Tempietto_Longobardo_Cividale

Tempietto Longobardo

Questo raro esempio di architettura alto medioevale è stato iscritto alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco per “la sua aulica bellezza nutrita di motivi longobardi, memorie della tradizione classica e influssi dell’arte carolingia e ottoniana”. Probabilmente fu costruito nella seconda metà dell’VIII secolo nel luogo in cui un tempo sorgeva la gastaldia, sede del signore della città. Si trattava, quindi, di una cappella palatina, che forse si deve ad Astolfo, duca del Friuli dal 744 al 749 e re dei Longobardi dal 749 al 756. In seguito l’edificio venne incorporato nel Monastero di Santa Maria in Valle.

La preziosità delle decorazioni dell’aula suggerisce il ricorso a maestranze di grande prestigio, che si esprimono in un linguaggio sofisticato, promosso dalle più alte sfere del regno. Gli affreschi si devono ad artisti greco-bizantini, ma ancor più spettacolari sono i rilievi in stucco, come quelli che muovono dall’arcone del portale d’ingresso con un tralcio di vite carico di grappoli d’uva sottilmente traforato. Quindi si notano altri dettagli raffinatissimi come le cornici con motivi a fiori, al cui centro erano inserite ampolle vitree, ma soprattutto la teoria di sante e martiri, riccamente vestite e ieratiche, decorate con collari gemmati e diademi. Gli stalli lignei del coro più antico del Friuli sono databili, invece, entro il 1384 e sono ornati con intagli di girali e animali fantastici. Colonne, pilastri, mensole e architravi marmoree sono di epoca romana; alto medievali sono, invece, le basi e i capitelli.

Al tempietto si accede da Piazza San Biagio attraverso una passerella pensile sul fiume Natisone.

Informazioni


Indirizzo: via Monastero Maggiore 34, Cividale del Friuli

Servizi: bookshop, noleggio audioguide

Informazioni: www.tempiettolongobardo.itwww.cividale.net

Orari di apertura: da ottobre a marzo da lunedì a venerdì 10.00-13.00 e 14.00-17.00, sabato, domenica e festivi 10.00-1700; da aprile a settembre da lunedì a venerdì 10.00-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.00-18.00; chiuso 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

Ingresso: intero (Tempietto Longobardo e Monastero di Santa Maria in Valle) € 4,00; ridotto € 3,00 (per gruppi di 15 persone e oltre i 65 anni); studenti € 1,50 (da 8 a 14 anni, scolaresche di almeno 15 persone); ingresso cumulativo 2 Musei (Monastero Santa Maria in Valle e Tempietto Longobardo – Museo Cristiano) € 6,00; ridotto € 4,00 (per gruppi di 15 persone e oltre i 65 anni); studenti € 3,00 (da 8 fino a 14 anni, scolaresche di almeno 15 persone); ingresso cumulativo 3 Musei (Monastero Santa Maria in Valle e Tempietto Longobardo – Museo Cristiano – Museo Archeologico) € 9,00

Visite: prenotazione delle visite presso l’Ufficio turistico di Cividale (Informacittà), Piazza Paolo Diacono 10 – tel.: +39 0432 710460; fax: +39 0432 710423; e-mail: informacitta@cividale.net

Tel.: +39 0432 700867

E-mail: info@tempiettolongobardo.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Abbazia di San Gallo

L’abbazia fu consacrata dal Patriarca Ulrico di Eppenstein nel 1119 ed era dipendente dall’Abbazia di san Gallo in Svizzera. Il monastero visse un periodo di grande splendore fra il XIII e il XIV secolo cui seguì un lungo periodo di desolazione e di abbandono totale. In seguito al terremoto del 1976, conseguentemente all’offerta delle suore Clarisse e su interessamento dell’Arcivescovo di Udine, la Soprintendenza alle Belle Arti decise di ristrutturare il complesso abbaziale: l’8 dicembre 1987 ci fu la solenne fondazione ufficiale del Monastero di clausura delle Clarisse.

