fiume_Corno

Fiume Corno

Il fiume Corno (Cuar in friulano) nasce presso Gonars, fra i paesi di Mortegliano e Bicinicco. Lungo il suo corso di 25 km riceve le acque delle rogge Avenale, Corgnolizza e Zumello. Sfocia nella laguna di Marano, di fronte all’isola Figarolo, dopo essersi fuso pochi chilometri prima con il fiume Ausa.

Nell’area fluviale è stato creato il parco intercomunale del fiume Corno; in particolare, nei comuni di Gonars e Porpetto è stato istituito il sito d’interesse comunitario “Paludi di Gonars”, che comprende il biotopo di 87 ettari “Paludi del Corno”.

 

Castello_Spessa_Capriva

Castello Spessa

Il castello di Spessa si erge nel cuore del Collio goriziano fin dal XIII secolo, edificato su fortificazioni ancora più antiche, forse una torre dʼavvistamento romana utilizzata in seguito dai Longobardi (lo stesso toponimo “Spessa”, deriverebbe dal latino “silva spissa”). L’aggregato rurale di Capriva nel 1420 fu assoggettato a Venezia finchè nel 1528 venne posto sotto al dominio degli Asburgo.

Fin dal Cinquecento il maniero fu dimora della nobiltà friulana, dapprima appartenne ai Rassauer de Ratscha, quindi nel 1575 passò in dote alla famiglia Della Torre Valsassina che ne rimase proprietaria per oltre trecento anni. Nel 1773 il conte Luigi Torriani ospitò a Spessa l’avventuriero Giovanni Giacomo Casanova e qualche anno più tardi Lorenzo da Ponte futuro librettista di Mozart e uomo di cultura.

Nel XIX secolo cominciò la decadenza della casata dei Torriani, finchè nel 1880 lʼultimo Torriano di Spessa, Antonio, ed Emilio Formentini vendettero la tenuta al triestino Rodolfo Voekl, il quale affidò allʼarchitetto Ruggero Berlam la riedificazione del palazzo secondo il gusto neogotico con la torre merlata e la bifora centrale.

Nel 1911 la proprietà fu ceduta al barone triestino Demetrio Economo di San Serff, che fece circondare il castello da un magnifico parco. Durante la prima Guerra Mondiale il castello venne utilizzato come sede militare e successivamente sequestrato ai proprietari, di nazionalità austriaca.

Nel 1925 il castello fu acquistato dal Senatore triestino Salvatore Segrè, che con la moglie Anna Sartorio ne favorì il recupero architettonico configurandolo in prestigioso luogo di incontri mondani: furono qui ospiti politici, membri dellʼaristocrazia italiana, del mondo industriale e culturale. Durante la seconda guerra mondiale il castello venne occupato e utilizzato come rifugio il bunker risalente agli anni ʼ30, che dalle cantine medievali scende in profondità riaffiorando a metà collina.

Nel dopoguerra il castello fu ereditato da Michele Stavro Santarosa, di origini greche e figlio adottivo della coppia. Il primogenito Giorgio trasformò la tenuta in unʼazienda vinicola con accanto un allevamento di cavalli nel quale creò la razza “Spessa” dalla quale prese vita una scuderia che ottenne importanti successi.

Nel 1981 la tenuta è stata acquistata dallʼimprenditore friulano Loretto Pali che ne ha fatto una rinomata azienda vinicola.

 

Informazioni


Indirizzo: Località Spessa 1, Capriva del Friuli

Servizi: albergo, ristorante, enoteca, campo da golf; cantina medievale con barricaia; museo; percorsi naturalistici

Visite: su prenotazione; aderisce a Castelli Aperti

Tel.: 0481 808124

Cell.: 348 2561011

E-mail: info@castellodispessa.it

Informazioni: www.castellodispessa.it;

Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia – www.consorziocastelli.it; tel.: 0432 288588; e-mail:visite@consorziocastelli.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

Parco_Archeologico_Muggia_Vecchia

Parco archeologico Muggia vecchia

Il Parco archeologico si trova in posizione panoramica, circondato da querce e roverelle, sulla cima del colle di Muggia Vecchia, abitato dall’VIII secolo a. C. fino alla fine del XV secolo, quando la popolazione cominciò a spostarsi verso il mare formando così un nuovo insediamento, Borgo Lauro, l’attuale centro di Muggia.

La basilica di Santa Maria Assunta è l’unico edificio rimastoci dell’abitato medievale di Muggia Vecchia. Il Santuario, del Trecento, racchiude un duplice ciclo di affreschi tre e quattrocenteschi ed elementi architettonici e pittorici molto interessanti, come una serie di pannelli in pietra ornati da motivi risalenti alla scultura pre-romanica del VIII-IX secolo e il piccolo pulpito con un leggio decorato da sculture e sorretto da colonnine. Dentro la chiesa sono presenti anche resti di epoca romana: l’altare del Santo Crocifisso, nella navata sinistra, è ricavato da una lapide sepolcrale romana.

