 
 
 

Informazioni


Civico Museo Archeologico Iulium Carnicum

Via Giulio Cesare, 19 – 33020 Zuglio (UD)

Tel.-fax: + 39 0433 92562

e-mail: museo.zuglio@libero.it

Sito: www.comune.zuglio.ud.it

 

Orario di apertura: l’area archeologica del Foro romano viene aperta su prenotazione per gruppi e scolaresche contattando il Civico Museo Archeologico Iulium Carnicum.

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Collezione_Etnografica_Ruttar

Collezione Etnografica Ruttar

La sede museale di Clodig di Grimacco è una preziosa raccolta di testimonianze materiali sugli usi e costumi della società rurale delle Valli del Natisone. Gli oggetti, emblematici della cultura contadina locale, sono stati raccolti da Mario Ruttar.

Il percorso comprende una vecchia cucina a legna, che rievoca i lavori di conduzione della casa e quelli invernali della cantina, dell’intaglio del legno, dell’intreccio del vimini, della preparazione dei cibi, del burro, del pane e della grappa. Sono esposti gli strumenti che documentano i lavori agricoli: attrezzi per lo sfalcio del fieno, la viticoltura, il taglio dei boschi e la falegnameria, ma anche attrezzi utilizzati nelle fucine e nelle cave di pietra o nelle miniere.

Non mancano fotografie, immagini sacre e votive, manufatti, armi da taglio, chiavi, lucchetti e arnesi da norcino, mole, bauli e valigie, testimoninze legate all’emigrazione, nonchè le maschere lignee ancora utilizzate durante il Carnevale.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Località Clodig 26, Grimacco (Udine)

Servizi: visita guidata, bed&breakfast

Informazioni: www.museoruttarmario.com; www.comune.grimacco.ud.it

Orari di apertura: tutto l’anno su prenotazioneper gruppi di almeno 10 persone

Ingresso: gratuito

Tel.: 0432 725003

E-mail: info@museoruttarmario.com

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Magazzino_Venti_Progetto_Bora_Museum

Magazzino dei Venti. Progetto Bora Museum

Il Magazzino dei Venti, che vuole essere un laboratorio per la gestazione del Museo della Bora e del Vento di Trieste, ospita piccole esposizioni temporanee e un centro di documentazione sulle curiosità eoliche, sui venti vicini e lontani raccolti dal progetto Centoventi. Qui confluiscono l’Archivio del Museo della Bora, l’Archivio della famiglia Polli e l’Archivio dei Venti del Mondo che comprende una divertente collezione di venti.

Nell’area scientifica sono introdotti i venti e le loro caratteristiche, la sezione delle curiosità raccoglie gli articoli del “Piccolo” sulle raffiche di Bora più memorabili, i testi delle canzoni tipiche, gli oggetti realizzati per resistere alla veemenza del vento. Un settore è dedicato alla letteratura che è stata ispirata dalla Bora, come Il mio Carso di Scipio Slataper.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Servizi: visite guidate, archivio documentale

Indirizzo: Via Belpoggio 9, Trieste

Tel.: 040 307478

Informazioni: www.museobora.org

E-mail: museobora@iol.it

Orari di apertura: visite su prenotazione

Ingresso: gratuito

Come arrivare: a piedi dal Molo Audace percorrendo le Rive tenendo il mare alla propria destra per 900 m circa. Svoltare a sinistra in via Belpoggio e percorrerla per 150 m; in autobus dalla stazione FFSS con la linea 8 direzione Valmaura; da piazza Goldoni linea 9 direzione Largo Irneri

 

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Museo_Grande_Guerra_Ragogna

Museo della Grande Guerra

Il Museo è ospitato nella sede del Centro culturale del Gruppo Storico Friuli Collinare, impegnato nella divulgazione e valorizzazione degli eventi del primo conflitto mondiale nel territorio, nonchè nel lavoro di catalogazione e tutela dei graffiti, delle fortificazioni e dei campi di battaglia della Grande Guerra.

Il percorso museale si avvale di fonti archivistiche, fotografiche e memorialistiche, per ricostruire le vicende belliche nel settore del Medio Tagliamento, a partire dal sistema di fortificazioni dell’anteguerra nella regione –i Forti del Friuli e la Testa di ponte di Ragogna – e le battaglie più significative: la ritirata di Caporetto, la battaglia del Tagliamento, la battaglia del Monte di Ragogna e lo Sfondamento di Cornino. Sono accuratamente ricostruite le fasi cruciali dei combattimenti di San Daniele-Ragogna e Cornino-Forgaria e la situazione dell’ex fronte tra il Monte Peralba e il Mar Adriatico. Inoltre, sono proposti materiali inediti, una selezione fotografica di graffiti di guerra rilevati sul territorio regionale, carinziano e sloveno; riproduzioni di telegrammi e carteggi, sia italiani che austroungarici, una raccolta di fonogrammi, tra cui l’ordine di resistenza a oltranza ricevuti dal Comando della Brigata Bologna alla fine dell’ottobre 1917; nonchè una collezione d’oggettistica d’epoca, raccolta sugli ex campi di battaglia o donata dai discendenti dei militari combattenti.