La chiesa dell’abbazia aveva già subito danni per i forti terremoti del Trecento e del 1511, ma fu sempre prontamente riparata, salvo poi essere demolita per vetustà. La chiesa attuale, ad un’unica navata con una vasta aula rettangolare, fu costruita nel 1763. Nel presbiterio gli affreschi di Leonardo Rigo (1893) rappresentano alcuni momenti storici di rilievo per l’abbazia: La visita di San Carlo Borromeo; la donazione del castello da parte del conte Cacellino al Patriarca di Aquileia Voldorico I.

In una preziosa struttura lignea del XVIII secolo, opera dell’intagliatore Matteo Deganutti, è inserito il più grande organo del Friuli, costruito da Pietro Nacchini. Prezioso è pure il lampadario ottocentesco, in legno intagliato e ferro battuto, decorato e dorato, alto più di tre metri, e composto di oltre 1500 pezzi smontabili (fiori, foglie, fregi, steli e angeli).

Adiacente alla chiesa si trovano il campanile, sopraelevato negli anni 1804-1822, il luminoso e suggestivo chiostro benedettino del 1548, con arcate a tutto sesto a sostegno della copertura, e l’antichissimo battistero.

Delle fortificazioni originarie è rimasto il possente torrione affacciato sulla vallata.

Informazioni


Abbazia di San Gallo

Colle di Santo Spirito

Moggio di Sopra – Moggio Udinese (UD)

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Centro_Visite_Geoparco_Carnia

Centro Visite Geoparco della Carnia

Il centro, situato nei pressi dei laghetti di Timau, illustra le peculiarità geo-paleontologiche delle Alpi Carniche: i Geositi della Carnia, le specificità idrogeologiche della Valle del Bût e del Monte Cogliàns (una scogliera corallina risalente al Devoniano), i maestosi massicci calcarei della Creta della Chianevate, Chialderate e Monumenz, modellati dall’erosione dei ghiacciai quaternari e dai fenomeni carsici.

Una sezione è dedicata alle grotte di origine carsica che costellano i massicci calcarei nell’alta Val del Bût (che sono state utilizzate nel primo conflitto mondiale a scopo bellico) e alle cavità artificiali legate allo sfruttamento minerario e alle cave di “Grigio carnico” ancora attive.

I pannelli espositivi sono accompagnati, oltre che dalle suggestive immagini di paesaggi alpini, anche da uno spazio multimediale e interattivo con modelli in 3D di sezioni geologiche e aree per la didattica e la divulgazione scientifica. Il centro è, inoltre, un utile punto informativo per chi vuole esplorare il territorio con escursioni in quota.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: laghetti di Timau, Paluzza

Servizi: aree didattiche e multimediali; apparati informativi in inglese e tedesco; accessibile ai disabili

Orari di apertura: dal 18 luglio al 7 settembre da lunedì a giovedì 16.00-18.00;

venerdì, sabato e domenica 10.00-12.30 e 16.00-18.00; dall’8 al 30 settembre la

domenica 10.00-12.30 e 16.00-18.00; aperture straordinarie su prenotazione

Informazioni: contattare gli uffici CarniaMusei. Comunità Montana della Carnia,

Via Carnia Libera 1944 29, Tolmezzo – Tel. 0433 487779; www.carniamusei.org;

E-mail: carnia.musei@cmcarnia.regione.fvg.it

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Museo della Centrale & Science Centre Immaginario Scientifico

L’ex Centrale idroelettrica Antonio Pitter è uno splendido esempio di archeologia industriale di inizio Novecento restaurata e convertita in museo dell’energia elettrica con i macchinari originali perfettamente conservati. In funzione dal 1905 al 1988, la centrale di Malnisio illuminava Piazza San Marco a Venezia con l’energia prodotta dal torrente Cellina.

