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Le Ginestre

Lo stabilimento “Le Ginestre“ si trova a Marina di Aurisina, lungo la Strada Costiera, a pochi chilometri da Trieste.

La lunga spiaggia di ciottoli si sviluppa fra il Residence Europa e il porticciolo di Canovella degli Zoppoli e si affaccia su un mare verde e trasparente, subito profondo e ricco di pesci. Alle spalle è riparata da magnifici pini marittimi che danno sollievo nelle ore più calde, essendo la spiaggia molto protetta dal vento.

Lo stabilimento, a pagamento, offre comodi spogliatoi e docce; si possono noleggiare cabine e ripostigli, oltre all’attrezzatura da spiaggia; nella parte centrale è situato un ristobar, i cui tavolini vista mare sono ombreggiati dal verde tutto il giorno. All’ombra si trova anche un’area giochi, con il tavolo da ping pong.

La spiaggia è accessibile ai disabili ed è dotata di parcheggio a pagamento.

Il numero telefonico è lo 040 200364. Lo stabilimento è aperto dall’ultima domenica di aprile al 10 settembre, dalle 9 alle 19.30.

 

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Ex Caravella

La spiaggia denominata ex Caravella si trova nella zona della vecchia cava di Sistiana, sul lato destro della bellissima baia scendendo al porticciolo di Sistiana mare. Vi si accede dal parcheggio a pagamento. La spiaggia di piccoli ciottoli è adatta anche ai bambini: a loro disposizione c’è il Baby Park con i giochi e le piscine gonfiabili, animazione e giochi sulla sabbia, mentre per i ragazzi ci sono il calcio saponato, il beach volley, il beach soccer, tavoli da ping pong e giochi da tavolo. Per tutti gli ospiti il Parco della Caravella mette a disposizione cabine, lettini, sdraio e ombrelloni. Sono disponibili pure un centro diving, un bar/stuzzicheria e l’animazione, pomeridiana e notturna.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Cimitero di guerra austro-ungarico Prosecco

Il cimitero si trova in fondo a una dolina carsica che accoglie le tombe degli oltre cinquemila uomini caduti sul Carso triestino e isontino, lungo il fronte difensivo che andava dal Timavo all’Isonzo. Ogni anno a novembre vengono celebrate cerimonie commemorative nel rispetto delle molte etnie e credi religiosi dei soldati qui tumulati.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Località Prosecco, Trieste

 

Come arrivare: partendo dal centro di Prosecco e percorrendo per circa 500 metri la strada provinciale SP1 in direzione Campo Sacro

 

Orari di apertura: dall’alba al tramonto

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Casa del Trecento

Di fronte al campanile del Duomo sorge l’unico edificio medievale dell’antico borgo, la Casa del Trecento, che in passato è stata sede del Banco dei Pegni di San Daniele del Friuli e che oggi ospita un’esposizione di cimeli militari storici legati al corpo degli Alpini.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: via Roma 18, San Daniele del Friuli

Informazioni: Sede A.N.A. Associazione Nazionale Alpini – tel.: +39 0432 954350; e-mail: anasandanieledelfriuli@virgilio.it

Ingresso: gratuito

Visite: su appuntamento

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Palazzo delle Poste

L’imponente edificio in bugnato e laterizio si articola attorno alla torre dell’orologio. Fu realizzato nei primi anni Trenta su progetto di Angiolo Mazzoni, che si ispirò allo stile imperiale austriaco. Il porticato accoglie tre Vittorie, monumento ai caduti postelegrafonici realizzato da Domenico Ponzi. Al piano terra si trovano i mosaici di san Cristoforo opera di Matilde Festa Piacentini e quello di Pericle Gentili raffigurante i santi Ilario e Taziano, protettori della città di Gorizia. Al primo piano c’è l’affresco Danae fecondata da Giove realizzato su disegno del pittore Edoardo Del Neri mentre all’interno della torre la scalea è decorata con il ciclo pittorico di Guido Cadorin dal titolo Le guerre producono vittime. Infine, è qui conservato il Treno in corsa (1933) del futurista Tato (Guglielmo Sansoni).

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Corso Giuseppe Verdi 33, Gorizia

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Grotte di Villanova

L’area di Villanova delle Grotte (frazione di Lusevera, in provincia di Udine) custodisce nel suo sottosuolo un vero e proprio complesso carsico. In una piccola area delle Prealpi Giulie, nell’Alta Val Torre, sono state scoperte numerose cavità, le principali delle quali vengono chiamate col termine generico di grotte di Villanova: sono la Grotta nuova di Villanova, la Grotta Doviza, la Grotta Egidio Feruglio e l’Abisso Vigant. Le prime tre si trovano nel territorio del comune di Lusevera, la quarta in quello di Nimis. Le esplorazioni delle grotte dell’area di Villanova sono iniziate nella seconda metà dell’Ottocento: a tutt’oggi sono stati esplorati più di 15 km di gallerie.

 

Grotta nuova di Villanova

La Grotta nuova di Villanova fu scoperta nel 1925 da un abitante del luogo, Pietro Negro, che fondò il Gruppo esploratori e lavoratori delle Grotte di Villanova. Il Gruppo, oltre a esplorare la grotta, sistemò un accesso artificiale per renderla fruibile al pubblico, e ancor oggi continua a gestirne le visite guidate.

La particolarità della Grotta nuova è di essere una delle maggiori cavità in Europa di contatto tra due diversi tipi di rocce: l’acqua quindi esercita su queste rocce due differenti azioni di carsismo: ne risultano gallerie e sale d’incomparabile fascino, solcate da un torrente sotterraneo, che variano continuamente per dimensioni e morfologia. Le gallerie si snodano in piano per 8 km, di cui una parte illuminata facilmente visitabile; si possono anche ammirare numerosissime stalattiti eccentriche.

