Banco_dOrio_di_Grado

Banco d’Orio di Grado

La spiaggia del Banco d’Orio si trova su una lunga isola, a Ovest di Grado, che divide la laguna dal mare. Il Banco d’Orio si può raggiungere solo via mare, anche con una motonave che parte dal porto di Grado, per cui la spiaggia è molto tranquilla e poco affollata. Si tratta di una lunga e ampia striscia di soffice sabbia dorata, dal fascino selvaggio, libera, immersa in una natura incontaminata, dove nidificano molte specie di uccelli. Il mare sul lato Sud è molto bello, azzurro, trasparente, con fondali sabbiosi e digradanti, mentre a Nord prevale il fondale melmoso lagunare.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Cimitero_Guerra_austroungarico_Fogliano

Cimitero di guerra austro-ungarico Fogliano Redipuglia

Il cimitero è stato costruito in onore dei quasi quindicimila austro-ungarici caduti nelle zone limitrofe durante la prima guerra mondiale e qui tumulati all’ombra di due file di cipressi e nelle tombe comuni che accolgono i resti dei caduti ignoti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Statale 305, Fogliano Redipuglia

 

Orari di apertura: dalle 9.00 al tramonto

 

Informazioni: Ufficio di informazione e accoglienza turistica di Fogliano Redipuglia, via III Armata 54; Tel.: +39 0481 489139; e-mail: plfogliano@tiscali.it

 

Visite: visite guidate a cura dell’Ufficio turistico di Fogliano di Redipuglia

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Museo_Civico_Carrozze_Epoca_Codroipo

Museo Civico delle carrozze d’epoca

La collezione appartenuta ad Antonio Lauda (Foggia 1925-Codroipo 2000) ripercorre la storia del trasporto su strada fino all’avvento dell’auto, esponendo quasi tutte le tipologie di carrozze usate in Europa fra Ottocento e inizio Novecento: dallo Spider di campagna alle vetture di gala e passeggio, dai modelli Omnibus inglesi alla classica diligenza dell’Ottocento, vantando pezzi appartenuti ai Tomasi di Lampedusa e allo zar di Russia Pietro il Grande.

Il museo accoglie nelle sue gallerie 44 carrozze perfettamente funzionanti e restaurate con materiali originali d’epoca.

Il viaggio nella Belle Epoque prosegue con la collezione di giocattoli d’epoca provenienti da tutto il mondo, donata da Gabriella Cardazzo: bambole in porcellana, cartapesta e pezza, pupi siciliani, burattini, giocattoli in latta, cavalli in legno e una vasta sezione di costumi del folclore mondiale.

Al museo appartengono, inoltre, una collezione di paramenti sacri, lascito della famiglia Kechler-Ferrari, e la collezione d’arte contemporanea, dono dello scrittore Elio Bartolini, che conta oltre settanta opere fra dipinti, stampe e sculture dei maggiori artisti friulani, quali Renzo Tubaro, Nane Zavagno, Sergio Altieri, Tonino Cragnolini e Carlo Ciussi.

Durante il periodo esitivo il museo organizza le passeggiate in carrozza da San Martino a Villa Manin, il teatrino di burattini, concerti di musica classica e mostre tematiche.

 

Informazioni


Indirizzo: Via San Pietro 6, San Martino di Codroipo

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, laboratorio teatrale per scuole d’infanzia, fototeca; parzialmente accessibile ai disabili

Informazioni: www.comune.codroipo.ud.it – www.provincia.udine.it/musei

E-mail: museodellecarrozze@comune.codroipo.ud.it

Tel.: 0432 912493

Fax: 0432 913911

Orari di apertura: giovedì e venerdì 14.30-17.30; sabato 9.00-12.30; domenica 10.30-12.30 e 14.30-18.30; gruppi (minimo 15 persone) e scolaresche su prenotazione anche in altri giorni e orari

Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,00; gratis fino ai 18 anni con FVG Card; laboratorio didattico € 5,00 a persona

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Museo_Civico_Archeologico_Iulium_Carnicum_Zuglio

Museo civico archeologico Iulium Carnicum

Ospitato nel secentesco Palazzo Tommasi Leschiutta, a pochi passi dai resti del Foro romano, il Museo archeologico di Zuglio eredita le raccolte di un antiquarium locale che esisteva già agli inizi dell’Ottocento.

I reperti, attraverso un arco di tempo che va dalla preistoria all’epoca rinascimentale, testimoniano le varie fasi insediative del territorio.

Il piano terra è dedicato ai siti archeologici emersi in diverse località della Carnia dai quali provengono gli esemplari confluiti nella raccolta civica frutto di ritrovamenti occasionali e di scavi sistematici. Ai primitivi popoli che abitarono la regione nel paleolitico risalgono alcuni manufatti in selce, oggetti in rame e bronzo, soprattutto armi da taglio rinvenute tra Ovaro, Arta, Bordano e Paularo e frammenti ceramici provenienti da Invillino. All’età del ferro sono databili i reperti emersi a Zuglio-Cianas, Misincinis di Paularo e Verzegnis.

Il percorso espositivo prosegue con la ricostruzione della necropoli di Misincinis di Paularo (VIII-IV secolo a. C.) con manufatti in bronzo, ferro, vetro e ambra facenti parte di corredi funerari, nonchè varie attestazioni della civiltà paleoveneta (come l’iscrizione in alfabeto venetico di Agrons di Ovaro ) e celtica (tra cui le armi di Lauco del II secolo a. C.).