I percorsi dell’Immaginario Scientifico si avvalgono di postazioni interattive hands-on che stimolano la curiosità verso la scienza. La sezione ludo-didattica Fenomena permette di scoprire i fenomeni naturali con la sperimentazione diretta: giroscopi, calamite, luci e ombre colorate, lenti, caleidoscopi e specchi consentono di giocare con le leggi della gravità, dell’elettromagnetismo e della riflessione luminosa. Il Science Centre offre inoltre un ricco programma di laboratori tematici per gruppi e scuole sulle discipline della chimica, fisica, matematica e scienze della terra.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Volta 27, Malnisio di Montereale Valcellina

Servizi: visite guidate, bookshop, laboratori didattici; accessibile ai disabili

Informazioni: www.immaginarioscientifico.it

Visite: prenotazionidelle visite guidate per scolaresche – Tel.: 040 224424

Orari di apertura: aperto su prenotazione per gruppi e scolaresche

Ingresso: intero € 6,00; ridotto € 4,00 dai 6 ai 12 e oltre i 65 anni; gratis fino a 6 anni; il biglietto da diritto a una riduzione per il Geo Centre Immaginario Geografico di Malnisio e Immaginario Scientifico di Torre di Pordenone

Tel.: 0427 798722 / 040 224424

Fax: 040 224439

E-mail: info@centralemalnisio.it; info@immaginarioscientifico.it

 

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Parco_Ungaretti_Sagrado

Parco Ungaretti

Sorge nei luoghi che furono teatro delle prime battaglie sull’Isonzo ed è dedicato al poeta Giuseppe Ungaretti che, nelle trincee del Carso di Sagrado, scrisse Il porto sepolto. Alla fine dell’agosto 1916 il poeta, temendo di morire in guerra, consegnò al giovane tenente Ettore Serra il suo «tascapane spirituale», una raccolta di poesie scritte al fronte tra il San Michele e San Martino del Carso o nei brevi momenti di riposo nei vicini paesi di Versa e Mariano, su foglietti, cartoline, margini di vecchi giornali e lettere. Ettore Serra, anch’egli poeta, colpito dalla forza di quei versi scritti «come su foglie di Sibilla», decise di pubblicarli a proprie spese: la prima raccolta di Ungaretti, Il porto sepolto, uscì in 80 copie nel dicembre del 1916.

Il territorio che circonda la storica Villa di Castelnuovo e la tenuta di Castelvecchio recano ancora vivi i segni di quegli eventi e, all’interno della villa, che fu sede del comando militare italiano, sono stati rinvenuti i graffiti tracciati dai soldati al fronte.

Lungo il percorso si incontrano i primi celebri versi del poeta, scritti nel corso di un anno su lembi di fogli accartocciati e ora incisi nella pietra del Carso, attraverso i luoghi che furono devastati dal conflitto e ora restituiti a un contesto paesaggistico di rara bellezza. Il sentiero si snoda lungo il giardino della villa tra gli ulivi fino alle rovine del presidio militare ricordato dal poeta.

All’entrata del parco accoglie il visitatore la statua in bronzo a grandezza naturale del giovane poeta-soldato, opera dello scultore Paolo Annibali. Il tracciato prosegue fino alla Torre, situata a ridosso dell’antico muro di contenimento del giardino, a margine del campo militare, in posizione dominante sulla valle dell’Isonzo.

La struttura portante in tronchi di legno grezzo alta 10 metri sorregge una struttura cubica in acciaio con due lati in vetro su cui sono state incise le poesie di Ungaretti. Quindi, arrivati al Recinto Sacro, si può proseguire la lettura dei versi sulle lapidi di pietra poste su una piccola collina che racchiudono una stele incisa di acciaio arrugginito. Infine, il Sacrario, una sorta di labirinto di pali in legno grezzo, al centro del quale si trova una lastra di ottone con il ritratto del poeta realizzato da Franco Dugo e altre poesie tratte dalla Vita di un uomo di Giuseppe Ungaretti.

