Museo_Archeologico_Laguna

Museo Archeologico della Laguna

Questa piccola realtà museale custodisce un patrimonio di oltre cinquecento manufatti, rinvenuti in varie località delle lagune di Marano e Grado e lungo la fascia costiera, molti dei quali inediti e frutto di recuperi occasionali. Numerosi reperti sono legati alla vita quotidiana come ceramiche da mensa e da cucina, lucerne, vasellame in vetro, utensili in metallo, monete e pipe. Oggetti che testimoniano le tappe più importanti dello sviluppo insediativo e delle trasformazioni paesaggistiche della fascia perilagunare dall’età neolitica e del bronzo, all’epoca romana, fino al Medioevo e al Rinascimento. Nel percorso sono, inoltre, descritte l’evoluzione geologica della Laguna e la distribuzione territoriale delle presenze antiche.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Centro Civico (ingresso da Piazza Risanamento) Via Sinodo 28, Marano Lagunare

Servizi: laboratorio didattico per scuole, visita guidata per gruppi su prenotazione

Informazioni: www.comune.maranolagunare.ud.it

Orari di apertura: martedì 9.30-12.30 e 15.00-18.00; venerdì 15.00-18.00; su richiesta in altri giorni e orari

Ingresso: gratuito

Tel.: 0431 640506

Fax: 0431 67930

E-mail: museolaguna@comune.maranolagunare.ud.it

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Castello_Porcia

Castello di Porcia

Le prime notizie del maniero medievale che domina il centro storico di Porcia risalgono al 1188, quando Guecello I Signore di Prata, Porcia e Brugnera fu investito dal Patriarca di Aquileia del feudo e del castello. Il castello, tuttavia, dovrebbe risalire all’XI secolo e forse il mastio perfino al periodo romano.

A partire dal XII secolo è divenuto dimora permanente dei nobili di Porcia che governarono questi territori per quasi otto secoli e ancor oggi è residenza privata e, pertanto, visitabile solo all’esterno.

Il casato, che assurse al titolo comitale prima e al rango principesco poi, nel 1418 giurò fedeltà alla Serenissima, servendola fino alla conquista napoleonica; e anche dopo la fine del potere feudale i Porcia riuscirono a mantenere la proprietà del castello. Qui vi soggiornarono l’imperatore Carlo V d’Asburgo ed Enrico III di Polonia.

Originariamente le mura merlate sormontate da otto torri comprendevano la residenza nobiliare e una chiesa; progressivamente venne ampliato e ulteriormente fortificato. Nel corso dei secoli il castello ha subito numerose devastazioni – soprattutto a causa dei terremoti – e oggi si presenta come una struttura composita: un palazzo rinascimentale ed un edificio in stile veneziano sono, infatti, affiancati all’imponente torre medievale. Al suo interno si conservano alcune pitture quattrocentesche e gli affreschi di Giuseppe Bernardino Bison. Nel fabbricato delle cantine ci sono alcuni resti del Salone degli Stemmi e dei Diamanti che andò distrutto da un incendio nel XVI secolo.

Nelle vicinanze si trova il campanile della chiesa di San Giorgio, realizzato tra la fine del XV e la prima metà del XVI secolo, l’unico in regione ad avere un camminamento senza gradini. Girolamo di Porcia scrisse che su questo campanile – che nella foggia si ispira a quello di San Marco, a Venezia – “si può ascendere a cavallo”.

 

Informazioni


Indirizzo: Porcia

Visite: Cantine dei Principi di Porcia e Brugnera, sempre aperte

Informazioni: www.porcia.com

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Monumento_resistenza_Udine

Monumento alla Resistenza

Dopo aver ricevuto la medaglia d’oro al valor militare per la guerra di liberazione, la città di Udine decise di costruire un monumento che ricordasse la Resistenza nel luogo in cui già esisteva il Tempio Ossario, che ricorda i caduti della Grande Guerra.

Gli architetti Gino Valle e Federico Marconi, lo scultore Dino Basaldella e il designer Sandro Conti vinsero il concorso nazionale con il progetto “Farra” e completarono nel 1969 la struttura geometrica con forti connotazioni simboliche, che vuole essere un monito al precario equilibrio su cui si regge la libertà.

Ogni anno il sito ospita una cerimonia commemorativa nel giorno della Festa della Liberazione.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazzale XXVI Luglio, Udine

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Castello_Buja

Castello di Buja

Probabile sede di un’antica fortezza longobarda, la località chiamata Boga è documentata per la prima volta nel 792, quando Carlo Magno concedette la chiesetta castellana di San Lorenzo in Monte – posta entro la cinta dell’antico maniero – al Patriarca Paolino II. Il castello di Buia è, invece, citato nel diploma ottoniano del 983 che confermava al Patriarca il possesso del castello.

La giurisdizione del feudo venne affidata dai patriarchi a ministeriali di numerose casate: i Varmo, i Villalta, i d’Arcano, i Prampero e i Colloredo che si alternarono nel controllo della fortezza. Questi ultimi dovettero impegnarsi a restaurare il castello “perché diroccato per la sua antichità”.

I Conti di Gorizia nel corso del Trecento attaccarono più volte il maniero. Nel 1375 il Patriarca assegnò Buia ai Savorgnan, che detennero il possesso del castello fino alla caduta della Repubblica veneziana.