La temperatura interna si aggira per tutto l’anno sugli 11° C.

 

Grotta Doviza

La labirintica Grotta Doviza (o Tazajama) fu tra le prime ad essere scoperte a Villanova, nella seconda metà dell’Ottocento, anche se l’esplorazione ed il rilievo topografico più completi furono eseguiti da Giovanni Battista De Gasperi a inizio Novecento. All’epoca furono scoperti solo due ingressi, definiti come Superiore ed Inferiore, solo nel 2007 ne è stato scoperto un terzo. I tre ingressi si aprono sul versante destro della valle Ta pot Cletia. Dista pochi minuti a piedi dal complesso delle Grotte di Villanova. La lunghezza delle gallerie esplorate è superiore ai 4 km. La grotta è un affascinante dedalo di sale, gallerie, strettoie e ruscelli che si sviluppano su più livelli. Nel “Salone delle confluenze” si uniscono alcuni ruscelli che ne percorrono i rami principali.

La visita della Grotta Doviza è possibile solo con attrezzatura specifica e accompagnati da speleologi esperti.

 

Abisso Vigant

L’Abisso Vigant è una fantastica grotta ad estensione verticale, costituita da un inghiottitoio, diversamente dalle tipiche entrate a pozzo. Con 10 verticali abbastanza semplici si arriva a una profondità di meno 254 metri. Si può visitarne il primo tratto grazie ad un sentiero attrezzato che porta dal maestoso ingresso fino alla prima, imponente “Marmitta dei giganti“, una vasca naturale scavata dall’acqua.

L’abisso è raggiungibile a piedi attraverso il “percorso Vigant“, ma si può raggiungere Borgo Vigant anche in auto (2 km circa dal parcheggio della Grotta nuova) e poi scendere in pochi minuti lungo il caratteristico sentiero che porta all’Abisso.

 

Informazioni


Orari di apertura

Domeniche e festività: marzo, aprile, maggio, giugno, settembre: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 18.00 (Lunedì di Pasqua orario continuato dalle 10.00 alle 18,00); luglio, agosto: orario continuato dalle 10.00 alle 18.00; ottobre, novembre: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 16.30

Giorni feriali (dal lunedì al sabato): dal 15 giugno al 31 luglio dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00; dal 1° al 31 agosto dalle 10.00 alle 18.00; dal 1° al 15 settembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00

Gli orari potranno subire variazioni.

Possibilità di visite fuori orario per comitive (min. 15 persone), scolaresche e centri estivi.

Servizi: visite guidate, bar, parcheggio

Costi: intero: € 8,00; ridotto: € 6,00; gratis per minori di 6 anni; gratis con FVG Card; visite guidate scolaresche e centri estivi (prenotazione obbligatoria) ingresso ridotto € 5,50, gratis l’insegnante

Informazioni: Grotta Nuova di Villanova, Fraz. Villanova delle Grotte 3 – 33010 Lusevera (UD)

Tel. +39 0432 787915 / +39 392 1306550 / fax +39 0432 792141

www.grottedivillanova.itinfo@grottedivillanova.it

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Polcenigo

Polcenigo – dal toponimo latino Paucinius – è raccolto intorno ai resti del castello, su un’altura dominante l’intera vallata, in un territorio ricco di sorgenti e corsi d’acqua. Tradizione vuole che sia stato assegnato nell’875 da Carlo il Calvo a un suo luogotenente francese, il conte di Blois. L’antico maniero fu distrutto da un incendio e la residenza nobiliare fu ricostruita tra il 1738 e il 1770 nelle forme di una villa veneta dall’architetto veneziano Matteo Lucchesi con una scalinata monumentale di 365 gradini in pietra che la raccordava al borgo di sotto. Qui è possibile ammirare le dimore storiche, come palazzo Fullini Zaia, che sfoggia un porticato con cinque archi bugnati, teorie di trifore, balaustre modanate e mascheroni, nonché saloni con stucchi e affreschi, raffiguranti scene bucoliche.

Tra gli edifici di culto ricordiamo la chiesa di San Giacomo, situata tra il borgo e il castello e già esistente nel 1262 che conserva una Natività della Vergine del veneto Egidio Dall’Oglio e un organo settecentesco del veneziano Giacinto Pescetti.

Sulla sommità del colle si trova, invece, la pieve dedicata a San Floriano, attestata fino dal 743 e costruita con materiali di risulta di epoca romana, che conserva lacerti di affreschi assimilabili alla scuola di Vitale da Bologna o di Tommaso da Modena. La Chiesa della Santissima, edificata presso le sorgenti del Livenza, ospita un maestoso altare ligneo con una edicola di Domenico da Tolmezzo, un pregevole coro ligneo e numerosi affreschi.

Polcenigo è circondato da uno splendido patrimonio naturale: la Foresta del Cansiglio, le sorgenti del Gorgazzo, torrente che scaturisce da una scenografica cavità carsica prima di immettersi nel Livenza, nonché il Parco rurale di San Floriano.

Tra Polcenigo e Caneva, inoltre, si può ammirare Palù di Livenza, un sito paleolitico che è stato inserito nella lista dei patrimoni archeologici dell’umanità.

La prima domenica di settembre nel borgo si tiene la trecentenaria Sagra dei sést, la tradizionale produzione di cesti e manufatti di vimine, giunco e rafia.

 

Informazioni


Dove: Polcenigo, provincia di Pordenone

 

Informazioni: Comune di Polcenigo-www.comune.polcenigo.pn.it

Pro Loco Polcenigo, Piazza Plebiscito 3 – www.prolocopolcenigo.com – tel.: +39 328 7560465; e-mail: info@prolocopolcenigo.com

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