Del piccolo borgo fortificato rimangono tracce di piccole case in arenaria locale addossate alle mura di cinta e di un’altra, a due piani, con una scala esterna in muratura, che dai reperti trovati si ipotizza fosse stata la bottega di un fabbro. Inoltre, sono ancora visibili parti delle mura e di due porte d’accesso al borgo.

Oggi Muggia Vecchia è diventata un vero e proprio parco archeologico: dei percorsi attrezzati con pannelli illustrativi facilitano la visita delle porte e delle mura di cinta medievali, del Santuario, delle strutture abitative, degli assi stradali del centro abitato di epoca medievale.

Il sito è all’aria aperta, sempre visitabile. Solo la chiesa talvolta è chiusa, ma si possono chiedere le chiavi al parroco che vive nella casa di fronte, al civico 53.

I reperti rinvenuti nel parco archeologico e nei dintorni sono custoditi nel “Civico museo archeologico di Muggia”, in calle Oberdan, tel. 0403360340

 

Informazioni


Informazioni: Salita di Muggia Vecchia, 53 – Telefono: +39 040 271164

e-mail: info@muggiavecchia.itwww.muggiavecchia.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Cascata_Cukula

Cascata della Čukula

La cascata del Čukula, posta sul rio Namlen, è la più imponente tra tutte quelle presenti nel territorio delle valli del Torre e Natisone. Lo spettacolare salto, di oltre 70 metri, avviene poco a monte della confluenza tra il rio Podiauer e il rio Podiama. Solo dopo la confluenza il torrente assume la denominazione di rio Namlen, ma la cascata della Čukula è conosciuta anche come cascata del rio Namlen. Il rio Podiama nasce dalle pendici del Monte Cripia, a circa 850 m di altitudine.

Il corso d’acqua incide le rocce del Flysch di Grivò (v. Cascate del Rio Boncic) approfondendosi rapidamente e formando poi la cascata la cui base è posta ad una quota di circa 420 m: un dislivello quindi di oltre 400 m.

La cascata si raggiunge partendo da Prossenicco: nei pressi del cimitero del piccolo borgo rurale, dove si può parcheggiare, si imbocca il Sentiero Naturalistico della Cascata della Čukula.
 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Casa_Veneziana_Udine

Casa Veneziana

Originariamente il palazzo si trovava in via Rialto, dove, nel Quattrocento, numerose famiglie nobili edificarono le proprie dimore signorili, tra cui questo palazzetto che appartenne ai conti di Montegnacco.

Nel 1910, per evitarne la demolizione, la decorazione architettonica venne smontata e ricomposta, nel 1929, sul sito attuale. Il palazzetto, in stile gotico fiorito con un’alternanza di bifore, trifore e monofore di varie fogge, è un raro esempio di architettura dell’età della dominazione della Serenissima nel capoluogo della Patria del Friuli.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza XX settembre, Udine

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ALTRO IN ZONA
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Sentiero Rilke

Il sentiero Rilke è una passeggiata panoramica che collega Sistiana a Duino costeggiando la Riserva Naturale delle Falesie di Duino.

Il sentiero è intitolato al poeta Rainer Maria Rilke che visse ospite nel castello di Duino. Rilke amò tanto questi luoghi e vi trovò ispirazione per le sue Elegie duinesi: “Essere qui è splendido”.

Il sentiero Rilke offe la possibilità di osservare da vicino il fenomeno del carsismo e lungo l’itinerario sono state allestite postazioni panoramiche sfruttando i bunker e appostamenti militari realizzati durante la Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Potrete ammirare baia di Sistiana e tutto il golfo di Trieste.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Cascata_torrente_Rosandra

Cascata del torrente Rosandra

Nel Parco naturale della Val Rosandra, un unicum all’interno del panorama carsico triestino, dalla confluenza del rio Grisa con il torrente Glínšcica presso il paese di Bottazzo nasce il torrente Rosandra, che precipita in una cascata di circa trenta metri e termina in un’ampia vasca, la prima di una serie di circa venti pozze d’acqua che si susseguono nella profonda valle scavata dal torrente fino al paese di Bagnoli e nelle quali in estate è possibile fare il bagno. Un sentiero piuttosto disagevole conduce alla base della cascata da dove si ha la vista più spettacolare. La cascata è comunque visibile da molti punti della valle. Si raggiunge da San Dorligo della Valle-Dolina (Trieste).
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
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