 

Informazioni


Indirizzo: Azienda agricola Castelvecchio, via Venezian, Sagrado

 

Informazioni: Associazione Amici di Castelnuovo, via Castelnuovo 2, Sagrado – Tel.: +39 0481 99742; www.amicidicastelnuovo.it; E-mail: info@amicidicastelnuovo.it

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Comeglians

Il borgo di Comeglians

Il borgo di Comeglians sorge nella Val di Gorto, lambito dal torrente Degano, alle pendici dei monti Crostis e Zoncolan, splendide mete escursionistiche. Il comune è formato da sette frazioni immerse nei boschi di abeti: Povolaro, Maranzanis, Mieli, Noiaretto, Tualis (la più alta in quota), Runchia e Calgaretto, quest’ultimo situato sul promontorio di San Giorgio dove sorge l’omonima chiesa in cui si conserva un monumento funebre di epoca romana (I secolo d. C.).

Della sua passata ricchezza, dovuta al florido commercio di legnami, sono testimonianza alcuni antichi palazzi con austeri portali in pietra nel centro del paese, dove sorge anche la chiesetta di San Nicolò di origini duecentesche. A Povolaro e Maranzanis si conservano splendidi esempi di case carniche del Sei e Settecento: Casa del Botêr , Palazzo de Gleria, Casa di Palman, Palazzo da Pozzo.

La posizione di Comeglians è ottimale per visitare i dintorni: la cima dello Zoncolan è raggiungibile in pochi minuti con la funivia che parte da Ravascletto; in territorio austriaco si arriva a piedi dal passo del Volaia con il suo lago cristallino; da Tualis si risale la dorsale del Crostis fino a raggiungere una quota di quasi duemila metri di altitudine, per proseguire lungo la strada “Panoramiche delle vette” che permette di ammirare il comprensorio montano carnico tra pascoli e antiche malghe.

Comeglians offre la possibilità di alloggiare negli appartamenti dell’albergo diffuso in case tradizionali, antiche cascine e stalle ristrutturate.

 

Informazioni


Dove: Comeglians, provincia di Udine

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Costa_Azzurra_Grado

Costa Azzurra Grado

La Costa Azzurra, chiamata dagli abitanti di Grado spiaggia vecchia, è la spiaggia più occidentale dell’Isola e dà il nome a tutto il quartiere adiacente. Si trova alla fine della Diga, fra la città vecchia e il faro. A differenza della spiaggia principale di Grado, qui il fondale scende più rapidamente, permettendo di nuotare senza allontanarsi troppo dalla riva.

L’accesso a questa spiaggia è libero, ma ci sono diversi stabilimenti dove si possono noleggiare sdraio, lettini, ombrelloni e pedalò. Gli stessi chioschi degli stabilimenti offrono, oltre al servizio bar, programmi d’intrattenimento e animazione dedicati ai giovani.

Ideale per le famiglie con bambini, l’arenile offre parchi giochi anche all’ombra, sotto gli alberi delle zone verdi, campi di beach volley e di calcetto. C’è anche un grande scivolo acquatico denominato Acquasplash.

Alle spalle della spiaggia, sulla passeggiata, ci sono dei ristorantini che sono aperti anche alla sera.

La zona è servita da parcheggi a pagamento sulle vie adiacenti alla spiaggia.

 

Informazioni


Stabilimento Costa Azzurra

Tel. – fax. + 39 0431 81950

Cell. + 39 349 5780649

 

Stabilimento Key West

Cell. + 39 339 5332331 (Claudio)

Cell. + 39 339 319337 (Filippo)

 

Stabilimento Piper

Cell. + 39 333 3668496

e-mail: elemar81@yahoo.it

 

Stabilimento Tivoli

Tel. + 39 0431 80353

e-mail: marcolauto@yahoo.it

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