L’ultima sezione, è dedicata ai temi del Risorgimento, delle guerre coloniali, della seconda guerra mondiale e della Guerra Civile del 1943-1945.

Il museo ospita, inoltre, mostre temporanee, eventi e convegni a tema curati dal Gruppo Storico Friuli Collinare.

Il territorio circostante è ricco di testimonianze della guerra, visibili lungo i sentieri segnalati e integrati da pannelli illustrativi. Cinque sono i sentieri storici, per un totale di una ventina di chilometri, che consentono di accedere agevolmente a fortificazioni, monumenti, ossari, trincee e ai campi di battaglia sul monte di Ragogna, sulle rive del Tagliamento, presso la stretta e i colli di Pinzano al Tagliamento, sul colle di San Daniele del Friuli, lungo le vie dell’invasione tra il ponte di Cornino, l’isolotto del Clapàt e le alture di Forgaria.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Roma 23, Ragogna

Servizi: visite guidate, bookshop, biblioteca, fototeca; accessibile ai disabili

Informazioni: www.grandeguerra-ragogna.it

Orari di apertura: martedì, giovedì e sabato 15.30-18:00; aperture straordinarie domenicali e nelle festività nazionali; visite guidate per gruppi e scolaresche su prenotazione anche in altri giorni e orari

Ingresso: gratuito

Visite: per gruppi e scolaresche visite guidate al Museo della Grande Guerra, ai sentieri del Museo all’aperto nel Friuli Collinare e ai Luoghi della Grande Guerra lungo l’ex fronte giulio-carnico

Tel: 0432 954078 – 348 0134637

E-mail: info@grandeguerra-ragogna.it – marco_pascoli@alice.it

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Museo_Ciasa_dai_Fornes

Museo Ciasa dai Fornes

La secentesca casa rurale della “Busa” ospita l’esposizione “Il filo dei ricordi” dedicata alla secolare tradizione carnica della filatura e della tessitura.

Fino allo scoppio della Grande Guerra, infatti, ogni inverno i “Cràmars”, originari dei Canali di Gorto e San Pietro e i “Tesseri” o “Tisidous”, provenienti dai canali di Socchieve e del Tagliamento, emigravano in cerca di lavoro verso i territori soggetti alla Serenissima e all’Impero asburgico. Questi artigiani lavoravano in casa le materie prime: la lana, la canapa ed il lino e le tinte gialle, verdi e rosse ricavate dalle piante.

Sono esposti abiti e strumenti di lavoro (fusi, arcolai, telai), coperte con i motivi tradizionali, tessuti colorati, ricami ad ago e uncinetto, nonchè i caratteristici “scarpéts”, la tipica calzatura carnica di velluto su cui le donne ancora oggi ricamano i fiori delle Dolomiti: la stella alpina, l’orchidea o “scarpa della Madonna” e la genziana.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Nazionale, frazione Cella, Forni di Sopra

Orari di apertura: luglio e agosto 17.00-19.00; durante il periodo natalizio tutti i giorni 16.00-18.00; aperture straordinarie su prenotazione presso la sede Turismo FVG di Forni di Sopra – Tel.: 0433 886767

Informazioni: www.fornidisopra.orgwww.comune.fornidisopra.ud.it

Ingresso: gratuito

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Museo_Civico_Antonio_Cerutti_Ragogna

Museo Civico Antonio Cerutti

La sezione di storia naturale del Museo Civico di Ragogna illustra, attraverso diorami e campioni di rocce e fossili, i caratteri geologici dell’anfiteatro morenico del Tagliamento, soffermandosi sulla descrizione del territorio, dell’ecosistema e delle falde acquifere. Vengono inoltre affrontati alcuni temi specifici legati alla storia e all’economia locale quali i fenomeni del carsismo e dell’estrazione mineraria.

La collezione archeologica, il cui primo nucleo si deve alle ricerche di Antonio Cerutti, copre un arco temporale che va dal Mesolitico recente all’epoca altomedioevale. Tra i pezzi più interessanti si possono trovare una serie di manufatti fittili e litici rinvenuti nei pressi del lago di Ragogna, un’ascia levigata in pietra di serpentina, una fibula di epoca romana, alcuni bassorilievi longobardi, tra cui l’acquasantiera antropomorfa di San Remigio (XI secolo) e un’interessante collezione di monete che va dal periodo romano sino alla Repubblica di Venezia.