Attualmente sono visibili alcuni lacerti dell’antico fortilizio, sparsi fra il colle di San Sebastiano, San Lorenzo e il Monte di Zoc. Brani della struttura muraria sono siti nei pressi della pieve di San Lorenzo che utilizza come campanile una delle torri perimetrali del castello.

 

Informazioni


Indirizzo: località Monte,Buja

Stato di conservazione: ruderi

Come arrivare: sentiero

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Museo_Etnografico_Friuli_Udine

Museo etnografico del Friuli

Nuovo Museo delle arti e delle tradizioni popolari

A Palazzo Giacomelli sono esposte le molteplici testimonianze materiali dell’identità culturale friulana. Attraverso gli oggetti d’uso – l’abbigliamento, le maschere, il gioco, la musica e lo spettacolo – sono, infatti, tramandate le memorie della devozione, dei riti popolari e della tradizione del “fogolâr” domestico.

I fondi di Gaetano Perusini, Lea D’Orlandi e di Luigi e Andreina Ciceri costituiscono i nuclei portanti delle collezioni etnografiche e antropologiche che sono costituite da manufatti molto diversi, che attengono alla vita rurale, all’artigianato e alla scienza, nonchè al costume e alla moda. Il percorso espositivo mira a recuperare, conservare e valorizzare la memoria del passato che si coagula intorno a questi beni materiali.

Nel museo l’allestimento permanente si alterna a mostre temporanee incentrate sulla storia del territorio, la cultura locale, le tecniche, i saperi manuali e il valore dell’artigianato come forma espressiva individuale e sociale.

 

Informazioni


Indirizzo: Palazzo Giacomelli, Via Grazzano 1, Udine

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, supporti multimediali, corsi di approfondimento

Informazioni: www.udinecultura.it

Orario di apertura: dal 1° ottobre al 28 aprile da martedì a domenica 10.30-17.00; dal 29 aprile al 30 settembre da martedì a domenica 10.30-19.00; chiuso il lunedì

Ingresso: intero € 1,00; gratuito fino a 13 anni e disabili

Visite: prenotazione di visite guidate e laboratori didattici consultando www.udinecultura.it

Tel.: 0432 271920

Fax: 0432 271907

E-mail: museoetnografico@comune.udine.it

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Santuario_Castelmonte_Prepotto

Santuario di Castelmonte

Il sito fu probabilmente abitato fin da epoca romana e forse dal V-VI secolo ospitò un luogo di culto paleocristiano. Il santuario della Beata Vergine del Monte, sicuramente antecedente al 1175, s’ingrandì sino a diventare un borgo fortificato intorno alla chiesa. Nel 1469 dovette essere radicalmente ristrutturato in seguito ad un disastroso incendio causato da un fulmine e nel secolo successivo ebbe un notevole ruolo strategico durante le lotte provocate dalla Lega di Cambrai, specie in occasione dell’assedio di Cividale del 1509.

Il complesso mantiene ancora, nonostante i rifacimenti, il suo aspetto di santuario fortificato, con al centro la grande chiesa, gli edifici monastici e le case del borgo serrate dalle mura turrite. La sua nomea crebbe e sempre più numerosi vi accorrevano i pellegrini tanto che in diverse occasioni le porte di Cividale vennero chiuse a causa degli eccessivi affollamenti. I fedeli non lesinavano donazioni di beni immobili, denaro, ex voto; tra questi vi sarebbe stata un’antichissima statuina d’argento offerta da un duca d’Austria o il prezioso voto di Gemona del 1575 – anno di una funesta pestilenza – che riproduceva la città nell’argento. Molti degli ex-voto sono tuttavia andati distrutti o rubati, quelli in argento anteriori al 1797 furono confiscati da Napoleone. La venerata statua della Madonna è inserita nell’altare barocco commissionato nel 1684 ad Alessandro Tremignon.

 

Informazioni


Indirizzo: Castelmonte, Prepotto

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Piazza_Grande_o_Piazza_dArmi_Palmanova

Piazza grande o Piazza d’armi

II cuore esagonale di Palmanova, centro geometrico della fortezza stellata, è stato realizzato dai veneziani nel Seicento. È chiamata anche Piazza d’armi poiché il Provveditore della Serenissima vi radunava gli armigeri. Al centro c’è un imponente stendardo, simbolo della fortezza stessa, soprannominato “Mario” dagli abitanti.

Piazza Grande è circondata da palazzi storici d’epoca veneziana come la Loggia della Gran Guardia, il Palazzo dei Provveditori Generali, il Palazzo del Monte di Pietà e il Palazzo del Governatore delle Armi e il maestoso Duomo Dogale. All’imbocco di ogni via che si dirama da qui sono collocate le 11 statue che rappresentano i Provveditori Generali.

Ogni anno qui si tiene la Rievocazione storica durante il secondo week end del mese di luglio e, tra fine settembre e inizio ottobre, invece, in occasione della celebrazione del patrono Santa Giustina, la piazza si riempie di colorate giostre e baracconi.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Informazioni: Ufficio turistico di Palmanova, via Borgo Udine 4 – tel./ fax: +39 0432 924815; e-mail: palmanova.turismo@libero.it – Ufficio Cultura Comune di Palmanova, Piazza Grande 1 – tel.: +39 0432 922131; fax: +39 0432 922142; e-mail: cultura@comune.palmanova.ud.it

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