Al primo piano sono esposti i reperti dell’area del Foro dell’antica Iulium Carnicum, la città più settentrionale dell’Italia romana, sulla via che da Aquileia e Concordia conduceva al Norico.

Tra il 1807 e il 1808 fu esplorata la basilica forense, dove si rinvennero due grandi clipei in bronzo oggi conservati nel Museo archeologico nazionale di Cividale. L’intero complesso monumentale del foro, con gli edifici pubblici e sacri è tuttora l’unica testimonianza visibile della città romana. Dalle terme romane provengono decorazioni a stucco e affresco, mentre da alcune domus private sono giunti fino a noi reperti tra cui una statuetta in bronzo raffigurante Dioniso infante.

 

 

Informazioni


Indirizzo: Via Giulio Cesare 19, Zuglio

Informazioni: www.comune.zuglio.ud.itwww.carniamusei.org – www.provincia.udine.it/musei

Orari di apertura: da giugno a settembre mercoledì e giovedì 9.00-12.00, venerdì, sabato e domenica 9.00-12.00 e 15.00-18.00;

da ottobre a febbraio, venerdì 9.00-12.00, domenica dalle 9.00-12.00 e 15.00-18.00;

da marzo a maggio, venerdì e sabato 9.00-12.00 e 15.00-18.00; su richiesta in altri giorni e orari

Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,00 (da 6 a 12 anni, oltre i 60 anni, diversamente abili, scolaresche, gruppi di almeno 10 persone); gratuito fino a 5 anni

visite guidate al Museo e al Foro romano € 31,00; per scolaresche fino a 10 alunni € 16,00

Tel.-Fax: 0433 92562

E-mail: museo.zuglio@libero.it – carnia.musei@cmcarnia.regione.fvg.it

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Museo_ferroviario_Trieste

Museo Ferroviario

Il museo occupa l’antica stazione di Campo Marzio, costruita all’inizio del secolo scorso per collegare il porto di Trieste, l’entroterra austro-ungarico e la cosiddetta Ferrovia istriana. Dopo la seconda guerra mondiale la stazione perse gradualmente importanza fino alla sua definitiva chiusura nel 1960.

Le sue sale tipicamente mitteleuropee, ospitano una vasta collezione di foto, disegni, documenti e cimeli relativi alla storia dei trasporti ferroviari. Tra i plastici vi è la riproduzione del nodo ferroviario di Opicina come appariva nel 1910. Sui binari sono esposte diverse tipologie di locomotive di cui undici a vapore, oltre ad alcuni tram di Trieste, da quelli trainati dai cavalli a quelli elettrici.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Stazione Campo Marzio, Via Giulio Cesare 1, Trieste.

Servizi: visite guidate,biblioteca e fototeca consultabili su prenotazione

Informazioni: www.museoferroviariotrieste.it

Orari di apertura: mercoledì, sabato e domenica 9.00.13.00; aperto su prenotazione in altri giorni e orari per gruppi – Tel.: 040 3794185; Fax: 040 312756.

Ingresso: intero € 5,00; ridotto € 3,00 (per ragazzi, soci DLF, disabili); gratis fino ai 6 anni; gruppi (di almeno 20 persone) € 3,00; gruppi con guida € 5,00

E-mail: info@museoferroviariotrieste.it

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Statua di Carlo VI

La statua di Carlo VI d’Asburgo, opera del veneto Lorenzo Fanoli, svetta in Piazza dell’Unità d’Italia fin dal 1728. Realizzata in occasione della visita dell’imperatore a Trieste, l’effige fa il paio con quella di Leopoldo I in Piazza della Borsa. Carlo VI, che fu padre di Maria Teresa d’Austria, nel 1719 aveva istituito il porto franco a Trieste, segnando le fortune commerciali della città.

La statua lo raffigura con lo sguardo rivolto verso Piazza della Borsa mentre indica il mare. Una vecchia canzone triestina celebra il monumento a modo suo: «In Piaza Granda xe un monumento / de Carlo Sesto, del Mile e Seizento / che sufi vento, che sufi bora / tuti i colombi ghe svola sora».

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

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Parco Villa De Brandis

La realizzazione della villa risale agli inizi del Settecento per volere dei de Brandis, famiglia di antichissima origine nobiliare che si estinse nel 1984 con la contessa Caterina che lasciò in eredità la villa al Comune di San Giovanni al Natisone.

I de Brandis, stabilitisi a Cividale nel XIV secolo, nel 1718, avviarono la costruzione della residenza di villeggiatura, avendo già trasferito il palazzo di rappresentanza a Udine.

Tra il 1886 e il 1895 la villa fu riformata secondo il gusto eclettico e si procedette alla realizzazione del parco paesaggistico, voluto da Nicolò de Brandis, su progetto di Giuseppe Rho. Venne ideato un percorso ad anello in cui andavano ad inserirsi un laghetto e due rilievi artificiali.

Nel 1984 la Villa de Brandis passò in proprietà al Comune di San Giovanni che, a partire dal 2003, diede inizio ai lavori di restauro del parco, realizzati su progetto dell’architetto Roberto Del Mondo.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Roma 117, San Giovanni al Natisone

Superficie totale: 2,00 ha

Impianto planimetrico: all’inglese con schema asimmetrico

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di San Giovanni al Natisone

Peculiarità scenografiche e compositive: fontana, lago artificiale, scalea

Specie botaniche di rilievo: carpino, cefalotasso, faggio rosso, farnia, thuja gigante

Orari di apertura: sempre aperto

Ingresso: gratuito

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