Il Museo offre, inoltre, visite guidate lungo i percorsi naturalistici del Monte, del Lago e del Castello.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Roma 23, Ragogna

Servizi: visite guidate, visita al Castello di Ragogna, bookshop, laboratori didattici, archivio documentale; accessibile ai disabili

Informazioni: www.comune.ragogna.ud.it – www.provincia.udine.it/musei

Ingresso: gratuito; visita guidata € 3,00

Orari di apertura: martedì e giovedì dalle 15.30-18.00; su richiesta in altri giorni e orari

Tel.: 0432 943434 – 0432 957255

Fax: 0432 943105

E-mail: cultura@com-ragogna.regione.fvg.it – g.toniutti@comuneragogna.it

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Civico_Museo_Morpurgo_Trieste

Civico Museo Morpurgo

Il Palazzo Morpurgo – disegnato dall’architetto Giovanni Berlam nel 1875 – appartenne all’omonima famiglia ebrea askenazita, originaria di Marbourg, in Stiria, che si distinse a Trieste oltre che per le capacità imprenditoriali e diplomatiche anche per la munificenza testimoniata da lasciti e donazioni.

Mario Morpurgo de Nilma (Trieste 1867-Pordenone 1943) alla sua morte lasciò tutto il suo patrimonio, comprese le collezioni d’arte e il mobilio, al Comune di Trieste. L’appartamento al secondo piano del palazzo divenne Civico Museo Morpurgo e quello al primo nel 1950 fu adibito a Museo del Risorgimento e a Civico Museo di Storia Patria; infine, nel 1952 divenne anche sede della Collezione Stavropulos.

Arredati con sfarzo secondo il gusto dell’eclettismo, gli interni originali sono un eterogeneo accostamento di stili storici che si contrappongono alle sobrie forme dello stile neorinascimentale degli esterni. I salotti si connotano per la singolarità delle combinazioni: quello in stile impero declinato in rosso, quello che coniuga rinascimento toscano e neorococò sui toni del bruno, quello del romanticismo in legno ebanizzato, quello Luigi Filippo opulento in oro e rosso, quello del Settecento veneziano con lacche eburnee e tenui tinte pastello, quello neo Boulle di ebano intarsiato.

Durante la seconda guerra mondiale furono razziati parte dei quadri e dell’argenteria e tutti i tappeti. Per fortuna, oltre al mobilio, si salvarono una preziosa raccolta di maioliche e porcellane, le xilografie e le incisioni di Jacques Callot, Gérard Edelink, Pierre Drevet, Giandomenico Tiepolo, Francesco Bartolozzi, Jean Balvay, Max Klinger e Félix Vallotton nonché un cospicuo nucleo di xilografie giapponesi e una sessantina tra quadri e disegni.

Al primo piano è possibile visitare il Civico Museo di Storia Patria destinato a conservare documenti, cimeli, dipinti e stampe su storia e folclore cittadino. È stato riaperto nel dicembre 2007, grazie al munifico intervento della famiglia Costantinides, con la creazione della sala del tessuto e la sezione dedicata ad Anita Pittoni nonché il riallestimento della collezione artistica del greco Socrate Stavropulos (Trieste 1882-Zurigo 1960), donata ai Civici Musei di Storia ed Arte nel 1952.

L’archivio, che occupa un’ala dell’appartamento, è una fonte inesauribile di informazioni per gli studiosi della vita pubblica e privata di Trieste nel corso dei secoli.

La Collezione Stavropulos comprende opere di diversi artisti italiani ed europei. Ci sono soprattutto opere di scultura tra cui una di arte antica (testa arcaica da Cipro, VI sec. a. C.). Nel complesso delle opere riguardanti la scultura italiana del Novecento spiccano due personalità di notevole spessore artistico: Libero Andreotti e Marcello Mascherini. L’ampia sezione di pittura e disegni comprende dipinti su tavola dei secoli XV e XVI: due portelle d’altare e due quadri biblici attribuiti a Paul Brill; opere di ritrattisti italiani ed europei dell’Ottocento tra cui figurano Giuseppe Tominz, Franz Eybl, Hans Canon, Anton Romako; di soggetto agreste con dipinti di Francesco Paolo Michetti; ampiamente rappresentati i triestini Umberto Veruda, con una quarantina di disegni e olii, e Adolfo Levier.

 

Tra gli artisti del Novecento emergono i belgi Pierre Paulus e Leon Devos, Arturo Martini con un piccolo olio e Gustavo Boldrini. L’originalità della collezione è rappresentata da una significativa raccolta di opere di artisti ungheresi del Novecento. Uno spazio è dedicato a opere e oggetti appartenuti all’archivio personale di Ugo Carà, donato al Comune di Trieste nel 2005 dalla figlia Giuliana Carabei.

Informazioni


Indirizzo: Via Imbriani 5, Trieste

Servizi: visite guidate, bookshop, Trieste City Pod

Ingresso: (da diritto all’ingresso al Civico Museo di Storia Patria) intero € 4,00; ridotto € 3,00; gratuito per i bambini fino ai 5 anni

Visite: per le visite guidate rivolgersi al Servizio Didattico – www.serviziodidattico.it; E-mail: serviziodidattico@comune.trieste.it

Orari di apertura: martedì 9.00-13.00

Come arrivare: in autobus con le linee 5, 9, 10, 11, 19, 25

Tel./Fax: 040 636969

Informazioni: www.museomorpurgo.it; www.triestecultura.it; E-mail: cmsa@comune.trieste.it; Tel.: 040 6754039 / 040 6754068

 

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